Poco prima di Natale, Telltale Games ha pubblicato i primi due episodi di The Walking Dead: A New Frontier, di cui siamo rimasti piacevolmente impressionati. Sarà stato per il ritorno di Clementine più in forma che mai, oppure per Javi, il secondo protagonista dell’opera, ma l’avventura grafica era tornata in grande stile per la sua terza stagione. Premettendo che nelle righe sottostanti ci saranno spoiler sui primi due episodi, penso sia ora di lasciare da parte i convenevoli e gettarci nell’universo ricco di non-morti pronti a mordere.

Dove eravamo rimasti? Ah si, Mariana era stata brutalmente assassinata, Clementine si era distaccata dal gruppo in quanto bandita da Richmond, infine il gruppo, capitanato da Javier e una ferita Kate, era alle porte della città, dove ad attenderli c’era David, il fratello del nostro protagonista. Se il colpo di scena vissuto a dicembre ci aveva entusiasmati non poco, non ci saremmo mai aspettati un calo così netto sia di ritmo che di narrazione. Purtroppo, Above The Law (questo il nome dell’episodio) non è all’altezza dei precedenti, se non in alcuni tratti in cui la situazione sembra evolversi finalmente in qualcosa di interessante. I flashback con protagonisti il duo AJ–Clementine continuano e, almeno all’apparenza, spiegano l’assenza del tenero Goofball, riuscendo anche a far scaturire qualche emozione nell’utente, mentre il resto degli avvenimenti non fanno altro che confondere ancora di più le idee, impedendoci di inquadrare bene David e gli altri abitanti di Richmond.

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In quanto a esplorazione, Above The Law fallisce su tutti i fronti.

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Se nei primi due episodi avevamo ammirato l’evoluzione dell’opera Telltale, in Above The Law vediamo le meccaniche di gioco ridotte all’osso: incredibile, ma vero, non c’è stata neanche una scena in cui ci siamo mossi nell’ambiente per esplorarlo o cercare un oggetto in particolare. Per tutti i novanta minuti, abbiamo risposto ai dialoghi e sfruttato i QTE per salvare la pelle e cerare di instaurare rapporti solidi con alcuni personaggi in particolare. Certo, non vogliamo la totale libertà, ma quel poco a cui siamo abituati si, è necessario.

Se c’è un fronte dove Above The Law ci ha deluso in particolare, è sicuramente la trama. Spesso abbiamo intuito i doppi fini di alcuni personaggi senza troppi problemi, rimanendo così assai delusi, ma il vero problema è un altro: le scelte morali (come quella fatta con Kenny a fine stagione 2) sono quasi totalmente assenti in questo episodio, se non in una occasione. Il vero fulcro, sin dall’inizio, è sempre stato l’avere pochi istanti per decidere come agire, spesso sacrificando la vita di un personaggio o l’altro, e, senza ciò, ci siamo sentiti privati di quella che è l’anima di Telltale The Walking Dead.

In conclusione, Above The Law fa un grande passo indietro rispetto ai primi due episodi, passando dalle grandi emozioni suscitate a dicembre per arrivare a un paio di sussulti e tanta confusione nel giocatore. Se i personaggi, almeno inizialmente, erano sembrati un punto di forza, in questo capitolo addirittura Clementine, quando si torna al presente, non riesce a rendere onore al suo nome. Tre mesi dopo un grande ritorno, siamo delusi, ma allo stesso tempo speranzosi: l’episodio 4, come tradizione di Telltale, dovrebbe iniziare a riordinare tutti i tasselli per preparaci al gran finale.