Come la storia ci ha insegnato la Cina è sempre stata una nazione molto proibizionista e tale attitudine non è molto cambiata nel corso degli anni, l’ultimo vicenda legatata a questo comportamento è il caso Deadpool, il quale, non potrà essere proiettato nelle sale cinesi. Le motivazioni ci vengono riportate da The Hollywood Report sul quale viene scritto che il film non verrà proiettato perchè contiene “violenza, nudità e linguaggio esplicito”.
Non è il primo caso di questo tipo in Cina, infatti ultimamente sono state vietate le proiezioni di Crimson Peak, Noah e Il cavaliere oscuro, i quali non sono stati ritenuti adatti al pubblico cinese. Ma la nazione asiatica non è l’unica nazione ad aver preso delle misure riguardo a Deadpool, quella cinese è stata la più dura, ma non l’unica: infatti negli U.S.A. la proiezione del film è stata vietata ai minori di 17 anni accompagnati dai genitori perché il film è stato classificato “R” (RESTRICTED) sempre a causa della violenza della nudità e del linguaggio esplicito.
Nulla di nuovo sotto il “Sol” (Levante), basti pensare che anche in ambito videoludico la Cina ha sempre avuto un atteggiamento votato al controllo del materiale proveniente dall’estero: tutt’ora le console Next-Gen hanno delle forti restrizioni, per esempio riguardo all’uso delle chat e anche riguardo a molti videogiochi che non vengono fatti uscire o vengono censurati all’inverosimile.
Voi cosa avreste fatto se “il vostro caro” Deadpool non fosse uscito nelle sale Italiane, sareste partiti per un viaggio transatlantico alla ricerca di un cinema che lo proiettava? Oppure avreste messo l’anima in pace e vi sareste accontentati del prossimo Captain America?