Tra i primi ricordi che ho avuto legati alla prima PlayStation, un posto particolare spetta a Psygnosis e a Wipeout, specialmente al 2097. Non l’ho mai comprato, ma avevo la demo. E a quei tempi le demo su cd, per un ragazzino di 10 anni, avevano un sapore particolare. Dopo 20 anni da quei giorni, esce una nuova versione della storica saga di corse legata alle console Sony. Il collegamento diretto non è al 2097, ma ai più recenti HD e 2048 di Studio Liverpool usciti rispettivamente nel 2008 e 2012. La velocità dei tanti, tantissimi veicoli futuristici di questa collection, mi hanno però riportato alla mente quel periodo, tanto amato da molti gamer, di metà-fine anni novanta.

Wipeout Omega Collection è una versione rimasterizzata su PlayStation 4, di due titoli usciti nella scorsa generazione di console: Wipeout HD con la sua espansione Fury su PlayStation 3 (che a sua volta riprendeva da Pure e Pulse di PSP), e Wipeout 2048 su PlayStation Vita. In sostanza è una scatola che contiene al suo interno due giochi, ben distinti, ma inevitabilmente legati tra di loro da tanti punti in comune. Entrando nella modalità giocatore singolo, il prodotto vi darà la possibilità di scegliere le tre diverse campagne, che sono appunto 2048, HD e Fury. La prima è strutturata in modo più classico: finisci una gara, sblocchi la successiva (alcune sbloccano anche dei percorsi in stile side quest) fino ad arrivare alla gara finale che, una volta conclusa, vi permetterà di giocare la seconda parte della campagna. Ce ne sono in tutto 3, ognuna relativa ai tre diversi anni della storia all’interno del gioco (2048, 2049 e 2050). Gli altri due invece sono strutturate in modo leggermente diverso: a seconda del risultato (oro, argento, bronzo) che otterrete nelle diverse gare di un singolo evento, otterrete un totale di punti. Arrivati ad una certa cifra potrete sbloccare quello successivo. Le gare disponibili in queste due avventure sono, sommate tra di loro, ben 187.

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Le diverse modalità sono ben bilanciate all’interno della campagna .

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Oltre alle gare classiche (nel senso stretto del termine), ci sono poi le prove a tempo, i giri veloci, la modalità combattimento (dove ogni attacco inferto al nemico vale un totale di punti, chi arriva primo ad una cifra stabilita vince) e la modalità zona (dove sarete da soli e ogni volta che toccherete i bordi della pista perderete un po’ di vita, più passa il tempo, più la vettura aumenta la velocità). Queste ultime sono ben bilanciate all’interno della campagna, variando il giusto all’interno di ogni evento. Andando avanti con le vittorie e l’aumento dell’esperienza salirete di livello, sbloccando nuove livree e vetture, ognuna con le sue particolari caratteristiche. Ma come ci si muove in questa versione Omega? Abituati oramai ad accelerare con i grilletti posteriori, abbiamo trovato tanto nostalgico, quanto ostico, tornare a schiacciare la cara vecchia X. Così come abbiamo trovato scomodo sparare con il quadrato, specialmente con l’arma cannone. Il risultato è stato quello di reimpostare parte dei comandi.

Se c’è una cosa che il gioco fa spiccare bene e che riesce a trasmettere in modo eccellente, è il senso di velocità. La saga di Wipeout ha da sempre puntato all’arcade più puro e frenetico e, in questo senso, la risposta della versione Omega risulta estremamente gratificante: i tracciati poi sono ispirati, sia nella forma che nel contorno, con scorciatoie spesso difficili da notare e da prendere. Per conoscere bene una pista e tutti i suoi segreti dovrete infatti provare, riprovare, e studiarne ogni piccolo particolare: sapere la strada migliore da prendere, così come sfruttare i turbi e le armi per terra farà la differenza. Questo perché, nel perfetto stile della serie, anche utilizzare le armi giuste al momento giusto potrà cambiare il corso di una gara. Sia chiaro, le armi non sono assolutamente OP da sconvolgerne l’esito, ma sicuramente vi daranno una mano. Queste ultime si dividono in due tipologie, di attacco e di difesa, differenziate a terra da un diverso colore. Potrete decidere poi, se avrete poca vita, di sostituirle con un lieve aumento di energia (fondamentale per non finire la gara anzitempo). Altro elemento importante per migliorare le proprie prestazioni su pista, è sapere utilizzare bene la rotazione della navicella; la combinazione destra, sinistra, destra (o invertita) fatta in aria, vi darà un breve, ma deciso, turbo bonus.

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La velocità delle gare si mescola poi perfettamente al mood techno che pulserà forti vibrazioni in ogni direzione della vostra camera.

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A livello grafico, il titolo restituisce un ottimo impatto, specialmente se si pensa che il porting arriva da titoli di inizio scorsa generazione (anche portatile) di console. Abbiamo testato il gioco su una normale PlayStation 4, ma inevitabilmente il 4k della Pro rende l’esperienza ancora migliore. I modelli delle vetture risultano ben definiti e la differenza di stile, più futuristico in HD e, in parte, più attuale in 2048, è resa bene. La modalità foto poi, vi permetterà di prendere il meglio di effetti, sfondi e luci potendo creare piccoli gioielli, magari da mettere come sfondo del vostro desktop. La velocità delle gare si mescola poi perfettamente al mood techno che pulserà forti vibrazioni in ogni direzione della vostra camera. I suoni elettronici, i ritmi veloci e a tratti ossessivi incarnano perfettamente il concetto alla base di questo gioco: la frenesia. A volte vi sembrerà quasi di andare avanti per inerzia in uno stato quasi ipnotico sotto i colpi di Prodigy, Chemical Brothers, Swedish House Mafia e delle 28 tracce della colonna sonora.

Oltre alla campagna single player c’è la modalità Racebox. Qui potrete personalizzare la vostra partita, partendo dalla scelta della tipologia (2048 o Fury), passando al tipo di gara, alla velocità di classe, alla difficoltà dell’IA e al numero di giocatori. In questa modalità potrete infatti giocare in due, in locale, con split screen orizzontale o verticale. C’è poi il vasto mondo dell’online, dove creare la propria partita o accedere a quelle già aperte da altri utenti. Purtroppo siamo riusciti a testare quest’ultima molto poco, vista l’attuale mancanza di utenti. Appena il titolo sarà nei negozi, siamo però sicuri che ne gioverà la longevità, già di per se molto alta. La cosa che vi possiamo dire è: allenatevi bene prima di andare in pasto alle belve della velocità sparse per il mondo.

In conclusione, Wipeout Omega Collection è un titolo che consiglio, sia se amate la serie, sia se siete soliti giocare con i titoli di corse in generale. XDEV, Clever Beans e Epos hanno riportato, con ottimi risultati, due opere uscite nella precedente generazione di console, facendo ricordare che la serie Wipeout può ancora fare la voce grossa nel mondo dei racer. Nel suo spirito ampiamente arcade è un gioco che premia l’abilità del pilota e che fa diventare la velocità il miglior alleato e il peggior nemico del giocatore. In questa collection troverete sfide su sfide che vi metteranno alla prova per un bel po’ di tempo. Il tutto unito ad una colonna sonora techno-electro che fa risplendere il concetto alla base della saga: la frenesia.