Benvenuti a tutti i lettori in questo secondo episodio della rubrica Pop-corn e serie TV. Dopo aver parlato della vastità dell’universo presente in Battlestar Galactica, abbiamo deciso di trattare le vicende di un luogo altrettanto interessante, ma non grande quanto il primo: un carcere femminile. La serie TV in questione è Orange Is the New Black, produzione che il prossimo 17 giugno vedrà debuttare la quarta stagione, così noi di VMAG abbiamo deciso di introdurvi al mondo di Piper Chapman e compagne: non avete idea di cosa stiamo parlando? Mettetevi comodi e prendete il pop-corn, ora ve lo spieghiamo.

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Orange Is the New Black

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Tutto inizia nel 2011, anno durante il quale Netflix ordina la produzione della prima stagione di Orange Is the New Black, serie TV tratta dal libro scritto da Piper Kerman. Dal debutto avvenuto nel 2013, l’opera ha ampliato la sua audience e, soprattutto, conquistato tante candidature e qualche premio. Tale successo ha facilitato il proseguo della storia che entro pochi giorni arriverà alla quarta stagione, con lo staff consapevole di avere almeno altre tre anni di lavoro, visto il rinnovo fino alla settima stagione arrivato a febbraio. Prima di iniziare a parlare della serie, ricordiamo che al suo interno sono presenti svariate scene di nudo, dunque invitiamo i più giovani a lasciar perdere, almeno fino a quando non avranno l’età adatta, Orange Is the New Black.

All’inizio vedremo la protagonista Piper Chapman, accompagnata dal fidanzato Larry Bloom (per i meno giovani, l’attore è Jason Biggs, famoso per aver interpretato Jim Levenstein nella serie di film American Pie), andare spontaneamente al carcere femminile di Litchfield per scontare una pena di quindici mesi, dopo un crimine commesso durante la relazione con la sua ex-ragazza Alex Vause. Questo avvio abbastanza lento servirà per mostrare la psiche iniziale del protagonista, così da far comprendere meglio gli eventi che avverranno in carcere nel corso delle prime puntate. Ovviamente Piper e Larry sono solamente due dei numerosi personaggi principali che verranno mostrati nel tempo: dalla serietà di Red, la donna che gestisce la cucina, passeremo velocemente a Suzanne Occhi Pazzi, ragazza più propensa al gioco, nonostante l’ambiente in cui si trova. Parlando solamente dei protagonisti, ne incontreremo più di 10, tutti con una storia da raccontare, visto che in ogni episodio scopriremo il passato di un singolo individuo e spesso anche il crimine commesso prima di andare in carcere.

La trama si andrà a espandere sempre più, sviluppando diverse storyline contemporaneamente, così da mostrare il più possibile ciò che avviene a Litchfield, sia nel dormitorio di Piper che in quello delle latine. Esattamente, le detenute sono divise principalmente in base alla provenienza e ciò porterà con il tempo a sviluppare diversi filoni narrativi che a volte si intrecceranno, altre no. Questa sorta di separazione si espande anche alla zona docce, ma non di più: cucina, zone di lavoro e giardino sono aree comuni, come tutto il resto della prigione. Oltre alle detenute, durante la serie conosceremo meglio anche alcune guardie, scoprendo delle persone totalmente differenti da quelle che sono durante l’orario di lavoro.

Pensando al carcere di Litchfield è impossibile non parlare della cura per la parte relativa al suono. Partendo dalla colonna sonora You’ve Got Time di Regina Spektor, lo staff ha curato i rumori legati all’ambiente in cui si svolge la serie, riproducendo rumori di gabbie che si chiudono, degli altoparlanti che si attivano, dell’allarme che suona e tanto altro che possiamo trovare in un carcere. Per quanto riguarda il capitolo doppiaggio, il lavoro svolto dal team italiano non è assolutamente da scartare. Nonostante qualche errore abbastanza evidente, la qualità dei dialoghi è sicuramente soddisfacente, anche se dista ancora troppo dall’originale, ricco di doppi sensi difficili da rendere in un altra lingua. In sostanza, Orange Is the New Black può essere visto in entrambe le lingue senza rimanere delusi, così da essere accessibile ai meno esperti della lingua inglese.

Per concludere, le tre stagioni di Orange Is the New Black potrebbero essere l’ideale per coloro che, quando inizierà la pausa estiva, si ritroveranno con più tempo da dedicare alle serie TV. Per chi fosse interessato a recuperare l’opera, è possibile trovare tutti gli episodi nel catalogo Netflix e, a partire dal 17 giugno, dovrebbe arrivare anche la quarta stagione, mentre su Infinity TV è possibile vedere solamente alcune stagioni e anche in questo caso verranno aggiunti i nuovi episodi non appena disponibili. Per questo mese è tutto, noi di VMAG vi diamo appuntamento a luglio con Pop-corn e serie TV.