Durante la Milan Games Week abbiamo avuto modo di mettere le mani su Horizon Zero Dawn, ultima fatica di Guerrilla Games che verrà lanciata il primo marzo sul suolo italico. Dopo una breve presentazione ad opera del QA Lead e del Community Manager di Guerrilla, veniamo accompagnati alle molteplici postazioni in cui si scorge subito la chioma rossa di Aloy. Una volta seduti ci troviamo spaesati a causa del layout dei comandi, decisamente poco canonico. Una volta preso confidenza con i comandi, con una pressione sulla levetta analogica destra (R3) effettuo una scansione dell’ambiente circostante, colorato, lussureggiante e denso di pericoli. I dinosauri robotici che potrete incontrare sulla vostra strada sono diversi per comportamento e per routine, aspetti che potranno essere analizzati con il Tag sul nemico col grilletto posteriore destro del pad. Tale scansione fornirà delle informazioni in un menu trasparente per carpire punti di forza e debolezza della creatura, andandone a valutare anche l’approccio verso Aloy. Molte creature risultano essere ostili e come tali vi attaccheranno non appena entrerete nel loro campo visivo. I Watcher, robot che assomigliano moltissimo a dei velociraptor, chiameranno subito rinforzi e allerteranno gli altri “robosauri” presenti nelle vicinanze. Dal canto loro, i Grader sono dotati di uno scudo elettrico a mezzaluna che li copre da eventuali pericoli frontali. Il giocatore è quindi portato ad analizzare i punti deboli e le vulnerabilità delle creature. Nella nostra prova abbiamo avuto modo di effettuare un Override sulla creatura che trae spunto dal cervo. Per l’occasione Aloy corromperà i dati della creatura per farla diventare alleata, prendendola di sorpresa. Queste creature sono cavalcabili e permettono al giocatore di coprire lunghe distanze in poco tempo.
Un altro aspetto estremamente interessante di Horizon Zero Dawn è la possibilità di approcciare il gioco come uno stealth. Premendo Quadrato Aloy si abbasserà e potrà camminare tra gli arbusti e nell’erba alta senza farsi notare dai Watcher. In tal modo potrete ripulire un’area senza subire danni ingenti o consumare parte dei vostri consumabili che si suddividono in: mine a detonazione, pozioni curative per vita e stamina. Durante il combattimento Aloy potrà craftare oggetti come frecce, bombe o trappole senza soluzione di continuità. Alla pressione di L1 si aprirà la ruota dell’inventario rallentando il tempo, per permettervi di risanare le vostre munizioni, qualora abbiate le risorse necessarie. Purtroppo non abbiamo potuto verificare la profondità del crafting, ma crediamo che si tratti di un recuperare risorse dai nemici per le armi/equipaggiamenti e le erbe per le pozioni. Ciò che già sapevamo, ma che teniamo a ribadire è la presenza passiva degli animali all’interno del mondo di gioco, che non interagiscono in alcun modo con la bella protagonista o con le altre creature robotiche. Al contrario, qualora lasciate la vostra cavalcatura in giro, è molto probabile che venga attaccata da altri dinosauri robot, costringendovi ad effettuare un altro override.
Chiudiamo il provato con una parentesi sul comparto tecnico. Il titolo Guerrilla è ulteriormente migliorato in diversi frangenti rispetto alle nostre anteprime precedenti. Il frame rate è decisamente più godibile e stabile, i riflessi della luce sono soddisfacenti e i colori vividi della natura post-apocalittica del quarto millennio ci ha avvolto completamente. L’esperienza è coinvolgente ed estremamente immersiva. Ogni movimento sinuoso della chioma fulva di Aloy è curato con animazioni precise e coerenti. Il lavoro sul dettaglio sulla protagonista è paragonabile alla cura con cui è stato realizzato Geralt di Rivia, ma in Horizon Zero Dawn siamo ad un livello superiore nel comparto animazioni. Aloy parla, sospira, commenta le scelte in un flusso di pensieri che ci ha ricordato moltissimo l’empatia trasmessa da Nathan Drake durante le sue disavventure. Siamo ad ottobre ed il gioco sembra essere rifinito, con una dose di ulteriori ritocchi crediamo proprio che a marzo possa uscire qualcosa di memorabile.