Negli ultimi anni si può dire che il mondo è in protesta: chi per un ideale, chi per un altro, tutti abbiamo almeno manifestato una volta. A portare questa vena polemica anche in ambito videoludico ci pensa un team di sviluppatori indipendenti capeggiati dall’italico Leonard Menchiari, autore del videogioco di prossima uscita RIOT – Civil Unrest. L’opera si propone l’arduo compito di mettere il giocatore nella possibilità di rivivere i movimenti di protesta più importanti e significativi degli ultimi anni: dalla Primavera araba alle attività degli Indigantos spagnoli, dalle protesta a Keratea (Grecia) fino ad arrivare, ad esempio, agli accadimenti italiani organizzati dai NoTAV.
Si parla di un compito arduo quindi, portato avanti però, e per fortuna,  da persone d’esperienza. Leonard Menchiari è stato infatti un dipendente Valve, ma anche un membro attivo del movimento NoTAV, appartenenza che gli ha permesso di prendere parte a proteste e manifestazioni che ora sta tentando di reinterpretare mediante l’uso del medium videoludico.
Il gioco ci permetterà di rivivere i sopracitati eventi sia dal punto di vista dei manifestanti che da quello delle forze dell’ordine, potendo ovviamente sfruttare mezzi e strumenti differenti in base alla fazione rappresentata: se da una parte, infatti, la polizia può impiegare l’utilizzo di blindati, cannoni ad acqua o, nei casi peggiori, l’utilizzo di armi da fuoco, i membri della protesta possono invece utilizzare molotov, pietre, i movimenti popolari e persino la stampa per raggiungere i loro scopi. Troppa violenza per i vostri gusti ? Nessun problema, poiché in realtà l’approccio anarchico e quello volto a creare “bordello” non pagherà in nessun caso mentre la strategia vincente sarà quella del controllare in maniera ragionata la propria protesta, o le operazioni di pubblica sicurezza.
Ovviamente non si manifesta da soli, ma anche in compagnia, ed ecco quindi che il gioco, oltre ai livelli delle campagne giocatore singolo,  disporrà anche di una modalità multigiocatore che permetterà a due partecipanti di sfidarsi o sullo stesso computer o via internet. Presente, inoltre, anche un editor di livelli che ci permetterà di personalizzare la nostra rivolta in ogni suo aspetto, da quello grafico alle meccaniche di gameplay, il tutto per creare scenari sempre diversi.
La protesta, dopo un percorso iniziato  nel 2013 su Indiegogo,  investirà  quest’estate PC, Mac, Linux, iOS, Android e Ouya. Qualora voleste saperne di più su questa ulteriore prova dell’ingegno italiano in ambito videoludico, potete farlo visitando il sito dedicato al progetto o, ovviamente, rimanendo sintonizzati su VMAG. Però niente proteste qui, eh !
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