Provato The Escapists 2

The Escapists 2 è il sequel dell’omonimo titolo, del quale vi avevamo parlato qui un paio d’anni fa. Sviluppato dal Team17, società inglese fondata nel 1990, lo scopo del videogioco è fuggire dalle prigioni presenti in-game, sfruttando ogni oggetto presente ma, soprattutto, ogni relazione che si ha con i compagni di cella: facendogli favori molto semplici, come prendere un oggetto e consegnarlo ad un altro, è possibile crearsi una rete di complici. Non bastano gli amici perché per scappare serve essere intelligenti, forti e un buona salute e bisogna quindi passare del tempo tra la biblioteca e la palestra: per farlo è necessario toccare i tasti giusti al momento giusto.


In gioco è possibile trovare molti personaggi, personalizzabili sia dal punto di vista fisico che da quello del look. Oltre all’aspetto è possibile cambiare anche il nome, lasciando dunque l’opportunità di simulare un’incarcerazione di massa con tutti i propri amici. Ognuno di essi ha una stanza in cui dormire entro la quale dovrà stare per tutta la notte. Durante i momenti in cui non siete indaffarati, potrete andare a sbirciare nei tavoli dei vostri compagni per recuperare tutto ciò che vi serve per la fuga o per i favori che vi verranno chiesti. C’è il conteggio dei giorni in cui si resta chiusi: ogni ora in-game corrisponde ad 60 secondi reali, quindi un intero ciclo con la routine dura 24 minuti.

Per evadere bisogna mettere massa muscolare ed allenarsi in palestra, cliccando Q ed E.

Graficamente è molto simile ai vecchi titoli di Pokémon e spesso lo è anche nelle dinamiche di gioco: bisogna cercare, e a volte creare, oggetti da dare a persone per avere qualcosa in cambio. In questo caso però il vostro trafficare con i detenuti è spesso disturbato dalle regole del carcere: appelli (più di uno al giorno), colazione, pranzo, cena, doccia, ginnastica e lavoro. Nel tempo libero che avete durante la giornata allora potete pensare alle richieste dei vostri compagni e al piano di fuga. È possibile andarsene in giro anche mentre dovreste fare altre cose, a vostro rischio e pericolo, con le guardie pronte a redarguirvi o a prendervi a manganellate fino a mandarvi in infermeria.

Il tavolo della stanza nasconde un buco scavato nel suolo, dal quale è possibile fuggire.

Si tratta di una build ancora in lavorazione, il gioco è incompleto e mancano moltissimi elementi, quindi la valutazione è deficitaria: le basi ci sono e per l’uscita ufficiale del 22 agosto, per PC, PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch dovrebbe essere stato sistemato tutto quanto. Per questo motivo criticare tutti i bug e i problemi riscontrati è superfluo perché il team già è al lavoro. Oggi possiamo parlare di un videogioco un po’ ripetitivo ma che con il multiplayer online difficile da testare prima della release, a causa della scarsa presenza di utenti, può essere molto divertente dal momento che è una gara a chi evade prima. Sicuramente, riprendendo il primo capitolo, è un prodotto decisamente simpatico e ben fatto: la fiducia nel Team17 è intatta e non possiamo sicuramente bocciare un videogame che non è nemmeno stato terminato.

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