Quella volta che Frank Underwood giocò a Monument Valley

House of Cards è una serie profondamente connessa con la modernità e, come tale, non è nuova a mostrare il personaggio principale, Frank Underwood, mentre gioca ai videogiochi. In precedenza Underwood era stato visto giocare con una PS Vita (anche se per molti si trattò di becero product placement). Viene anche visto mentre gioca a Call of Duty con altre persone (il che è ironico, considerato che nella campagna single player c’è proprio Kevin Spacey, che interpreta Underwood).

Ma i riferimenti al mondo dei videogiochi non finiscono qui. Nella terza stagione, possiamo vederlo impegnato a giocare su un iPad a Monument Valley. Si potrebbe pensare anche in questo caso di product placement, ma in realtà gli sviluppatori Ustwo su Twitter fanno sapere non è questo il caso, ma si tratta soltanto di una collaborazione.

Nella stagione tre di House of Cards i riferimenti ai videogiochi non finiscono. Per scrivere la biografia di Underwood viene infatti ingaggiato un recensore di videogiochi, Thomas Yates. Underwood afferma di prediligere gli sparatutto, piuttosto che gli indie games, ma la recensione di Yates lo convince a provare Monument Valley, che è il motivo per cui lo vediamo nel telefilm. Dopo aver giocato, Underwood viene convinto della bontà della recensione di Yates e lo ingaggia per scrivere la sua biografia. Underwood viene visto giocare anche a The Stanley Parable.

La cosa è molto interessante, perché significa che i videogiochi non sono soltanto usati come comparse, ma hanno un ruolo attivo all’interno dello storytelling e dello sviluppo dei personaggi.

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