Noi di VMAG teniamo sempre sott’occhio tutte le iniziative più coraggiose mirate all’esplorazione di nuovi confini videoludici. Già in passato abbiamo parlato di alcuni esperimenti relativi al VR (Virtual Reality), come Eagle Flight ad esempio. Oggi vi proponiamo un esperimento altrettanto interessante da parte della Crytek, società di sviluppo tedesca che ha dato vita a giochi come il primo Far Cry e Crysis e al non meno importante motore grafico CryENGINE. E’ morboso il modo in cui devono mettere cry all’interno di ogni cosa che producono. Ma non è questo il punto.
Il direttore tecnico Rok Erjavec ha affermato che negli ultimi tempi si sono sentiti molto stimolati all’idea di sviluppare qualcosa per la realtà virtuale, così si è formato un team che ha deciso di lavorare a varie demo che sfruttano una sola meccanica precisa per studiare in che modo è possibile traslarle su piattaforme VR. Una di esse si è rivelata particolarmente interessante, ed ha il nome di The Climb. Il gameplay è semplicissimo: l’obiettivo del gioco è scalare montagne. Per farlo è necessario usare i controlli per aggrapparsi alle sporgenze e il proprio corpo per simulare tutti i movimenti necessari per tirarsi su, puntare in una direzione o semplicemente guardarsi intorno. Col grilletto destro e sinistro si controlla la presa della mano corrispondente, ma è necessario fare attenzione! Bisogna valutare bene quali sporgenze fanno al caso nostro, alcune potrebbero trovarsi in posizione comode e facili da raggiungere, in altri casi dovremmo essere più coraggiosi e tentare salti. L’obiettivo del team Crytek è quello di creare una simulazione quanto più divertente e realistica possibile. Hanno infatti pensato di simulare il sudore delle mani, che influenzerà la nostra presa, e dovremo cospargercele di gesso per ovviare al problema. Inoltre l’ambiente reagirà alla nostra presenza fisica: se ci troviamo a camminare su un tronco di legno marcio esso risentirà del nostro peso e se non facciamo attenzione potrebbe cedere.
Il direttore di produzione David Bowman si è mostrato entusiasta del progetto affermando che con un lavoro del genere, incentrato su una sola meccanica semplice ed efficace, sarà possibile rifinire ogni piccolo aspetto del gioco puntando a renderlo perfetto, cosa molto difficile per qualsiasi prodotto tripla A, che deve invece tenere conto di numerosissimi elementi. La più grande sfida si è rivelata essere la smania della stessa casa produttrice per una grafica che spinge i computer e le console al limite, come avevano già fatto con i diversi Crysis. La realtà virtuale impone dei limiti sotto questo aspetto, ma gli stessi sviluppatori si sono ritrovati sorpresi nel riuscire a far girare il gioco a 90 FPS e con una risoluzione 2160×1200, prestazioni di gran lunga migliori di molti titoli tripla A di questi ultimissimi anni. Grazie all’insieme di scenari davvero incantevoli e ben studiati, luci che non si rivelano eccessivamente fastidiose mentre si indossa il visore e le ottime prestazioni sopracitate, il gioco si rivela essere anche una esperienza che non presenta particolari fastidi relativi al motion sickness, ovvero il senso di nausea di cui si può esser vittima dopo l’uso del visore per la realtà virtuale.
Un aspetto interessante è la competitività . The Climb sarà un gioco single player, ma sarà possibile caricare online i risultati delle proprie prestazione e confrontarsi con quelli degli altri giocatori. Questo è reso possibile dal fatto che ogni montagna potrà essere affrontata in molti modi diversi e con percorsi più o meno difficili. Gli stessi sviluppatori sono curiosi di scoprire quali follie saranno disposti a fare i giocatori per scoprire il modo più veloce di scalare una montagna.
Ancora non abbiamo notizie relative a quanti ambienti potremo scalare, e in realtà neanche sappiamo bene se sarà possibile scaricare ulteriori livelli dopo il rilascio, per ora bisognerà aspettare. Al momento sappiamo che il loro obiettivo è rilasciarlo introno ai primi mesi del 2016, nello stesso periodo in cui sarà lanciato l’Oculus Rift, in quanto per ora, è l’unica piattaforma disponibile per il gioco. Bowman ha però affermato che la Crytek ha le risorse necessarie per sfruttare altre piattaforme, e stanno considerando di sviluppare il gioco anche per esse.
Che dire, è emozionante vedere come queste nuove tecnologie riescano a suscitare tutto questo entusiasmo nei cuori degli sviluppatori. Questi esperimenti dimostrano che stiamo davvero assistendo a una rivoluzione nel mondo dei videogiochi come mai si è visto fino ad ora.