In occasione del Milan Games Week abbiamo avuto l’occasione di provare Dragon Ball Xenoverse 2, nuovo titolo targato Bandai Namco che arriverà nei negozi il prossimo 25 ottobre. Dopo l’anteprima fatta nelle scorse settimane abbiamo preso il pad in mano e cominciato a sferrare i primi colpi per prepararci all’uscita ormai prossima, passando da qualche mossa ben assestata per finire a stendere il nemico con una Kamehameha. Siete pronti a saperne di più sulle avventure di Goku e compagni?
Per l’occasione abbiamo potuto scegliere uno dei dodici personaggi giocabili, di cui alcuni inediti rispetto alla scorsa edizione. Janemba il guerriero degli inferi è stata la nostra prima scelta, assente in Dragon Ball Xenoverse è entrato nel roster del secondo capitolo, come del resto altri elementi. Una volta scelta anche la mappa (ben 4 erano presenti) siamo scesi sul campo di battaglia per sferrare i primi pugni, rimanendo piacevolmente soddisfatti del livello grafico migliorato rispetto alla scorsa edizione. L’interazione con la mappa invece ci ha leggermente deluso: la distruttibilità negli ambienti provati era ridotta al minimo, soprattutto per la scarsa presenza di pareti rocciose o edifici nella zona di gioco. Speriamo di imbatterci, una volta messe le mani sul prodotto finale, in zone altamente distruttibili, così da rendere l’esperienza ancora più reale.
Passando ora al gameplay, il sistema di lock del primo capitolo è stato reso automatico, senza però diventare visibile, e così abbiamo evitato alcune situazioni spiacevoli nelle quali perdevamo di vista l’avversario. Anche il sistema di crescita del personaggio, uno dei punti più significativi di Dragon Ball Xenoverse, sembra essere più importante: con pochi punti assegnati (almeno secondo quanto diceva l’esagono) i personaggi cambieranno totalmente vita, aura e resistenza. La vera pecca è l’eccessivo utilizzo del teletrasporto, addirittura più del predecessore. Ci siamo trovati in alcune situazioni in cui entrambi gli sfidanti hanno ripetutamente schivato l’attacco dell’avversario tramite il teletrasporto, fino all’esaurimento della stamina di uno dei due. Per quanto riguarda il ritmo di gioco, è evidente che la non presenza del sistema di lock e l’eccessivo utilizzo dei teletrasporti renda gli scontri più vicini all’obiettivo finale: avvicinare il gioco il più possibile all’anime. Siamo rimasti piacevolmente colpiti dalle performance offerte dal titolo: nonostante il ritmo nettamente più veloce del predecessore, abbiamo combattuto senza cali di frame. In sostanza, è evidente il miglioramento sin dalla demo provata, dunque siamo curiosi di sapere come renderà il gioco finale.
In conclusione, Dragon Ball Xenoverse 2 è pronto ad approdare sul mercato e, secondo quanto visto, il titolo è in gran forma. Se la modalità storia renderà onore al predecessore siamo certi che passeremo ancora tante ore con il pad in mano a completare le missioni parallele per perfezionare il nostro personaggio, così da renderlo il guerriero perfetto (che sicuramente non è Cell). Se volete rimanere aggiornati su ogni novità riguardanti il titolo non perdeteci di vista, tra un combattimento e l’altro vi riporteremo tempestivamente le news.