Recensione Horizon Zero Dawn

Il mondo, come oggi noi lo conosciamo, è svanito: dal 2066 non c’è più segno di quella che fu la civiltà. Adesso il pianeta Terra è abitato da bestie antiche con le fattezze di animali, le cosiddette “Macchine”, e, in parte, da esseri umani che non hanno nulla a che vedere con quelli di una volta: sembra di essere tornati nella preistoria. Tribù, vita impiegata a seguire miti e leggende e la caccia come principale metodo per combattere la fame: su queste basi ci viene presentato Horizon Zero Dawn, ambizioso titolo di Guerrilla Games che lo scorso 1 marzo è arrivato in Europa come esclusiva PlayStation 4. Dall’E3 2015 a oggi c’è stata tanta, forse troppa, attesa per un’opera all’apparenza mastodontica, ma ora, dopo aver macinato ore di gioco e portato a termine l’avventura di Aloy, siamo pronti a dirvi se ne è valsa la pena.

Dopo il particolare filmato iniziale, prenderemo il controllo di una bambina di nome Aloy che, al fianco dell’adulto Rost, vive lontano dalla Tribù Nora e viene vista come un’emarginata: una figura da evitare per legge. Dopo quello che è una specie di tutorial, il nostro personaggio diventerà adulto, cercherà di saperne di più sulla propria nascita e, soprattutto, di scoprire chi è la madre. Se l’incipit vi sembra abbastanza banale, sappiate che la trama di Horizon Zero Dawn è davvero ben scritta: mitologia, creature sconosciute, colpi di scena e qualche sussulto al cuore vi inchioderanno davanti allo schermo, facendovi prendere più di uno spavento in determinate occasioni. Inizialmente mi sarei aspettato qualcosa di abbastanza canonico, invece Guerrilla Games ha scelto di osare e, col senno di poi, ha avuto ragione.

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Il mondo di gioco è ricco di Macchine, animali selvatici, piante e scorci mozzafiato.

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Tra una missione principale e l’altra, non mancheranno le quest secondarie: alcune avranno un’interessante trama, mentre altre finiranno nel dimenticatoio appena due minuti dopo la loro conclusione. Spesso però questi incarichi saranno una scusa per esplorare il vasto universo di gioco creato da Guerrilla Games. L’open world è più che mai giustificato, visto che la mappa è ricca di Macchine, animali selvatici, piante e scorci mozzafiato che vi faranno premere il tasto Share a più non posso. Ad aumentare il realismo ci penseranno i cambiamenti climatici: combattere contro una Sentinella al sole è una cosa, ma tirare giù un Secondonte sotto il diluvio ha tutto un altro sapore. Non mancano poi i collezionabili, oramai sempre presenti in titoli di questo genere, che riempiono ancora di più la mappa, offrendo diverse deviazioni durante la camminata verso l’obiettivo.

Grazie alla modalità foto potremo immortalare il meraviglioso paesaggio.

Parliamo ora di quello che, a mio parere, è il punto forte di Horizon Zero Dawn, ovvero le Macchine. Queste particolari, e misteriose, creature sono tanto affascinanti quanto complicate da inquadrare: ogni esemplare avrà un diverso punto debole e, essendo ben più di dieci, non sarà semplice utilizzare immediatamente la tattica giusta. Come visto nei trailer, il rivestimento in metallo li proteggerà in un primo momento, ma utilizzando la nostra fida lancia o colpendolo ripetutamente con le frecce, potremo fare breccia e danneggiare i filamenti, indebolendo seriamente il nemico. Se con creature come Spazzini risulterà ben presto superfluo, sapere come affrontare un Divoratuono farà la differenza tra la vita e la morte. Per chiudere il capitolo macchine, Aloy potrà tentare l’approccio in due metodi differenti: scoccando frecce a più non posso e facendosi scoprire immediatamente, oppure passando inosservata per sferrare un colpo critico o eseguire il tanto agognato Override.

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L’override renderà le Macchine amiche.

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Per chi si stesse chiedendo: cos’è questo Override? In parole povere, è quello che nei filmati abbiamo chiamato hacking. In pratica, avvicinandoci di soppiatto alle Macchine, potremo sfruttare a nostro favore questa tecnica e rendere il nemico un alleato. Ciò aiuterà non poco, visto che avremo l’opportunità magari di montare l’animale e diminuire il tragitto tra una zona e l’altra, oppure di avere un valido sostegno in battaglia. Inizialmente sarà possibile applicare l’Override su pochi esemplari, ma completando i calderoni potremo ben presto rendere tutte le Macchine (tranne quelle corrotte) docili.

Mi serviva giusto un passaggio.

Parlando del sistema di combattimento più nel dettaglio, quello che inizialmente sembrerà fin troppo complesso, ben presto si rivelerà semplice ed efficace. Tramite il Focus, ovvero un oggetto con funzioni molto simili ai Sensi da Witcher, potremo evidenziare i punti deboli di ogni Macchina e il loro percorso predefinito, dopodiché avremo l’occasione di piazzare trappole a terra per stendere il bersaglio, oppure scoccare frecce (di vario genere) per fare a pezzi il nemico e, per finire, avremo la nostra fida lancia grazie al quale stordire la creatura, sempre se ce ne sarà bisogno. La veloce assimilazione di tutte questi elementi sarà sicuramente facilitata dalle abilità disponibili: alcune rallenteranno il tempo durante la mira, altre ci consentiranno di infliggere danni bonus e una addirittura di lanciare ben tre frecce contemporaneamente. Certo, per sbloccarle tutte ci vorrà tanto tempo ed esperienza, ma con il proseguo della quest principale e delle secondarie livellerete in fretta, senza quasi rendervene conto.

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L’override sul Collolungo ci svelerà zone prima ignote.

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Se quanto detto vi sembrerà abbastanza immediato e poco scenografico, state tranquilli, Guerrilla Games ha pensato di arricchire il mondo di gioco con interessanti spunti. Prima di tutto, ci sono le scalate: semplici (basterà saltare verso la sporgenza successiva per continuare) al punto giusto, così da evitare di morire in continuazione dopo una caduta dalla montagna, e ben posizionate, infatti ci toccherà arrampicarci per non farci vedere dal nemico o raggiungere un collezionabile, come le Statuette Banuk, situato in un luogo alquanto insolito. Altra chicca è sicuramente il Collolungo: ovvero un’altissima Macchina in movimento che dovremo scalare per poter vedere una parte di mappa prima oscurata. Non sarà difficile riuscire a salire in cima alla bestia e, una volta arrivati, basterà eseguire l’Override per godersi il successo, oltre alle nuove scoperte.

Vi piace la vista?

Passando al lato tecnico, Decima Engine (il motore grafico) riesce a esprimere tutto il suo potenziale in Horizon Zero Dawn e a regalare al pubblico un mondo stupendo. Graficamente parlando, il livello raggiunto è stupefacente, ancora di più su PlayStation 4 Pro, ed è incredibile come Guerrilla Games sia riuscita a costruire creature con un’IA decisamente soddisfacente, un mondo quasi impeccabile, un sistema di combattimento efficace e a tenere a bada il frame rate, salvo alcune situazioni in cui siamo scesi al disotto dei 30 FPS. Certo, alcuni bug grafici li abbiamo riscontrati anche noi, ma questi non hanno condizionato la nostra avventura, essendo di lieve entità, e siamo certi che una patch arriverà quanto prima, così da rimuoverli del tutto. Anche la colonna sonora è di altissimo livello, partendo dalla traccia principale per arrivare alle musiche di sottofondo dei combattimenti, sempre ottimi come accompagnamento. Ovviamente non ci siamo dimenticati degli effetti, ennesima prova che il lavoro è stato svolto con estrema cura per il dettaglio: frecce, trappole, Macchine e ambiente risuonano in maniera eccelsa. Una critica dovuta va al doppiaggio italiano, abbastanza piatto e poco coinvolgente, a differenza di quello inglese, capace di toccare le corde giuste e coinvolgere il giocatore sin dalle prime parole; dunque, se potete, accantonate la lingua del Bel Paese.

Dopo più di un anno di attesa, e sei di sviluppo, Horizon Zero Dawn è riuscito a superare di netto le aspettative del sottoscritto, tuttora stupefatto per quanto creato da Guerrilla Games. L’avventura di Aloy è divertente, ben scritta e ricca di momenti mozzafiato, il che rende il titolo una vera e propria killer app per PlayStation 4. Se possedete la console Sony, è d’obbligo dare una chance a Horizon, se non l’avete, è arrivato il momento di farci un pensierino. Tutto quello che abbiamo visto nei mesi funziona come dovrebbe, nulla è messo in un luogo e si muove per caso, la storia è di altissima fattura e, tecnicamente parlando, il titolo targato Guerrilla Games può reggere il confronto con i suoi competitor senza il minimo timore. Prima di tornare a muovermi nei panni di Aloy, perché il mondo di gioco ha ancora tanto da offrire, posso tranquillamente affermare che Horizon Zero Dawn era un progetto ambizioso, divenuto realtà, che rasenta la perfezione.