Farhoud Farmand รจ un game designer iraniano, di Teheran, laureatosi all’Academy of Art and Architecture. Il suo talento artistico lo si puรฒ percepire nelle illustrazioni, i concept e le vignette all’interno del suo sito ufficiale. Lo abbiamo incontrato all’IndiePalace del Gamerome,ย dove รจ stato possibile provare il suo Boingkid, titolo per dispositivi mobile che unisce il mondo dei platform ai puzzle game. Appena avvicinati allo stand, la prima cosa che salta all’occhio รจ indubbiamente il protagonista del titolo: i suoi due occhioni, il papillon e le gambe a molla con tanto di ventosa, catturano subito lo sguardo del giocatore. Ho iniziato a giocare sotto la supervisione del designer, che, estramamente disponibile, nei momenti piรน difficili (e ci sono stati), ha dato una mano al sottoscritto, per finire i 20 livelli della versione dimostrativa. Il titolo รจ ancora work in progress, ma dopo una sessione discretamente lunga posso tracciare delle prime impressioni. E’ stato porvato su un iPad mini.
Partiamo da una brevissima introduzione sulla storia: Boingkid รจ appena giunto nel misterioso regno dei giocattoli. Solo che si ritrova senza manuale d’istruzione. Dopo aver trovato il Grande Vecchio Manuale, che sa tutte le funzioni di tutti i giocattoli, si accorge perรฒ che le sue istruzioni non sono segnate. Boingkid inizia cosรฌ la ricerca per conoscere se stesso. E la storia si combina con la componente gameplayistica del titolo. Infatti inizialmente il protagonista potrร compiere poche azioni. Andando avanti troverร delle istruzioni che gli consentiranno di sbloccare nuove abilitร . Cuore del gioco รจ quello di raccogliere, all’interno di piccoli livelli, un determinato numero di sfere luminose, che permettono di creare un portone che conduce al quadro successivo. Farmand mi ha poi fatto sapere che introdurrร delle sfere scure, d’ombra, che avranno un’ altra funzione nel mondo di gioco.
Inizialmente i comandi sono, oltre le direzioni, il salto e il pugno. Al momento l’unica funzione dell’attacco รจ quella di colpire dei punchball per far fuoriuscire delle sfere. Il game designer ha perรฒ fatto sapere che questa versione รจ sostanzialmente “pacifica”, e che successivamente verranno inseriti anche dei nemici. Il punto di svolta, in termini di gameplay, arriva quando Boingkid apprende il super salto. All’interno dei livelli sono posizionati dei cubi con dei rombi lumiosi. Posizionando Boingkid sopra questi cubi, se si tiene premuto sopra il personaggio e lo si carica (modello Angry Birds per far capire al volo), il tenero giocattolino potrร arrivare in posti altrimenti irragiungibili. E qui arrivano le prime difficoltร : cadute, massi che intralciano, salti troppo corti. Il tutto, ovviamente, per aumentare il livello di sfida. Io poi, per qualche strano motivo, attratto dalla luce, tendevo a spingere sopra i rombi invece che sopra al protagonista. In caso di morte, ahimรจ, si ricomincia il livello daccapo. Il game designer mi ha perรฒ detto che potrebbe mettere dei livelli piรน lunghi con dei checkpoint.
Una mia non perfetta predisposizione per i giochi su tablet mi ha fatto avere un approccio sbagliato con le mani. Farmand mi ha consigliato di giocare esclusivamente con i due pollici, ma io tendevo ad utilizzare quasi sempre l’indice per caricare il salto. Successivamente perรฒ il game designer mi ha fatto provare il gioco sul suo smartphone. E su un 5 pollici ho avuto piรน facilitร nell’utilizzare i (miei) due pollici, che coprivano lo schermo intero. A livello artistico Boingkid funziona alla grande. Vi ho giร mostrato il talento del creatore del gioco. Uno stile che ricorda, anche nelle animazioni, un mondo Disney (avete notato il guanto con le quattro dita, si?) molto colorato, gradevolissimo alla vista e che riporta alla memoria anche i classici giochi anni ’90. In conclusione, non posso che essere rimasto gradevolmente colpito dal titolo, e attendo che Mr. Farhoud Farmand, con il suo Niv Entertainments Studios, completi il lavoro per giocare Boingkid nella sua interezza.