Ammettiamolo, dal primissimo leak di Street Fighter V abbiamo tutti sperato di metter mano su questo attesissimo e leggendario picchiaduro quanto prima possibile, anche chiudendo un occhio o due su qualche pecca o carenza, ed è cosa lecita per qualsiasi fan della saga o del genere ma… c’è un limite a tutto!
In questi giorni molti giocatori da tutto il mondo hanno potuto testare il titolo mediante la prima fase di closed beta prevista dalla Capcom, assaporandone di persona le nuove caratteristiche, il rinnovato stampo classico e ben sei lottatori, tutti ben noti soprattutto ai più nostalgici, o almeno avrebbero potuto se i server non si fossero dimostrati così inadeguati all’esperienza proposta; nonostante la fase di prova del prodotto abbia avuto inizio il 23 luglio, fin da subito si sono presentati gravi problemi di connettività, tali da dover costringere la chiusura momentanea degli stessi e prolungare il periodo di beta per evitare ulteriore malcontento. In seguito ad una notevole fase di manutenzione si credeva che i vari ostacoli fossero finalmente stati sormontati ma decisamente non è stato il caso, tanto da obbligare una seconda e doverosa cessazione del servizio e rimando a data da definirsi, con tanto di scuse ufficiale da parte della Capcom stessa:
“Dopo tre giorni di test, mentre stavamo facendo progressi e collezionando importanti dati, abbiamo percepito che la maggioranza dei giocatori non stesse ricevendo un’esperienza positiva, e la miglior soluzione era quella di mandare i server offline per una necessaria manutenzione.
Nonostante lo scopo di una fase di beta test sia proprio quella di lavorare a questo genere di problematiche, è stato indubbiamente chiaro che la situazione che stavamo affrontando era molto più critica di quanto ci potessimo aspettare.”
Il risultato? Giocatori indignati che hanno vissuto un’esperienza, per lo più, assolutamente negativa e che ha messo sul chi va là tutta quella serie di persone che seppur amanti della saga o del genere, prima di effettuare un acquisto di un certo peso, ci pensano due o tre volte; sappiamo tutti molto bene che queste fasi di beta test sono fatte, appunto, per provare il prodotto, scovarne i problemi e risolverli, ma bisogna rendersi conto che offrire un’esperienza simile con così gravi problemi di server, tali da rendere impraticabile la maggior parte degli scontri, in un gioco che trova il suo punto di forza proprio nell’online bhè, Strike One, Capcom, al terzo c’è l’eliminazione.
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