Una cosa è certa, la realtà virtuale cambierà il nostro modo di vivere, indipendentemente dai videogiochi. Alla Games Week di Milano abbiamo avuto modo di provare i tre headset disponibili che a breve si divideranno il mercato, ovvero Oculus Rift, PlayStation VR e HTC Vive e abbiamo deciso di metterli a confronto. Chi ne uscirà vincitore?
Oculus Rift
Con questa dimostrazione, abbiamo capito e compreso che l’Oculus Rift non è soltanto una piattaforma, e soprattutto un mezzo, per giocare in realtà virtuale. Grazie infatti a Ride the track Like Tony Cairoli, sponsorizzato da RedBull, ci siamo ritrovati a vedere il filmato sottostante a 360°. L’unica interattività che abbiamo avuto in questa demo era appunto girare la testa per avere un punto di vista differente di ciò che stesse accadendo, essendo il filmato registrato con 7 GoPro installate sul casco di Cairoli. E tutto ciò ci fa sorgere una domanda, dov’è il confine tra film e videogiochi? Cosa può essere considerato film e cosa videogioco? Una breve risposta ce la siamo dati, dicendoci che questo non può essere un filmato perché non esiste una scelta registica studiata atta a far vedere soltanto cosa vuole il regista in quel preciso momento, per questo possiamo considerare esperienze interattive di questo genere come videogiochi.
PlayStation VR
La demo provata per il PlayStation VR è EVE: Valkyrie sviluppata dalla CCP Games ed è un multiplayer dodgefighting shooter basato appunto sulla saga di EVE: Online. Ci ritroviamo all’interno di una navicella spaziale, e dobbiamo far fuori i nostri avversari. I comandi di gioco sono molto semplici, con L2 spariamo i missili, con R2 usiamo invece usiamo la mitragliatrice e con lo stick sinistro muoviamo la direzione della nostra navicella, che ha una velocità costante che non possiamo cambiare. Dopo un breve briefing audio, si accendono i motori, e siamo pronti a viaggiare (e combattere ovviamente). Questa dimostrazione del gioco ci è sembrata molto fluida e stabile, sopratutto durante le folli acrobazie e i cambi di direzione repentini che effettuavamo per poter stare dietro alle navette nemiche. L’unica feature che avrebbe aggiunto qualcosa in più, è proprio la possibilità di cambiare la velocità, perché rispetto alle avversarie, la nostra navicella sembrava lenta ed avere un minimo di accelerazione in più durante le manovre non avrebbe guastato. La levetta analogica con l’asse y invertito inoltre rendeva il tutto molto più immersivo, perché ci ritrovavamo a pilotare con l’effetto cloche che aggiunge al tutto un elemento di simulazione, creando con la realtà virtuale un’esperienza veramente unica. Dopo aver fatto fuori tutte le navette nemiche, aiutati anche dai nostri compagni controllati dall’IA in questo caso, la missione termina, il che è un peccato, perchè avremo fatto volentieri un altro giro, anche solo esplorativo.
HTC Vive
Il visore prodotto da HTC in collaborazione con Valve, ci ha veramente stupito. Abbiamo provato la demo The Blue: Encounter, sviluppata dallo studio WEVR e siamo rimasti letteralmente a bocca aperta, cosa che ci ha dato qualche problema, dato che virtualmente eravamo sott’acqua… battute a parte, l’immersività era totale, grazie anche al fatto di poterci muovere fisicamente all’interno del mondo, e poterci abbassare per evitare un pesce che arrivava a tutta velocità verso di noi o anche spostarci da un punto all’altro della prua del relitto, ci ha fornito sensazioni che può dare soltanto un’ immersione vera e propria. In mano avevamo anche i due controller simili a delle bacchette, che in questo caso ci servivano per farci spazio tra il branco di pesci che passava in mezzo a noi, tramite l’agitazione del controller, e devo dire che il risultato della dispersione del branco è stato reso molto bene. Tuttavia a stupirci veramente è stato l’incontro con la mastodontica balena, che ha scatenato in noi quel sentimento del sublime dinamico tanto caro a Immanuel Kant, che ci ha veramente destabilizzato per qualche attimo.
Dopo aver fatto una panoramica generale sui titoli a cui abbiamo giocato, abbiamo deciso che questo round se lo porta a casa HTC Vive. Certo, stiamo parlando di tre versioni non ancora definitive dei dispositivi, e sicuramente ci saranno miglioramenti in termini di qualità e di stabilità, ma una cosa è certa, tutti e tre sono sulla buona strada e per ora il Vive ci è parso il più pronto.
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