Mojang, software house svedese, si รจ rivelata essere davvero tenace: nonostante le numerose vicissitudini (come il tempo trascorso tra i banconi di un tribunale con Bethesda per un dibattito sul franchise di The Elder Scrolls), dopo quattro anni di attesa dal suo annuncio รจ finalmente riuscita a rilasciare Scrolls, un valido mix tra carte collezionabili e board game, che ha visto la luce su PC, Mac e tablet. Un palese tentativo di rinnovare una formula giร conosciuta che ci dimostra che, con un po’ di creativitร , รจ ancora possibile intervenire sui generi e creare qualcosa di nuovo e potenzialmente vincente.
Un esperimento da definirsi riuscito? Forse sรฌ, ma il rischio di risultare un titolo poco omogeneo รจ dietro l’angolo. Vediamone insieme i dettagli.
Scrolls ci si presenta proprio come un tipico gioco di carte (o meglio, pergamene) collezionabili: la prima cosa che ci viene chiesta รจ infatti di scegliere il nostro primo deck tra i 3 messi a disposizione: Growth, Energy e Order. Il primo ci garantisce il potere di piante e bestiole, il secondo l’intervento di meccanici guaritori e il terzo il sostegno di un’orda di forzuti soldati. Tutto normale finchรจ, dopo una veloce personalizzazione del nostro avatar in-game, ci si accorge della vera natura del titolo, che nasconde un’anima da strategico a turni non affatto indifferente.
Un tutorial (fin troppo scarno, se dobbiamo dirla tutta) ci illustra brevemente le particolari meccaniche del gioco portandoci direttamente sul campo di battaglia, che non รจ altro che una specie di scacchiera a cinque corsie da tre caselle l’una. La componente che rende Scrolls piรน originale e avvincente rispetto ai videogiochi di carte collezionabili che conosciamo รจ sicuramente rappresentata dalla presenza degli idoli posti agli estremi della superficie di gioco, e che ogni giocatore deve abilmente difendere per non essere sconfitto.
Ogni partecipante ha a disposizione il proprio turno, della durata di 90 secondi, per poter fare la propria mossa e decidere come posizionare le carte sul campo. Non esistono magie instantanee ed ogni carta รจ infatti dotata di un proprio “countdown”: solo quando questo arriverร a 0 la mossa verrร effettivamente portata a termine.
Per poter evocare mostri durante la battaglia il giocatore deve tener conto delle risorse di cui ogni pergamena nel proprio deck ha bisogno per essere messa in gioco e, se lo ritiene opportuno, all’inizio del proprio turno puรฒ decidere se sacrificarne una per usufruire di due diverse opportunitร : guadagnare un’unitร di mana aggiuntiva oppure poter pescare altre due carte dalla cima del proprio mazzo.L’insieme di queste particolari meccaniche rende Scrolls un titolo animato da una fortissima componente strategica: decidere su quali idoli puntare per assicurarsi la vittoria e quale piano seguire per sfruttare al meglio le proprie pergamene sono solamente due degli aspetti di cui deve tener conto il giocatore in una battaglia in questo board-game dai possibili mille risvolti.
Un buon gioco di strategia e un buon gioco di carte sono accumunati dallo stesso importantissimo elemento: il proprio avversario. E in Scrolls questi scarseggiano, a quanto pare.
Non รจ difficile infatti rimanere anche per 5 lunghissimi minuti in attesa di uno sfidante e spesso trovarli non รจ neanche una grande soddisfazione: incappare in un match equilibrato sembra essere la sfida piรน grande dell’intero titolo. ร facile scontrarsi infatti con sfidanti incredibilmente stimolanti quanto lo รจ trovare coloro che hanno appena scaricato il gioco (o comprato un computer/tablet nella loro vita, sembrerebbe). Non esiste di fatto una scelta della difficoltร , se non nella modalitร contro la IA, e questo rende i match PvP spesso e volentieri davvero frustranti.Una buona alternativa, per chi vuole evitarsi uno stress simile, puรฒ essere quella della modalitร Judgement, nel quale il giocatore puรฒ cimentarsi in una serie di sfide ad oltranza con un mazzo formato da carte casuali, che termineranno raggiunte le 3 sconfitte.
Qualsiasi battaglia, indipendentemente dalla modalitร , offre in ricompensa un generoso bottino composto da monete spendibili nel gioco per l’acquisto di diversi potenziamenti per la personalizzazione del proprio deck. La presenza di un negozio convenzionale e di un “mercato nero” dove i giocatori posso vendere e comprare carte a prezzi piรน bassi e vantaggiosi rappresenta pienamente lo spirito di community che alberga in Scrolls, cosรฌ come lo รจ la possibilitร di vionare in diretta le partite di altri giocatori, per apprendere i segreti dei migliori.
A Mojang va dunque il merito di aver avuto il coraggio di unire il mondo dei TGC e dei board-game in modo creativo e originale, facendo di Scrolls un titolo validissimo e un punto di incontro per gli amanti di entrambi i generi. Per chi, invece, non mastica molto di strategia a turni, il discorso รจ diverso: l’opera risulta essere a tratti incredibilmente dispersiva e addirittura capace di scoraggiare i giocatori meno esperti che non sono in grado di seguire tutti gli aspetti che il tutorial non riesce ad illustrare pienamente.
Insomma, se siete dei veterani dei giochi da tavolo non vi pentirete dell’acquisto di questa piccola chicca a 4,50โฌ ma, al contrario, se non avete mai impugnato un mazzo di carte e una pedina… tenete le mani lontano dal portafoglio, a meno che non siate degli amanti delle ardue sfide: in quel caso Scrolls sarร pane per i vostri denti.
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