“Woo woo woo woo, amici appassionati di wrestling!”, quale modo migliore per iniziare la recensione del tanto atteso WWE2K17? Come sappiamo la federazione ha subìto sostanziali cambiamenti tramite il draft e la divisione dei roster, creando due show completamente distinti ed unici. Nonostante tutte queste varianti l’unica cosa certa per i fan è l’uscita annuale del videogame e, finalmente, siamo riusciti a salire sul ring nei panni dei migliori lottatori. La cosa più importante per quanto riguarda l’opera è il sostanziale bisogno di un rinnovamento ma, anno dopo anno, questo non avviene, mantenendo gli stessi difetti senza nessuna novità inserita. Anche questa volta i 2K ci riprovano, quali saranno stati i risultati?

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Come fare ad immedesimarsi al meglio in questa esperienza? Partiamo subito con il punto forte dell’intera produzione, e cioè la carriera. Questa modalità torna in grande spolvero portando sostanziali novità: oltre a poter creare e personalizzare il vostro personaggio da zero tramite un gigantesco editor, l’aggiunta più grande è quella che riguarda la scelta della personalità. Questo avverrà durante gli show poiché vi sarà data la possibilità di sfruttare le tanto classiche promo che fanno i lottatori sul ring. I vostri discorsi potranno essere diretti al pubblico o verso un lottatore ma l’importante è essere coerenti. Vi spiego meglio: ogni arena ha un diverso tipo di pubblico e voi, mentre parlate, avrete la possibilità di scegliere quattro tipi di risposte diverse.

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I vostri discorsi potranno essere diretti al pubblico o verso un lottatore ma l’importante è essere coerenti.

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Accaparrarsi il favore dell’universo WWE sarà fondamentale per avere la meglio negli scontri verbali contro un altro avversario, e questa cosa si può rafforzare dando risposte attinenti al discorso, in modo tale da guadagnare bonus ed aumentare il punteggio. Purtroppo questa nuova funzione ha ancora dei limiti poiché, oltre ad essere confusa, dopo un po’ di prove, i dialoghi cominceranno a ripetersi, facendo apparire tutto fin troppo piatto e privo di mordente. Ogni elemento tecnico ed estetico come l’espressione facciale, i dettagli del viso, l’entrata, il moveset e persino l’abbigliamento, possono essere selezionati e cambiati a vostro piacimento in tutte le sue parti, così da avere una personalizzazione unica e profonda. Purtroppo non bastano muscoli ed un bel faccino per farsi strada nella WWE, poiché il sentiero da percorrere è lungo e tortuoso.

 

Inizierete dal basso della federazione, intenti ad effettuare il provino per entrare ad NXT. Li apprenderete le basi del gameplay e, una volta terminato il tutorial, sarete pronti ad affrontare quest’avventura. Le prime apparizioni saranno difficili ed ostiche ma, una volta aumentata la vostra forza tramite l’assegnazione dei punti esperienza tutto risulterà più facile. Per il resto non ci sono state grandi modifiche, infatti avrete come sempre la possibilità di entrare o no nella grazie di The Autority, interferire nei match e venire danneggiati a vostra volta, creare rivalità o alleanze ed affrontare le graduatorie dei vari titoli.

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Potrete partecipare ai vari match nei panni di tutti i personaggi oppure essere solo spettatori.

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Nonostante l’aggiunta della promo tutto è rimasto invariato e se vorrete sentirvi effettivamente parte del roster vi conviene cimentarvi nel WWE Universe. Quest’ultimo si tratta di una modalità semi-gestionale nella quale controllerete gli eventi in tutta la loro interezza. Avrete la possibilità di decidere la programmazione dello show, scegliere i vari atleti da far scontrare ed organizzare main event come Wrestelmania. Potrete partecipare ai vari match nei panni di tutti i personaggi oppure essere solo spettatori, ma la cosa più importante è la possibilità di creare manifestazioni dal nulla e vere e proprie cinture da assegnare.

La più grande assenza nel videogame è lo showcase. Lo scorso anno, infatti, potevate interpretare il leggendario Stone Cold Steve Austin, dalle origini fino alla consacrazione nell’Olimpo del wrestling. Questa modalità non è presente in questa edizione del videogame, ed è un peccato perché era una parte ben caratterizzata dell’esperienza generale, e vestire i panni di altre leggende come Goldberg o il sindaco di Suplex City Brock Lesnar sarebbe stata un aggiunta non da poco.

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Il ritorno del Backstage Brawl apre la possibilità di recarsi dietro le quinte degli incontri in cui non vige né squalifica né count out.

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Il videogame comunque da il meglio se giocato con un amico poiché, alla lunga, l’intelligenza artificiale sopprimerà sotto i vostri colpi. L’esibizione, oltre a darvi modo di combattere con tutti gli atleti, vi garantirà ogni tipo di incontro conosciuto ed il ritorno del Backstage Brawl, che da troppo tempo mancava, apre la possibilità di recarsi dietro le quinte degli incontri in cui non vige né squalifica né count out. Li potrete lottare senza esclusioni di colpi con il solo ed unico pensiero di distruggere il vostro avversario.

Le ultime parole le dedichiamo al multiplayer online. Quest’ultimo consente di sfidare un singolo utente, partecipare agli eventi 2K Tonight oppure creare un team di ben tre lottatori per affrontare una squadra rivale con altrettanti atleti. Il matchmaking si conferma, come nel precedente capitolo, abbastanza lento e con poche persone online. Purtroppo si verifica spesso e malvolentieri un’eccessiva latenza, che si traduce nell’impossibilità di centrare nei tempi giusti i quick time event, fondamentali per evitare le mosse dell’avversari. La soluzione migliore, per un’esperienza pulita e priva di imperfezioni, è quella di giocare con gli amici in locale.

Il roster è uno dei più numerosi di sempre con oltre 50 atleti presenti, ma questo non basta per garantire un’esperienza godibile. I difetti del precedente capitolo non sono stati migliorati e l’inserimento della promo nella modalità carriera risulta piatta, insignificante e per niente curata. Il gioco resta divertente almeno per le fasi iniziali ma, alla lunga, tenderete ad abbandonare il videogame. WWE2K17 non mostra nessun tipo di cambiamento dalla strada intrapresa e sembra quasi che agli sviluppatori stia bene così. Per i fan del wrestling resta una valida alternativa, ma tutto il resto dell’utenza non crediamo riuscirà ad essere coinvolta appieno nell’opera multimediale.