For Honor: l’hands-on di VMAG

Alla Games Week di Milano, che si sta svolgendo in questi giorni, siamo riusciti a mettere le mani su una versione giocabile di For Honor, nuova IP in sviluppo da parte di Ubisoft.
Guardando ad altri titoli ben più famosi della casa canadese, avevamo un po’ di timore nel combat system, dato che quello usato nella saga di Assassin’s Creed, non è di certo un punto di forza. Per fortuna For Honor è un titolo totalmente diverso da quello degli assassini, nonostante anche lì si combatta con arma bianca ed in mischia; qui i comandi sono totalmente differenti, soprattutto perché è incentrato puramente sul combattimento, e non sull’esplorazione. Gli attacchi vengono portati con R2 (attacco potente) e R1 (attacco veloce) e possono essere eseguiti sia con che senza guardia.

Questa stance, che si attiva tenendo premuto L2, rappresenta il comando e la posizione fondamentale del gioco, dato che è proprio lo “stare in guardia” a permetterci di parare gli attacchi avversarsi e di portare i colpi più precisi.
I colpi vengono parati con l’ausilio dello stick destro che fa muovere le spalle, e di conseguenza la direzione, dello spadone del nostro personaggio, e si può intuire la provenienza del colpo dell’avversario grazie ad un piccolo hint grafico rappresentato da una freccia. Questo vale non solo per i colpi avversarsi, ma anche per i propri, in modo da poter riuscire a colpire l’avversario nel punto scoperto e colpirlo così una buona combo. Oltre ciò si può anche spezzare la guardia avversaria grazie alla combinazione del tasto di guardia più Quadrato, il che permette di portare un colpo veloce con R1, dato che il colpo pesante è troppo lento. Inoltre si può anche correre con la pressione dello stick sinistro ed effettuare un utilissimo roll con la X.

Dopo aver preso dimestichezza con i comandi grazie ad un piccolo tutorial 1vs1 con l’IA nemica, in cui imparato e sfruttato i comandi descritti in precedenza per avere la meglio, ci vengono presentati un altro tipo di nemici, ovvero i soldati semplici.
Questo esercito è molto più semplice da eliminare, dato che serviranno uno o duo colpi portati anche senza guardia, ma il grande problema è rappresentato proprio dal numero, dato che molto spesso ci attaccheranno in due\tre per volta, per cercare di avere la meglio e si, se non si sta attenti, può succedere di essere soverchiati e di soccombere.
Tuttavia questo gran numero di avversari non starà mai solo ed in posizione ad attenderci, ma lo vedremo sempre combattere contro l’esercito del nostro schieramento.

Passati un paio di minuti, abbiamo iniziato a giocare nella modalità 4vs4, con l’obiettivo di eliminare la squadra avversaria entro un tempo limite, altrimenti avrebbe vinto quella con più punti. Per eliminare in maniera definitiva gli avversari, bisogna prima arrivare a 1000 punti complessivi, altrimenti avrebbero continuato a respawnare.
La presenza di basi da conquistare rende il tutto più interessante, perché crea delle vere e proprie arene dove incontrare i nemici. Il tutorial tuttavia non ci ha mostrato tattiche di attacco che si possono usare e, a nostre spese, abbiamo imparato che la direzione dei colpi può essere cambiata fino all’ultimo, proprio per ingannare l’avversario, rendendo il tutto più intrigante; tuttavia la cosa più importante è non trovarsi mai in una situazione di svantaggio numerico contro altri giocatori. L’unico modo per sopravvivere è scappare (alla faccia dell’onore!), oppure combattere e perire quasi certamente, ma almeno avrete salvo l’onore.

Giustamente il nostro personaggio non può gestire due o più avversari che lo attaccano assieme e soprattutto non ha quei “momenti di invincibilità” durante la portata dei colpi, dato che siamo stati colpiti da un nemico, proprio mentre stavamo per colpire noi l’avversario. Quindi la tattica migliore per cercare di vincere è di andare a coppie di due in cerca di rivali da fronteggiare. Oltre ai giocatori avversari, ci sono anche gli eserciti nemici, che di certo se passerete in mezzo a loro e c’è un loro comandante, (il giocatore), state pur certi che non vi lasceranno in pace e anche loro vi daranno filo da torcere, dato che subirete attacchi da tutti. Naturalmente se si gioca con un headset e ci si coordina con i compagni, il gioco risulta molto più gestibile.

In conclusione For Honor ci ha divertito, ma la cosa più importante è che ha dissipato i nostri dubbi riguardo il combat system, che risulta molto pulito e accattivante, con animazioni molto curate e studiate nei minimi particolari.
Ricordiamo inoltre che il gioco sarà disponibile su PlayStation 4, Xbox One e PC, ma la data di uscita è ancora sconosciuta.