Recensione Destiny 2: La Maledizione di Osiride

Dobbiamo essere onesti, abbiamo spolpato piรน del dovuto questo DLC con uno scopo: trovare la magia che tanto cercavamo. Dopo le nostre prime impressioni, che in sostanza facevano affidamento al Raid Lair, giร  sapevamo di non poter definireย La Maledizione di Osiride un capolavoro, ma la paura di dover rimandare il lavoro svolto da Bungie era tanta, forse troppa. Purtroppo, i timori di fondo si sono rivelati fondati, in quanto i contenuti non sono risultati adeguati, soprattutto considerando che si tratta di uno dei due DLC che il season pass offre al costo di ben 34,99โ‚ฌ. Oltre al puro rapporto qualitร -prezzo, la coltellata vera e propria รจ la mancata occasione di rilancio di Destiny 2, che soffriva giร  di un endgame sottotono: adesso ci sarร  da aspettare la seconda espansione per sperare in una rivalsa, ma il tempo tra il dayone e questa release potrebbe rivelarsi fatale. Bando alle ciance, siamo pronti a dire perchรฉ Destiny 2 rischia di finire nel dimenticatoio.

Il punto forte diย La Maledizione di Osiride รจ senza ombra di dubbio lo spunto narrativo da cui tutto parte: Osiride stesso รจ in difficoltร  e viene separato dal suo spettro Sagira durante un’offensiva Vex. Dopo il ritrovamento di Lumina su Mercurio, Ikora in persona ci manderร  a indagare sull’accaduto. Scopriremo cosรฌ il culto creato dall’ex guardiano sul pianeta, e soprattutto verremo a conoscenza del piano ideato dai Vex per divenire la razza dominante: tramite la Foresta Infinita, una curiosa creazione dei nemici, tutte le realtร  differenti confluiranno in un’unica, dove appunto le macchine saranno al comando.

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L’alone di mistero attorno a Osiride non รจ stato approfondito abbastanza.

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L’avventura che ci porterร  a esplorare in parte Mercurio durerร  non piรน di tre ore, e sarebbero state ancora meno se non fosse per un paio di missioni inserite per allungare l’esperienza. Se per livello narrativo eravamo soddisfatti, in quanto a ritmo siamo rimasti delusi: troppo altalenante, riempito con alcune quest piatte e incapaci di emozionarci. Resta comunque il buon lavoro del team, capace di dar valore alla figura di Osiride e al culto da lui creato grazie ai dialoghi presenti, che perรฒ risulta poco approfondita: la dipartita delle carte Grimorio ha lasciato ai fan della lore un buco privi di una fonte di informazioni fenomenale che questo DLC aveva il compito di colmare.

Pronti a far fuori ogni Vex?

Tornando ancora ai contenuti, come giร  detto i due assalti inseriti nella playlist, e l’aggiunta della categoria Eroico, non sono decisamente abbastanza: dopo averli finiti una manciata di volte, saremo stufi e vogliosi di qualcosa di nuovo. Neanche il Raid Lair, purtroppo, riesce a salvare Destiny 2, in quanto, come detto dagli sviluppatori in persona, l’esperienza รจ piรน corta dell’acclamato Il Leviatano, che adesso ha dei requisiti piรน alti e in hard mode risulta inaccessibile ai non possessori del DLC, ma questa รจ un’altra storia. Fa ancora piรน male pensare che, nonostante la brevitร  dell’esperienza, i contenuti offerti nel raid siano buoni: i nuovi step da superare ci hanno convinto, cosรฌ la boss fight finale che ci ha ricordato le vecchie battaglie, ma il tutto getta le basi su quello che giร  avevamo giocato tempo fa.

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L’aumento del level cap e del potere massimo sono una vera pugnalata ai possessori del solo gioco base.

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L’aumento del level cap a 25 e del potere a 330 dovrebbero rientrare nell’ordinario, avendoli giร  visti nelle espansioni di Destiny, ma in realtร  hanno scatenato un vero e proprio putiferio. Prima di tutto, si raggiungono senza troppa fatica entrambi i livelli, facendo cosรฌ riemergere il problema di un endgame debole, e poi รจ da tener l’innalzamento dei requisiti richiesti nelle attivitร  Cala la Notte e nel raid Il Leviatano, entrambi presenti nel gioco base, che ora necessitano rispettivamente di potere 300 e 330 nelle versioni standard e Autorevole. Il disagio non รจ per chi ha acquistato La Maledizione di Osiride, bensรฌ per chi รจ rimasto con la versione base di Destiny 2, impossibilitato a mettere le mani sull’equipaggiamento migliorato e quindi, in parole povere, si vede costretto a rinunciare al punto forte del titolo.

Mercurio poteva essere il pianeta piรน bello, e invece ce lo dimenticheremo presto.

Arriviamo dunque a Mercurio, il pianeta che aspettavamo oramai da anni. Inspiegabilmente, quello che poteva essere uno dei mondi migliori, poichรฉ esteticamente stupendo, si รจ rivelato esser ristretto e piatto. Certo, l’evento giornaliero รจ forse il migliore presente in Destiny 2, ma รจ un’attivitร  che dร  poco e soprattutto si esaurisce in appena cinque minuti. Quello su cui gli sviluppatori probabilmente puntavano รจ La Foresta Infinita, ma anche la mastodontica creazione Vex perisce sotto i colpi della sua stessa proceduralitร , poichรฉ capace di dare vita a ambienti e nemici poco caratterizzati, interessanti solamente quando si tratterร  di completare le nuove imprese. Giร  oggi, dopo nemmeno una settimana dal lancio, abbiamo abbandonato quella che forse poteva rappresentare la salvezza deย La Maledizione di Osiride.

In conclusione, Destiny 2 necessitava di un DLC ricco di contenuti, capace di ribaltare le sorti di un titolo ambizioso e caduto nel dimenticatoio troppo presto, ma, purtroppo,ย La Maledizione di Osiride non riesce a convincerci e la causa รจ abbastanza chiara: la mole di contenuti proposta non รจ sufficiente e un nuovo raid era necessario. Se l’aria mistica attorno a Osiride e al suo culto potevano essere interessanti, il ritmo altalenante e un paio di missioni discutibili hanno minato anche la storia principale, che rimane comunque il punto positivo di questo DLC. Quello che fa veramente male รจ pensare che serviranno ancora diversi mesi prima di vedere la seconda espansione, ma potrebbe essere troppo tardi per Destiny 2. Nel frattempo, speriamo che Bungie sistemi la faccenda relativa al livello di potere, cosรฌ da permettere anche a coloro che non hanno acquistato il season pass di godersi pienamente il titolo, e che magari proponga alcuni contenuti gratuiti per rendere l’attesa meno dolorosa.