Quando durante la conferenza Sony, tenuta all’E3 di Los Angeles, è stato annunciato il ramake di Final Fantasy 7 molti occhi si sono inumiditi e quasi tutti i cuori hanno iniziato a battere furiosamente. Sono anni ed anni che la foltissima schiera di fan chiede a gran voce, un remake del titolo forse più venduto dell’intera saga. Final Fantasy 7 esce nel 1997 sulla prima PlayStation, segnando un deciso punto di svolta per molti motivi. Dalla narrazione, alle prime cut scene terminando con un gameplay che definire innovativo, rispetto ai titoli precedenti, è dire poco. Tutti abbiamo amato questo titolo e tutti sognavamo di rivederlo in alta definizione…il 2015 ci ha annunciato il suo arrivo. Dopo i primi momenti di gioia, però, gli animi si sono di molto quietati viste le considerazioni che sono state fatte dagli sviluppatori sul futuro del titolo.
Quando Tetsuya Nomura, in una intervista su questo remake, ha detto senza mezzi termini che non sono necessari due giochi uguali, cosiderando che il remastered in HD del titolo è in uscita sulle console di nuova generazione, la nutrita schiera di fan si è subito preoccupata. Sempre Nomura ha continuato dicendo che non serve a nulla abbellire la grafica, è gia stato fatto, e se questo deve essere lo scopo del progetto Final Fantasy 7 Remake, allora non avrebbe senso per lui dirigerlo. Tentare quindi un nuovo approccio è ciò che Nomura ha intenzione di fare:
Non possiamo avere questi fantastici modelli 3D di Cloud e Barrett, del tutto rimessi a nuovo che, stando ancora in linea, saltano avanti per attaccare e poi indietro per tornare ad attendere il loro prossimo turno.
Partendo quindi dal sistema di combattimento, i cambiamenti saranno più d’uno. Nomura chiede comunque a tutti i fan di non preoccuparsi troppo, garantendo che l’intero staff conosce perfettamente lo spirito del titolo sul quale andranno a lavorare e che non hanno assolutamente intenzione di distruggerlo. Le modifiche sono inevitabili ma, ci viene assicurato, non saranno drastiche.
Certo queste parole lasciano molto di cui essere preoccupati, e pensandoci bene era inevitabile che questo accadesse. Noi di VMAG siamo i primi a desiderare una semplice evoluzione della grafica che ci consenta di godere a pieno del vecchio titolo in modalità “next gen”, ma siamo anche coscienti che un titolo di questa portata ha dato emozioni, e continuerà a darle, nella sua versione originale indipendentemente da tutto. Si tratta quindi di abbracciare il cambiamento, senza essere troppo critici, e cercare di trarre emozioni del tutto nuove da questo rifacimento, tentando di lasciarlo entrare in noi come abbiamo fatto con il primo.
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