Quantum Break: dubbi e perplessità affliggono gli sviluppatori

Quantum Break è una delle esclusive maggiormente interessanti, e importanti, in possesso da Microsoft, decisamente ridimensionata, però, dalla conferma di qualche giorno fa dell’approdo della stessa su Personal Computer. Sicuramente questa notizia non ha entusiasmato i possessori di Xbox One che, dopo la natura temporanea di Rise of The Tomb Raider, vedono sottrarsi un altro titolo importante giocabile sulla piattaforma dell’azienda americana. I fan Xbox non sono gli unici con dubbi e perplessità, infatti anche Remedy, software house di Quantum Break, nutre profonde incertezze sul proprio titolo, non in termini di qualità del prodotto finale, ma nei confronti dei risultati finanziari che il progetto potrebbe ottenere. Infatti, il team di sviluppo, in una recente intervista, ammette che il gioco è ancorato a meccaniche ormai abbastanza superate, in quanto, esso, è un titolo solo single player, con una forte componente narrativa, ma privo totalmente di un comparto multiplayer, elemento ormai caratteristico della maggior parte dei franchise esistenti.

Qui possiamo notare una delle meccaniche caratteristiche del titolo: la manipolazione del tempo.
Qui possiamo notare una delle meccaniche caratteristiche del titolo: la manipolazione del tempo.

Secondo Sam Lake, produttore del titolo, la paura della casa di sviluppo è che i consumatori, dopo aver concluso la trama del gioco, vendano immediatamente il titolo, dando, così, inizio al circolo dell’acquisto e vendita dell’usato, sottraendo, in questo modo, preziosi fondi che possano far rientrare, la software house e Microsoft, dalle spese effettuate. Quantum Break, ha sottolineato Lake, ha richiesto un considerevole esborso economico, e per questo un grande rischio finanziario. Nonostante ciò, la mancanza di DLC, non dovrebbe influenzare la longevità della produzione, in quanto sarà fornita la possibilità ai gamers di rigiocare nuovamente la storia, eseguendo, magari, scelte diverse rispetto a quelle compiute nella precedente campagna. Infine, Remedy, spera che il titolo possa riscuotere il successo sperato, anche se i dubbi e le perplessità, prettamente rivolte alle attuali condizioni del panorama videoludico, non permettono di gioire troppo. Cosa ne pensate delle parole della casa di sviluppo? Anche voi credete che, in questo momento storico, titoli del genere siano particolarmente svantaggiati?