Credo sia impossibile, quando si utilizza PlayStation VR, non voler provare RIGS: Mechanized Combat League, titolo sviluppato da Guerrilla Cambridge che permette al giocatore di sfruttare i mech. Noi saremo dei piloti, molto probabilmente appartenenti alla razza umana, seduti nell’abitacolo dell’essere meccanico per comandare movimenti e azioni di quest’ultimo. La software house non si è fermata a creare un semplice sparatutto, anzi ha dato vita a qualcosa di più grande: un titolo sportivo in cui gli atleti manovreranno dei mech, scelta coraggiosa o folle? Noi abbiamo provato a rispondere a questa domanda, siete pronti a scoprire come?
Partendo dai mech, nel gioco ci saranno ben quattro classi principali: gli Hunter che puntano tutto sulla velocità e possono passare attraverso dei piccoli corridoi, i Mirage invece sono grandi e hanno la capacità di effettuare un doppio salto, i Tempest sono in grado di planare e i Sentinel caricano il loro salto per arrivare più in alto così da schiantarsi a terra e infliggere danno ai nemici. Per ogni classe esiste un discreto numero di mech differenti: a cambiare saranno le armi (preferite la mitragliatrice o il laser?) e le abilità . Inizialmente potremo sbloccarne uno gratuitamente, mentre i restanti saranno acquistabili con la valuta di gioco che otterremo durante le partite.
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I mech sono belli, ma non personalizzabili.
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Purtroppo la personalizzazione dei mech è l’assente ingiustificata di RIGS. Non è possibile scegliere arma e abilità per la propria classe, dunque potrebbe accadere che qualche combinazione particolarmente interessante non verrà  sfruttata nel gioco. Lo stesso discordo vale per l’aspetto fisico: verniciare il nostro compagno, applicare loghi, scritte o almeno oggetti poteva essere una piacevole aggiunta, ma almeno per il momento tutto ciò rimarrà un sogno. Speriamo vivamente che la software house valuti l’ipotesi di implementare tutto ciò in futuro, così potremo perdere tanto tempo a creare il mech più bello, oltre che forte.
Cosa invece si può personalizzare è il pilota: tramite gli sponsor, che sono dei contratti, sbloccheremo nuove tute, caschi, esultanze e altro ancora. Così facendo potremo modificare il nostro aspetto con il passare delle partite (o campionati), rimanendo però con il mech invariato. Alternando dunque match offline e online potremo stravolgere il nostro vestiario, oltre che comprare qualche personaggio o assumere nuovi compagni di squadra grazie ai fan conquistati durante le partite.
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La componente online è la parte più divertente di RIGS.
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Per quanto riguarda le modalità di gioco, sia online che offline potremo partecipare a tre competizioni differenti affrontabili in 3vs3 (online anche in 1vs1 con due bot per team): Team Takedown, Powerslam ed Endzone. La prima ricorda il classico deathmatch a squadre nel quale vincerà la squadra che totalizzerà più uccisioni. Nella seconda dovremo fare più punti dell’avversario gettandoci letteralmente in un cerchio, ma non sarà così semplice: se il nostro mech non sarà in modalità overdrive (attivabile dopo tre uccisioni consecutive) lo score non cambierà . Per quanto riguarda l’ultima, l’obiettivo sarà portare la palla nella metà campo avversaria e realizzare più mete del team nemico: proprio come nel rugby potremo passare la sfera di gioco ai nostri compagni se ci troviamo in difficoltà e distruggere gli avversari per rubarla (forse questo non avviene nel mondo reale). In tutti i casi allo scadere del tempo dovrà esserci un vincitore e in caso di parità verrà attivata la modalità eliminazione diretta: una volta distrutto l’intero team o raggiunto un determinato obiettivo il match finirà .
Arrivando ora a quello che succede una volta scesi in campo, l’interfaccia di gioco sarà tutt’altro che invadente: potremo vedere vita, munizioni e mappa di gioco. Avremo la chance di scegliere se mirare con gli stick analogici del pad oppure muovendo la testa: sta a voi decidere cosa è più congeniale, oppure ciò che non vi provoca fastidi. La software house ha infatti aggiunto qualche opzione modificabile per evitare problemi di ogni tipo generati dal PlayStation VR: una volta esploso il mech potremo decidere se saltare in aria e dall’alto scegliere il punto di respawn o vedere la propria vista offuscata, eliminando così il fastidio dato dallo spostamento veloce e dalle possibili vertigini di cui l’utente può soffrire.
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Il ritmo frenetico potrebbe provocare qualche fastidio, ma niente di insuperabile.
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Per abituarci al ritmo frenetico di gioco, soprattutto con alcune opzioni attivate, ci siamo dovuti fermare un paio di volte per un leggero fastidio (minimo se paragonato a Driveclub VR) prima di giocare senza problemi. Già dopo le prime partite di campionato siamo entrati in piena forma, adesso riusciamo a distruggere gli altri mech senza il minimo problema. Passando al lato tecnico, le arene sono belle da vedere grazie ai colori proposti, ma troppo vuote: più di una volta ci siamo ritrovati senza nessun nemico nelle vicinanza a chiederci il perché delle dimensioni. Anche la durata dei caricamenti ci ha deluso, oltre ad aspettare più di qualche secondo per passare dalla home alla partita avremo una sezione d’intermezzo prima e dopo il match che non potremo evitare. Cosa abbiamo notato in positivo è la fluidità del gioco, fondamentale per un titolo che sfrutta la realtà virtuale, che ci ha pienamente soddisfatto.
In conclusione, RIGS è probabilmente uno dei titoli più interessanti tra quelli di lancio del PlayStation VR e sono convinto che con il passare dei mesi si evolverà in positivo. C’è da dire che alcune cose andrebbero riviste, ma confidiamo nel supporto a lungo termine da parte della software house. Noi di VMAG consigliamo a tutti i possessori dell’headset targato Sony di testare il prodotto, potreste non lasciarlo più. Se volete rimanere aggiornati su RIGS non perdeteci di vista, tra una partita e l’altra vi riporteremo ogni news il prima possibile.