I fan dei film a base fumettistico lo sapranno bene: recentemente è stato reso pubblico un primo trailer per Suicide Squad a cui sono conseguite serie di lamentele e teorie sul come si stia strutturando il mondo cinematografico DC. Il britannico Empire Magazine ha colto la palla al balzo, viziando i propri lettori con un esaustivo articolo/intervista sul venturo Batman V Superman che, a ben vedere, esplora il panorama a più largo respiro.
Inutile negare che l’eroe/anti-eroe più popolare della nota casa fumettistica sia Batman, quel cavaliere oscuro che riesce a conquistare il pubblico tanto più è cupo e teatrale. Molti si erano rivoltati all’idea che Ben Affleck ne rivestisse la cappa, ma ora si scopre che l’attore stesso aveva non pochi dubbi, considerandosi fin troppo vecchio per la parte, e convincendosi solo quando il regista Zack Snyder gli ha rivelato dei dettagli non indifferenti: “Zack mi ha menzionato la sua idea di un Batman più anziano, più distrutto, in un certo senso ridotto a uno schifo.”, ha infatti dichiarato Affleck. “Lo rappresenteremo come 45 o 46enne,” ha rincarato Snyder. “È stato Batman per 20 anni. (…) C’è mai stato un Robin? Probabilmente. Vogliamo pensare che Batman abbia raggiunto questo punto nella sua vita e nella sua carriera da supereroe e che Superman rappresenti una sorta di mutazione filosofica. È un cambio di paradigma, per Batman.”
“Ha perso coloro vicini e cari e non necessariamente via malattie ed età avanzata…” ha infine aggiunto sibillino il produttore Charles Rover, suggerendo che sia il commissario Gordon che l’amico Robin siano incorsi in una fine violenta e prematura. La scelta oculatamente ambigua dei termini, tuttavia, lascia molto spazio all’affascinante teoria secondo la quale il Joker dei futuri lungometraggi non sia altri che Tim Drake (una delle numerose spalle dell’uomo pipistrello) reso folle dalle torture del Joker, mimando la risoluzione di uno dei più noti film animati della saga.
Qualche parola è stata spesa anche per Suicide Squad, film nel quale Batman avrà un cammeo per giustificare l’arresto dei maniaci criminali al centro della vicenda. “La prima cosa con cui abbiamo lavorato è l’idea di formare la Justice League,” spiega Snyder. “Gli altri film, in qualche modo, devono supportarla. (…) Voglio che tutti i registi  degli altri film possano sbizzarrirsi e fare quello che vogliono, ma allo stesso tempo deve esserci un’unico universo interconnesso.” Un approccio non troppo lontano a quello intrapreso dalla Marvel con gli Avengers, insomma, ma con un forte tentativo di differenziarsi concedendo al proprio staff un maggiore libertà artistica a patto che non siano travisati i passaggi chiave segnalati a tutti gli addetti ai lavori. Rover descrive la situazione addirittura come una “sabbionaia” nella quale, pur essendoci barriere, ogni autore possa esplorare una zona specifica, a volte invadendo pacificamente l’elestico spazio altrui.
Poche parole sono state spese per qualsiasi altro eroe facente parte della Lega della Giustizia. Di Aquaman si è detto avrà un rapido cammeo in Batman V Superman, ma non comparirà fisicamente, piuttosto si verificheranno situazioni per le quali se ne coglierà l’esistenza, mentre su Clark Kent si è svelato solamente che sia finito a convivere con Lois Lane in un appartamento di Metropolis. Pare esplicito che il film, nato come sequel a L’uomo d’acciaio, sia stato rimaneggiato al punto da fare rivestire a Batman un ruolo tanto importante da essere il vero filo rosso che collega un intero universo DC di campioni sovraumani.  L’uscita di Batman V Superman: L’alba della giustizia è pianificata in contemporanea mondiale per il 25 marzo 2016.
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