System Shock: Enhanced Edition: La Recensione di VMAG

Bioshock e Deus Ex sono alcuni tra i migliori titoli a temaย cyberpunk / biopunk usciti negli ultimi anni, ma quanti sapevano che entrambi sono considerati dei successori spirituali della serie System Shock? Nonย รจ un caso infattiย se dietro System Shock e il suo seguito si trovano proprio Warren Spector e Ken Levine,ย anche se considerato che stiamo parlando di un gioco uscito nel lontano 1994 gran parte dei piรน giovani non ne avranno mai nemmeno sentito parlare. Quale occasione migliore quindi di una Enhanced Edition per riscoprire uno dei giochi piรน influenti della storia? Vediamo quindi cosa ha da offrire System Shock: Enhanced Edition.

Partiamo subito con una doverosa precisazione:ย System Shock: Enhanced Editionย non รจ nรฉ un remake nรฉ una remastered in alta definizione, ma “solo” una trasposizione del gioco originale riadattato per i sistemi moderni e con alcune modifiche e correzioni, per cui preparatevi a tornare indietro nel tempo sia per quanto riguarda il comparto tecnico che per le meccaniche di gameplay. Le uniche novitร  introdotte sono una risoluzione aumentata dai 300×200 originali fino a 1024×768 (854×480 se si decide di utilizzare lo schermo intero), la risoluzione di alcuni bug e soprattutto la possibilitร  di rimappare i tasti e utilizzare il mouse per controllare la visuale. Una delle caratteristiche piรน discusse del System Shock originale infatti era il suo particolare HUD, che riprendeva quello di Ultima Underworld… guarda caso un altro grande titolo realizzato da Warren Spector. System Shock รจ uno sparatutto in prima persona, e la scelta di collocare un HUD nella parte alta dello schermo e doverci cliccare sopra nella direzione in cui si voleva rivolgere la visuale (o effettuare altre azioni come abbassarsi) era piuttosto scomodo perfino all’epoca, figuriamoci ai giorni nostri: fortunatamente inย System Shock: Enhanced Editionย possiamo passare liberamente e in qualsiasi momento tra il sistema di comandi originale e uno piรน moderno semplicemente con la pressione di un tasto. Si tratta sicuramente di una aggiunta che rende il gameplay molto piรน fluido ed immediato rispetto al passato, anche se sarร  necessario cambiare il sistema di puntamento ogni volta che si vuole accedere all’inventario posto nella parte inferiore delle schermo: detto cosรฌ puรฒ sembrare poco pratico (e sicuramente rispetto agli standard attuali lo รจ), ma fidatevi che nel giro di pochi minuti vi sarete giร  abituati e sarete pronti a godere di tutto quello che System Shock ha da offrire.

Non fatevi spaventare dal numero di icone, dopo qualche minuto ci si abitua all'HUD
Non fatevi spaventare dal numero di icone, dopo qualche minuto ci si abitua all’HUD

Perchรฉ infatti System Shock รจ considerato cosรฌ importante nella storia dei videogiochi? Sostanzialmente per… tutto. Iniziamo parlando, senza spoiler naturalmente, dalla trama: siamo nell’anno 2072, e in questo futuro distopico gli impianti neurali e cibernetici sono all’ordine del giorno. Nei panni di un hacker senza nomeย nel prologo veniamo catturati dalla sicurezza della Cittadella (una stazione spaziale della TriOptimum) dopo un tentativo fallito di hacking, e il CEO dell’azienda ci offre la libertร  in cambio di un hackeraggio per motivi non meglio specificati ai danni di SHODAN, l’Intelligenza Artificiale che comanda la Cittadella. Oltre alla libertร  ci viene anche installato un nuovo impianto neurale, ma l’operazione richiede un periodo di stasi di 6 mesi. Al nostro risveglio scopriamo che SHODAN ha perso ogni controllo inibitore e ha preso il pieno controllo della Cittadella, facendo rivoltare i robot contro gli umani e trasformando questi ultimi in mutanti, e ora vuole espandere il suo dominio anche sulla Terra. Questo รจ solo l’incipit del gioco, e una volta entrati nel vivo dell’azione scopriamo una trama cyberpunk che ancora oggi avrebbe molto da insegnare ai titoli attuali, figuratevi l’impatto che deve aver avuto 20 anni fa. Per seguire la trama sarร  inoltre necessario fare molta attenzione alle mail e alle registrazioni trovate nel corso della partita, poichรฉ contengono informazioni fondamentali sia sulla storia sia per risolvere diversi enigmi ambientali: System Shock infatti non รจ un semplice FPS lineare, ma ha anche dei tratti da RPG con diverse sezioni in cui dover utilizzare la materia grigia per capire come andare avanti. Preparatevi quindi a tornare ai tempi in cui ci si bloccava per ore (se non giorni) per cercare di capire come aprire una maledetta porta, anche se nelle opzioni รจ possibile impostare i puzzle in modo che siano difficili, normali, semplici o addirittura che si risolvano da soli… ma personalmente ve lo sconsiglio vivamente, vi perdereste buona parte dell’anima di System Shock.

La storia รจ decisamente matura, e anche visivamente il gore e lo splatter non mancheranno
La storia รจ decisamente matura, e anche visivamente il gore e lo splatter non mancheranno

System Shock รจ anche un perfetto esempio di game design, con una struttura di gioco non lineare e mappe ricche di passaggi secondari o segreti che si ricollegano in modi impensabili, rimandandoci in un epoca in cui l’esplorazione era fondamentale e il ritmo era piรน lento e ragionato, ma molto piรน gratificante. Non manca comunque l’azione pura, e il nutrito arsenale di armi classiche e tecnologiche, granate, mine e altro vi fornirร  tutti i mezzi per sopravvivere ai pericoli del futuro. System Shock inoltre fu uno dei primi titoli ad introdurre il concetto di munizioni differenti, ad esempio la pistola spara-dardi puรฒ essere equipaggiata con proiettili normali, esplosivi o tranquillanti. Degne di nota inoltre alcune sezioni i cui, attraverso determinati portali, si potrร  entrare nel “cyberspazio”, ovvero dei livelli in cui il gioco passa ad una grafica vettoriale e dovremo combattere i sistemi di sicurezza di SHODAN.

Il cyberspazio รจ molto... vettoriale
Il cyberspazio รจ molto… vettoriale

In definitiva, System Shock: Enhanced Edition รจ una ottima occasione per recuperare una perla del passato, sia che abbiate giocato l’originale, sia (soprattutto) se non ne avete avuto modo all’epoca. L’unico vero peccato รจ il fatto che manchi una localizzazione in italiano, e in un gioco dove la trama e l’analisi dei testi sono fondamentali anche per il gameplay se non avete dimestichezza con l’inglese potreste avere problemi o non godervi appieno una storia di tutto rispetto. In ogni caso si tratta di un titoli assolutamente consigliato, e il prezzo assolutamente accessibile non vi concede scuse.