Allo stand di Daedalic Entertainment, oltre a Shadow Tactis, abbiamo avuto il piacere di vedere anche un altro gioco molto interessante: The Long Journey Home รจ un’esperienza spaziale che ci porterร a viaggiare tra nebulose e galassie per tornare al nostro pianeta d’origine. A detta del designer che ci ha presentato il gioco, The Long journey Home non รจ un gioco immediato e punta a far suscitare nel giocatore una sensazione di solitudine e far sรฌ che si senta perso nello spazio. Difficile รจ anche la manovrabilitร della nave spaziale visto che la fisica che regna il gioco รจ molto simile alla realtร .
All’inizio della nostra avventura potremo decidere che nave spaziale avere e l’equipaggio, che potrร essere formato da 4 degli 8 personaggi disponibili. La scelta dei personaggi da scegliere รจ molto importante poichรฉ ognuno di essi ha un proprio background e delle abilitร diverse che apporteranno al gioco un approccio differente: uno scienziato utilizzerร gli oggetti da noi trovati per le sue ricerche, mentre una studiosa la userร per ampliare il nostro glossario e cosรฌ via. Il gameplay รจ diviso tra il controllare la navicella nello spazio, cercando di evitare collisioni con nemici e corpi celesti, e controllare la capsula che verrร sganciata nel caso in cui decidiamo di atterrare su un pianeta. Potremo inoltre controllare i vari status dei nostri personaggi che possono ammalarsi, ferirsi andando in missione o semplicemente non essere d’accordo l’uno con l’altro. Questa scelta รจ molto interessante poichรฉ permette al giocatore di costruirsi e gestire interamente il gioco.
Il gioco รจ un “reverse RPG”, ossia si parte da una situazione in cui abbiamo il pieno controllo di tutta la nave spaziale e dei suoi potenziamenti per passare poi ad una situazione di difficoltร e di depotenziamento nel momento in cui subiamo danno ai vari componenti tecnici della nave.
Un’altra feature molto interessante รจ la presenza di piรน di 16 razze aliene che potrebbero essere ostili o neutre e potremo gestire i rapporti con loro adempiendo a delle missioni che ci daranno nel corso del nostro viaggio. Quella che abbiamo visto รจ quella dei Wolphax, razza estremamente intelligente che perรฒ tende a rimanere nascosta in navi spaziali a causa della loro debolezza fisica. Facciamoย un esempio pratico di come la scelta dei personaggi influisca molto sull’esperienza di gioco: nel gameplay รจ stato possibile contrattare con i Wolphax solo perchรฉ in squadra era presente uno scienziato che, studiando un particolare oggetto, รจ riuscito a ricavarne un materiale utile a loro; vendendoglielo quindi รจ stato possibile ingraziarsi l’alieno e passare oltre. Ovviamente, se non avessimo avuto quel personaggio, sarebbe andato tutto in maniera diversa.
The Long Journey Home dร l’idea di essere un gioco con un potenziale estremamente alto e con una possibilitร di rigiocabilitร enorme. Anche la gestione dell’equipaggio e della nave fanno sรฌ che il gioco coinvolga il giocatore a pieno e lo renda molto parte dell’esperienza.
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