Dopo aver visto Tekken 7, il secondo titolo che ho avuto modo di vedere è stato Dragon Ball Xenoverse 2. Purtroppo a differenza di Tekken non ho potuto provarlo con mano, ma mi sono dovuto accontentare di una dimostrazione giocata dagli sviluppatori. Scopriamo quindi cosa ci hanno mostrato in questa presentazione.
La prima cosa che ci hanno spiegato gli sviluppatori è che con Dragon Ball Xenoverse 2 hanno voluto ampliare la struttura del primo capitolo, poiché i feedback ricevuti sono stati piuttosto entusiasti e il gioco stato il titolo di Dragon Ball di maggior successo della storia. In Xenoverse 2 quindi tornerà la possibilità di personalizzare il proprio avatar dopo aver scelto la razza di appartenenza, ma a differenza del passato ora oltre ad alcune differenze di statistiche e mosse utilizzabili cambieranno anche alcune missioni della storia. Se scegliamo un Namecciano ad esempio potremo trovarci a dover difendere Namek dall’invasione delle truppe di Freezer, mentre se scegliamo proprio la razza di Freezer ci troveremo dalla parte degli invasori. Purtroppo al momento non è stato confermato se ci saranno nuove razze oltre a quelle che già conosciamo, per cui dovremo attendere nuovi aggiornamenti.
Anche l’hub centrale è stato modificato, e la nuova città sarà sette volte più grande della vecchia Toki Toki Town e permetterà di ospitare fino a 300 giocatori connessi sullo stesso server. Date le generosi dimensioni avremo diversi modi di spostarci, ad esempio volando o utilizzando diversi mezzi di trasporto… e l’idea di vedere 300 persone che volano, utilizzano macchine o corrono per la città si prospetta decisamente interessante, anche se potrebbe risultare leggermente caotico. Come sempre potremo equipaggiare il nostro eroe con diversi oggetti per modificarne sia l’estetica sia le statistiche, così da poter affrontare i combattimenti sempre più difficili online e nella modalità Storia. Purtroppo al momento gli sviluppatori sono stati piuttosto avidi di dettagli, rivelando solo che tornerà ovviamente la Pattuglia Temporale e che dovremo nuovamente salvare il mondo di Dragon Ball, senza tuttavia specificare chi sarà il nemico principale. Anche il roster è attualmente avvolto nel mistero, e gli unici due personaggi nuovi che sono stati mostrati sono Trunks e Gohan del futuro e Turles.
Durante la presentazioni ho potuto vedere una battaglia dimostrativa proprio tra Turles e Trunks. Come accennato lo stile di gameplay è molto vicino a quello del primo Xenoverse, anche se sono state aggiunte alcune nuove feature che rendono i combattimenti ancora più dinamici. Gli sviluppatori hanno spiegato che una delle principali lamentele del vecchio capitolo era l’eccessivo spam di colpi di energia specialmente online, per cui è stato aggiunto un nuovo tipo di scatto che consuma più energia, ma permette di volare direttamente alle spalle del nemico evitando gli attacchi. Una mossa già vista anche nei gloriosi Budokai Tenkaichi, per cui non posso che essere contento che finalmente sia tornata… anzi non mi spiego perché non sia stata integrata prima. Sempre in tema di schivate ora tutti i personaggi possono teletrasportarsi di alcuni metri per evitare completamente un attacco, e anche in questo caso bisogna stare attenti all’energia consumata e soprattutto eseguirla con il giusto tempismo. Dal punto di vista tecnico è ancora presto per esprimere dei giudizi finali, ma dal poco che ho visto il gioco sembra in ottima forma e con modelli dei personaggi veramente dettagliati, in particolare per le espressioni facciali, già ottimamente realizzate anche nel precedente Xenoverse.
Purtroppo la breve dimostrazione si è conclusa dopo pochi scambi di colpi tra pugni, onde energetiche e simili. e per ora l’impressione è quella che il gioco non abbia voluto osare più di tanto, migliorando la già buona base del predecessore e aggiungendo alcune migliorie in base ai feedback dei fan, ma senza stravolgere troppo la formula. Vedremo tra qualche mese il risultato finale quando il gioco arriverà nei negozi, ma i fan di Dragon Ball dovrebbero tenerlo d’occhio poiché sembra comunque un’esperienza interessante.