Joystiq: game over dopo 10 anni?

In ambito giornalistico c’è sempre una certa remora giustificata nel trattare argomenti scottanti ma non confermati dalle fonti ufficiali. Viene da sé quindi che, quando questi “argomenti” vertono su realtà editoriali colleghe, la situazione risulta essere ancor più ostica.

Stando a un’indiscrezione riportata da Recode, pare infatti che la società AOL sia intenzionata a chiudere il sito d’informazione videoludica internazionale Joystiq. La notizia non ha trovato conferma o smentita da nessuna delle parti interessate. Ma, stando alle medesime fonti, tale taglio farebbe parte di un’operazione di pulizia interna più ampia da parte della società, che in questo caso vedrebbe Joystiq come una risorsa improduttiva, in virtù di un traffico di utenza in calo del 18% rispetto all’anno precedente.

joystiq
Pur senza esprimersi esplicitamente, Joystiq non è ovviamente rimasto in silenzio: senza abbandonare il proprio irriverente stile anche trovandosi a trattare notizie riferite alla propria realtà, ha messo in luce come siano ovviamente al corrente della situazione ma che non vi è stata ancora nessuna conferma definitiva della chiusura:

AOLè in procinto di chiudere Joystiq” questo è quanto riferisce Recode. Ehi… ma siamo noi ! Beh, tratteremo questa notizia come abbiamo trattato tutto ciò che riguarda il mondo videoludico nel corso dei precedenti 10 anni.
“Non commentiamo speculazioni e rumor”, è quanto ci ha detto uno dei dipendenti, chiedendoci di rimanere anonimo, intento a prepararsi per una carriera da PR di successo. Altri sono attualmente impegnati a decider le loro prossime mosse. Un altro dipendente ha detto: “Lavoriamo finché possiamo”

A prescindere dal suo effettivo successo a mero livello economico, Joystiq è stato da sempre un pilastro dell’editoriale web legata al mondo videoludico. La sua fondazione risale al 2004 come estensione di Endgadget, passando poi all’anno successivo al network AOL sotto il quale ha pubblicato e lavorato per ben 10 anni intrecciandosi, direttamente e indirettamente, con le realtà attuali più importanti del settore.

Per anni Joystiq ha infatti avuto una contesa formale con ciò che è stato il suo rivale, Kotaku, sfidandosi per il primato di realtà editoriale web in un momento delicato come la crisi del giornalismo su carta. Nel 2011 il giornalista Chris Grant, appartenente all’organico di Joystiq, lasciò la sua redazione per formare, insieme ad altri ex dipendenti, Polygon che sarebbe divenuto, più avanti, un altro punto di riferimento del giornalismo videoludico.

joystiq c rew

Che il suo lavoro piaccia o non piaccia, Joystiq ha segnato questo settore in maniera professionale e personale. Noi di VMAG, a prescindere di cosa accadrà, non possiamo che augurare a Ludwig Kietzmann, editor in chief della testata, e a tutta la sua ciurma le migliori fortune.

Perché si sa che il game over può trasformarsi presto in una nuova partita.