Fumito Ueda, un nome una leggenda. Unitosi a Sony nel lontano 1997, fu il celebre direttore di ICO, titolo che ottenne un grande successo dalla critica e ricevette numerosi premi, e di Shadow of the Colossus che lo consacrò come uno degli autori di videogiochi più famosi al mondo. Nel dicembre 2011 lascia Sony senza aver terminato il progetto The Last Guardian il quale, a sorpresa durante l’E3 2015, è stato mostrato durante la conferenza della società nipponica con un nuovo trailer, confermando così lo sviluppo del gioco sulla console PlayStation 4. Il titolo prevede di condividere elementi stilistici, tematici e meccaniche con le due precedenti produzioni, anche se ognuna di loro rimane un’avventura a sé stante. La trama dell’opera multimediale segue la storia di un giovane ragazzo in fuga da quello che, a prima vista, sembra un gigantesco castello in rovina situato nella conca di una montagna. L’esperienza è incentrata sul legame tra il ragazzo ed un’enorme creatura simile ad un grifone di nome Trico, quest’ultimo era anche il titolo iniziale del gioco.
Possiamo tranquillamente riassumere che The Last Guardian sembra essere, prima di tutto, una storia di amicizia. Si tratta, però, di un legame che si instaura nelle prime fasi di gioco tra il piccolo protagonista e Trico, estraniandosi dagli standard moderni. Esattamente come Ico e Yorda, il rapporto tra il bambino e questa maestosa creatura è strettamente simbiotico: questa specie di grifone si lascia accarezzare e si comporta esattamente come un cucciolo indifeso ancora da crescere ed addestrare. Nel corso di questa poetica avventura i due costruiranno, gradualmente, un rapporto sempre più forte basato sulla fiducia che si svilupperà passo dopo passo. Inizialmente farvi capire da Trico sarà parecchio difficile ma, con il passare del tempo, la sintonia con il vostro compagno di viaggio aumenterà sempre di più, tanto da permettervi di superare anche le sessioni di gioco più difficili. Nonostante possa apparire un’amicizia impossibile, almeno all’apparenza, la naturalezza con la quale i due protagonisti interagiscono tra loro è sicuramente uno degli aspetti più riusciti in assoluto dell’intera produzione. Il team di sviluppo ha speso tantissimo tempo a cercare i tasti giusti per emozionare il giocatore, creando una sensazione di tenerezza che emerge solamente guardando i due collaborare e scherzare tra di loro.
Nonostante tutto ciò, è impossibile non riconoscere come, secondo quanto visto dai primi trailer e dalle poche informazioni a nostra disposizione, ci sia un’influenza narrativa molto forte derivante dai racconti per ragazzi che ha, inevitabilmente, caratterizzato il concept di The Last Guardian. Uno di questi esempi potrebbe essere The Iron Man di Ted Hughes, conosciuto più che altro per la pellicola intitolata Il Gigante di Ferro. Anche quest’ultimo è dotato di un forte sentimento di amicizia che lega incondizionatamente il giovanissimo protagonista, simbolo di ingenuità e purezza, ad un essere mostruoso, che per via della sua natura spaventosa, fatica a socializzare con gli umani ma vede nel piccolo una sincera fonte di fiducia reciproca. Per quanto ne sappiamo finora, e salvo clamorosi ribaltamenti, si potrà controllare solo il bambino, mentre Trico tenderà ad eseguire alcuni ordini: inizierà in maniera goffa ed impacciata, per arrivare poi a svolgere il suo ruolo in maniera sempre più rapida e fluida.
Purtroppo non siamo ancora a conoscenza come l’affinità tra i due tendi ad aumentare, ma una cosa certa è che la bestia ha bisogno di essere coccolata e premiata per ciò che fa. Questo sarà possibile attraverso il lancio di alcuni materiali di cui potrà nutrirsi, che si troveranno nelle aree raggiunte dopo aver eseguito una scalata aggrappati sulla creatura. Per quanto riguarda il ragazzino, quest’ultimo avrà il compito di risolvere alcuni classici puzzle ambientali. Sebbene non si possano controllare direttamente entrambi, questo passaggio di responsabilità tra l’uno e l’altro sarà continuo e assolutamente necessario per andare avanti nel videogame. La storia, purtroppo, è ancora avvolta nell’ombra: ciò che sappiamo è che il bambino è un principe rapito in circostanze del tutto misteriose, mentre nulla si sa su quello che, seguendo la logica, però potrebbe essere L’ultimo Guardiano di un qualcosa di davvero unico.
In conclusione, la relazione fra i due protagonisti di The Last Guardian non sarà da subito delle migliori, soprattutto a causa dell’incapacità dei due di comunicare tra loro poiché anche questa difficoltà fanno parte dei temi centrali dell’intera esperienza di gioco. Come detto in precedenza, il colossale animale ignorerà il giovane, mettendosi senza troppi complimenti a dormire di fronte a lui. Sarà vostro compito riuscire ad creare un rapporto che si basi sulla fiducia reciproca, l’unione e soprattutto sulla collaborazione nella diversità, tema molto profondo e sempre attuale soprattutto in un paese come l’Italia. L’intera produzione punterà totalmente su una componente emotiva davvero di spessore, creando così sintonia con l’utente che si legherà anch’esso al destino del bambino e di Trico. Ormai manca sempre meno al 7 dicembre e, forse, finalmente abbiamo ritrovato uno dei massimi esponenti di quei giochi denominati poetici. Noi di VMAG lasciamo ai posteri l’ardua sentenza ma, per il momento, preferiamo immaginarci di vivere finalmente un’avventura in grado di restare impressa nella nostra mente.
Clicca sulla copertina per leggere