Suicide Squad è probabilmente uno dei film più attesi dell’anno, e non nego la mia ansia nel vedere finalmente in azione i personaggi che ho amato sule pagine dei fumetti. Il 3 agosto ho avuto modo di partecipare all’anteprima del film, con un grande evento organizzato in contemporanea mondiale e live streaming in collegamento dal Red Carpet di Londra (dove era presente praticamente tutto il cast) e altre 9 città nel mondo. Un’occasione veramente unica e di grande portata, segno che Warner Bros ha veramente fiducia nel film che ha anche l’onere di dover riscattare l’universo cinematografico DC dopo le critiche mosse a Batman v Superman.
Per i pochi che ancora non sanno di cosa parla Suicide Squad ecco un piccolo riassunto (ovviamente senza spoiler sulla trama del film): l’arrivo di Superman ha dimostrato l’esistenza di esseri potenzialmente invincibili per i normali eserciti… cosa succederebbe se il prossimo Superman decidesse di essere ostile all’umanità ? Per proteggere il mondo viene quindi creata la Task Force X, una squadra composta da criminali con poteri e usarli in missioni ad alto tasso di mortalità . In caso di successo i sopravvissuti ottengono uno sconto della pena, in caso di fallimento… in fondo erano criminali, sono sacrificabili. Ma come tenere al guinzaglio un team di psicopatici? E’ qui che entra in scena la spietata Amanda Waller (Viola Davis), ed è qui che inizia il film. La Suicide Squad è composta da Deadshot (Will Smith), un killer con una mira infallibile, Harley Quinn (Margot Robbie), psicopatica con forza e agilità superiori alla norma e amante del Joker (Jared Leto), Killer Croc (Adewale Akinnouye-Agbaje), un criminale con una mutazione che gli ha donato un aspetto da coccodrillo e forza enorme, El Diablo (Chato Santana), in grado di controllare le fiamme, Captain Boomerang (George Harkness), ladro specializzato nel lancio di boomerang con effetti diversi, ed infine Incantatrice (Cara Delevigne), una strega onnipotenti che ha preso possesso del corpo dell’archeologa June Moon. A guidare la squadra troviamo Rick Flag (Joel Kinnaman), un soldato agli ordini di Amanda Waller e la sua guardia del corpo Katana (Karen Fukuhara), una spadaccina che utilizza una spada in grado di intrappolare le anime delle persone che uccide.
Una presenza massiccia di personaggi che ha portato ad un inevitabile problema: troppa carne al fuoco. In 130 minuti il regista David Ayer si è ritrovato a dover raccontare le origini di tutti i membri della squadra (di cui molti sconosciuti al pubblico che non legge i fumetti), imbastire una trama più o meno solida, trovare una continuità con Batman v Superman e cercare di dare una caratterizzazione valida a tutti i personaggi. Una sfida al limite dell’impossibile (o per rimanere in tema, una missione suicida), e che infatti si è rivelato il problema principale della pellicola. Alcuni membri come Captain Boomerang e Katana risultano quasi inutili ai fini della trama, e ad eccezione di qualche siparietto (il ruolo di Boomerang è quasi solo quello di “spalla comica”) non rendono giustizia ai personaggi, mentre Deadshot, Harley Quinn e Joker risultano i migliori e in grado di tenere quasi da soli le redini dell’intero film. Non vedevo un Will Smith così in forma e convincente da diverso tempo, e anche il Joker di Jared Leto ha passato a pieni voti l’esame. Certo, se vi aspettate qualche somiglianza con il Joker del fumetto o anche solo con l’amatissimo Heath Ledger de “Il Ritorno del Cavaliere Oscuro” siete fuori strada: questo Joker è molto più violento e passionale, e nonostante il suo ruolo sullo schermo sia molto limitato riesce comunque ad essere centrale per lo svolgimento della trama… speriamo che in futuro il suo personaggio venga approfondito magari con un film a parte, perché le basi gettate in Suicide Squad sono decisamente buone.
Come accennato la trama di Suicide Squad è il punto più debole del film, e risulta fin troppo frammentata, poco coerente e con scene che “devono succedere perché devono succedere”, con alcune forzature e incoerenze abbastanza palesi… non parliamo poi di come viene sconfitto il villain finale perché dovremmo fare un articolo a parte. Suicide Squad è quindi un fallimento? Assolutamente no. Come accennato alcuni personaggi hanno avuto poco spazio all’interno del film, ma l’idea di portare un gruppo di cattivi nel ruolo di eroi spezza la monotonia dei film basati su fumetti a cui eravamo abituati, portando finalmente un punto di vista diverso e interessante. I 130 minuti scorrono comunque abbastanza piacevoli tra azione, momenti seri e divertenti, una serie cospicua di citazioni ai fumetti, una colonna sonora veramente eccezionale e personaggi più o meno memorabili. Il vero problema forse è un altro: i dannati trailer. Purtroppo è diventata una pratica molto comune mettere tutte le scene migliori nei trailer promozionali, ma la DC a quanto pare ne abusa essendo un difetto anche di Batman v Superman: l’aggressiva campagna marketing ha sfruttato praticamente tutti i colpi di scena e momenti salienti, e il film sembra quasi un collante per arrivare a quei momenti che ormai abbiamo già visto e sappiamo esattamente come andranno a finire. Probabilmente se non avessi visto i trailer mi sarei goduto molto di più il film ed esaltato maggiormente, invece così ho avuto buona parte del materiale migliore già anticipato. Non mancano alcune sorprese, ma ad esempio del Joker vedrete veramente poco oltre a quello già mostrato in anticipo.
In conclusione, Suicide Squad è un film che vive di alti e bassi. Ha indubbiamente i suoi problemi di regia e montaggio, ma riesce comunque a proporre qualcosa di diverso e interessante, introducendo personaggi carismatici come Joker, Harley Quinn e soprattutto Deadshot, anche se altri sono stati relegati a ruoli molto più marginali. Consiglio comunque di andare al cinema a vederlo, se non avete particolari pretese su una trama solida e profonda ma vi interessano di più le relazioni tra i personaggi e l’azione è il film che fa per voi. In ogni caso si tratta di un ulteriore passo in avanti per l’universo cinematografico DC, ora non resta che vedere in futuro se riusciranno a trovare il giusto equilibrio e diventare una valida alternativa allo stradominio Marvel.