Sebastien Loeb Rally Evo: la recensione di VMAG

La storia dei racing di Milestone non si discute. Anche se devo tornare indietro coi ricordi per arrivare a un punto molto alto di eccellenza come fu Superbike 2000 e 2001, probabilmente i migliori giochi di moto fin’ora, l’azienda milanese ne ha sviluppati talmente tanti che definirli semplicemente esperti sarebbe un eufemismo. Tra moto da pista, cross, auto da rally o GT, l’esperienza è stata tanta e trasversale. Dopo la licenza WRC, nel mondo delle gare a tappe arriva quella di Sebastien Loeb, a detta di molti il miglior pilota di automobili della storia, uno che ha vinto sempre e comunque, su ogni superficie, su ogni mezzo e ad ogni livello, spesso con ampio margine sugli avversari. Un marziano, ormai famoso in tutto il mondo. La scelta per Milestone è stata azzeccata e non fa rimpiangere la licenza del campionato del mondo ufficiale, poiché ha dato la possibilità di inserire contenuti dedicati esclusivamente al campione francese e tutta una serie di extra decisamente graditi per i suoi fan e dell’automobilismo in generale. Con la concorrenza di Codemasters che con il suo Dirt Rally ha un bolide in rampa pronto a partire (presto su console dopo l’early access su PC) e con la poca preoccupazione suscitata da WRC 5, Sebastien Loeb deve spingere forte per tagliare il traguardo per primo con un tempo vincente.

Quando avvieremo il gioco la prima cosa da fare sarà pensare a noi stessi prima che al buon Sebastien, e decidere quali caratteristiche avrà la nostra scuderia e il nostro pilota, scegliendo anche la livrea che preferiamo. La modalità principale resta infatti la carriera che prevede la partecipazione a molte categorie e sezioni differenti di competizioni che vanno dalle piccole ma scattanti 2WD ai mostri da oltre 300 cavalli di potenza, passando per gare riservate a vetture d’epoca o con una preparazione speciale. Con la prima vettura in regalo non potremo gareggiare ovviamente in tutte, starà a noi vincere per accumulare crediti e così acquistare nuove auto che ci garantiranno l’accesso a corse specifiche, oppure potremo noleggiarle per un solo utilizzo spendendo meno valuta. Alla conclusione ne accumuleremo altra a seconda della posizione e anche una sorta di punti esperienza che ci classificano insieme a tutto il mondo. L’offerta è da subito decisamente ampia, le gare e le vetture sono molte e accontentano tutti i gusti dei piloti che vogliono guidare portando al limite le bestie da sterrato o misurarsi con una vecchia ma stupenda auto anni ’80, scegliendo tra oltre 50 modelli su ben 30 location realizzate con l’ausilio di rilevazioni GPS. Si va anche oltre il Rally classico con il Rallycross, ovvero le gare in autodromi su circuiti dalla superficie mista tra asfalto e fango. Per non farci mancare nulla possiamo sfidare amici e altri giocatori da tutto il mondo nel comparto online in cui cimentarsi in gare singole in una delle gare dette in precedenza, scelte per votazione.

Sebastien Loeb Rally Evo
Non poteva mancare lei, mito italiano degli anni ’80

Posso dire che la Carriera, per quanto più corposa, condivide il ruolo di modalità principale con quella dedicata a Sebastien Loeb. Ben orchestrata e comprensiva di lunghi video in cui egli stesso racconta la sua storia che l’ha portato da principiante a campione mondiale e oltre arrivando a segnare il miglior record anche nella leggendaria Pikes Peak, mostrati prima di metterci alla guida del bolide che guidava in quel momento. Si parte dal lontano ’98 fino ai giorni nostri, con una progressione avvincente. Le tappe si vincono solamente arrivando primi e già senza qualche aiuto elettronico sarà piuttosto impegnativo se non ritentando più e più volte, ma in caso di vittoria otterremo come ricompensa l’auto usata per la prova, da sfruttare anche nella Carriera, volendo. La cura che Milestone ha riposto nella sezione dedicata al testimonial è sicuramente da lodare, piacerà anche ai pochi che Loeb non sanno bene chi sia.

Sebastien Loeb Rally Evo
Buona la modellazione delle auto, meno tutto il resto…

Alla presentazione del titolo alla Gamescom 2015 ero dubbioso ma confidente che la versione finale avrebbe portato grande solidità nel modello di guida e un comparto grafico capace di non inficiare sulla qualità generale. Andiamo con ordine. Il background dello studio milanese è evidente quando parliamo di completezza del gioco in termini di varietà e personalizzazione dell’esperienza, grazie ad una sapiente calibrazione dell’auto e della difficoltà messa in mano al giocatore, libero di spendere tempo nel trovare la configurazione adatta ai tanti tipi di corsa in cui ci cimenteremo. I problemi qui sono a livello puramente tecnico. Si, tanto da rovinare in alcuni casi l’esperienza. Graficamente potremmo chiudere un occhio sulla scarsità di dettaglio e complessità dei tracciati, alcuni davvero troppo poveri, soprattutto quelli a fondo asfaltato, non possiamo però soprassedere sulla reazione fisica di pneumatici e collisioni. In un gioco di Rally l’attrito di gomme e terreno è fondamentale, ma qui viene a mancare il feedback necessario capace di dare soddisfazione nel condurre sterzate e derapate e nel tagliare curve. Sui fondi duri che permettono poco slittamento non si ha quasi la sensazione di contatto, soprattutto con un gamepad. Meglio su fondi sterrati, ma ammetto che non mi ha colpito troppo positivamente in termini di appagamento. Il lato più negativo sta però nelle reazioni ad alcune collisioni con l’ambiente. Mi è capitato troppe volte di avere un risultato assolutamente non realistico all’impatto con elementi come alberi, affossamenti, collinette e quant’altro, ritrovandomi con la vetture inchiodata all’improvviso o catapultata in aria come in assenza di peso, quasi come quello di una scatola vuota. Spero che con le prime patch il peso dell’auto venga rivisto al più presto, poiché va ad offuscare la gestione di frenata e accelerazione, decisamente realistici e ben realizzati, guai a bloccare le ruote o dare troppo gas in prossimità di curve pericolose. Di sicuro il tutto è decisamente più apprezzabile con un volante e con la visuale dall’abitacolo. Eccellente anche la navigazione del nostro compagno di guida che gode di una reazione e precisione quasi perfetta e un vocabolario ampio e utilissimo alla causa, quasi mai mi è capitato di non sapere a quale tipo di curva stessi andando incontro. Se Milestone riuscisse a migliorare la situazione sul piano della simulazione fisica con un aggiornamento l’esperienza ne gioverebbe e di molto.

Sebastien Loeb Rally Evo
I terreni afflitti dalle condizioni atmosferiche hanno una buona differenziazione

Sebastien Loeb Rally Evo è sicuramente un gioco di Rally completo in ogni suo aspetto che non risente della mancanza della licenza ufficiale ma anzi fa di quella del campione francese il suo punto forte. I problemi di fisica e grafica però pesano troppo sull’esperienza e limitano il titolo ad una simulazione tentata ma non riuscita, che può appagare solo chiudendo un occhio in più di un caso. Gli elementi positivi ci sono eccome e lo salvano, probabilmente preparando le basi per futuri capitoli perfezionati e più profondi. Se intanto volete celebrare e rivivere la carriera di un pilota come non ne vedremo per tanti e tanti anni, infilatevi tuta e guanti e prendete pure posto sul sedile di guida.

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