Il brand di Ucharted ha rappresentato per Sony una delle più importanti soluzioni ai grandi problemi che PlayStation 3 possedeva al lancio, riuscendo, grazie ai giochi sfornati dalla talentuosa Naughty Dog, a non perdere eccessivo terreno nei confronti della rivale firmata Microsoft. Infatti la maggior parte dei developer non riusciva ad ottimizzare perfettamente i titoli sul monolite nero dell’azienda giapponese, prediligendo ampiamente Xbox 360 per via di una facilità di sviluppo decisamente più marcata, che permise all’azienda di Redmond di imporsi temporaneamente come la console preferita dai videogiocatori. Già idolatrata dal grande pubblico grazie alla pubblicazione di Crash Bandicoot prima, e Jack and Dexter poi, Naughty Dog, attraverso la realizzazione della serie di Uncharted e del capolavoro di The Last Of Us, è universalmente riconosciuta come una delle software house in grado di sfornare titoli dal risultato positivo assicurato, rappresentando, per Sony, uno degli studio di sviluppo più redditizio e talentuoso in suo possesso. Proprio per le grandissime capacità dell’azienda californiana, Uncharted 4: Fine di un Ladro è contornato da un hype semplicemente mostruoso e, per sedare la sete di conoscenza dei fan, Neil Druckmann, co-director del gioco, è intervenuto alla rivista The Sun fornendo dettagli interessanti sul titolo, che però potrebbero spaventare i fedeli follower della saga: Nathan Drake difficilmente sarà ancora il protagonista dopo Uncharted 4.
Neil Druckmann ha spiegato la scelta dicendo che Nathan, attualmente, è al massimo della propria popolarità, ed effettivamente non sarebbe un’ottima decisione sotto il profilo del business non raccontare più le sue grandiose avventure, ma, Neil, crede che il modo migliore per onorarlo sia quello di scegliere di farlo uscire di scena proprio al top della fama. Inoltre, Druckmann, ha aggiunto che, con l’epilogo della trama, sarà davvero difficile creare un sequel con Drake come protagonista, chiarendo che capitoli futuri sarebbero possibili solo come prequel o con un nuovo personaggio principale. Continuando l’intervista, egli, ha affermato che con questo nuovo episodio il team non vuole diventare una caricatura di se stesso, sostenendo di aver imparato da The Last of Us che non in tutti gli spezzoni di gioco devono essere presenti per forza assurde esplosioni; infatti altri possono essere tranquillamente intimi e profondi, cosa che permette di ottenere un ritmo diverso e molto più introspettivo rispetto ai precedenti Uncharted. Inoltre, il co-director, ha sottolineato che negli ultimi capitoli si è potuto notare un deterioramento del rapporto fra Nathan ed Elena, evidenziando che, presumibilmente, Drake non potrà avere tutto ciò che vuole, aggiungendo che, d’altronde, sia impossibile possedere una famiglia e contemporaneamente coltivare la propria passione-ossessione per la scoperta di antiche reliquie di valore. Infine, Neil Druckmann, ha concluso l’intervista affermando che è Sony a possedere i diritti di Uncharted, e che solo il colosso nipponico può decidere del destino del brand; probabilmente nelle intenzioni dell’azienda giapponese vi è quella di concentrarsi su altro.
Voi cosa ne pensate di queste importantissime affermazioni? Siete rimasti delusi dalla possibilità pressoché certa di non vedere più Nathan Drake protagonista nell’eventualità che vengano realizzati fututi capitoli?