Dark Souls 3: l’hands-on di VMAG

Cambia il nome, ma non cambia la forma. A quasi un anno esatto di distanza dall’alpha test per Bloodborne, From Software decide, stavolta con Bandai Namco, di mettere a disposizione dei suoi utenti una beta con l’intento di testare la soliditร  e stabilitร  dei server di Dark Souls 3.

Noi di VMAG non ci siamo fatti mancare l’occasione e abbiamo messo mano al terzo capitolo della celebre saga che ha visto le prime luci dell’alba con quel ricordo lontano chiamato Demon’s Souls di quasi otto anni fa. ย Sembra un’era e nel frattempo From Software ha sviluppato Dark Souls 1 e 2 e Bloodborne insieme a Japan Studio, tutti successi di pubblico e critica. Dopo l’esordio su PlayStation 4 con l’esclusiva assoluta di Bloodborne, i From tornano in sella al loro purosangue per mostrare di nuovo al pubblico un prodotto oscuro, profondo, difficile e artisticamente splendido. Lo Stress Test di Dark Souls 3 ci porta tra le guglie di un castello nelle terre di Lothric, che ha rimpiazzato la piรน recente Drangleic e la piรน anziana Lordran del primo capitolo. L’ambientazione รจ una commistione di tutti i titoli di From, con cunicoli, aperture e scorciatoie che ricordano molto il primo Dark Souls e Bloodborne. L’intera mappa proposta nella beta รจ una sorta di spirale che si contorce su di sรจ e ci ricorda moltissimo la prima zona di Dark Souls, facendoci ben sperare per il complessivo lavoro svolto sul level design a prodotto ultimato. La mappa piuttosto labirintica e zeppa di vie tetre da esplorare ci ha stampato un sorriso a trentadue denti, facendoci fare un salto indietro con i ricordi che sfioravano tangibilmente il Santuario del Legame del Fuoco, una delle hub in game piรน amate dai videogiocatori moderni. Facciamo un passo indietro: una volta aperto il menu da cui si clicca su Nuova Partita, abbiamo avuto la possibilitร  di testare quattro classi diverse, che ci hanno finalmente permesso di mettere alla prova il combat system migliorato che From ha lucidato per bene, essendo il cavallo di battaglia della saga. Dopo i primi colpi di spada avrete sensazioni che vi faranno tornare in mente Demon’s Souls e il primo Dark Souls, mentre quando proverete a schivare la mente pescherร  dal mazzo sicuramente Bloodborne, titolo che ha fornito uno spunto decisivo per quanto concerne la rapiditร  del gameplay e Dark Souls 3 sembra aver pestato sull’acceleratore sotto questo aspetto. Il combat system รจ quello di una volta, ma con lo smalto della current-gen. Sรฌ, perchรจ Bloodborne ha sicuramente influenzato gli sviluppatori che curano il gameplay ed il combat system, portando il terzo capitolo ad un livello di commistione totale tra tutti i Souls usciti fino ad ora. La cosa non ci dispiace, anzi.

BeingLoadOfCinder_RGB_1444817894

Il reinserimento della barra blu del Mana fa tornare i giocatori ai tempi di Demon’s, senza utilizzi predefiniti dei vari incantesimi ma con una barra da gestire come meglio si crede, con l’aggiunta inoltre delle Ash Estus Flask, che hanno il compito di farci recuperare il mana perso in battaglia. Lo stregone arriva con un’altra novitร : dopo che avrete sfogliato con un ghigno sulle labbra le varie magie che From ha messo nella beta, noterete il Soul Dart, piccolo raggio e apparentemente innocuo che invece puรฒ essere concatenato molte volte, con la possibilitร  dunque di stordire l’avversario, il tutto con un consumo piuttosto ridotto del mana. Il cavaliere, dal canto suo non possiede altro che spada e scudo e sarei curioso di vedere l’espressione interdetta di molti che hanno premuto il tasto della parata al primo affondo nemico, rimanendo invece feriti e sorpresi. Avete capito bene: lo scudo che avete in dotazione non puรฒ fare il beneamato parry, poichรจ appunto se premerete il grilletto sinistro, il vostro guerriero cambierร  la postura del corpo, permettendovi di sferrare poderosi attacchi che andranno a consumare il mana. Se tramite i soliti direzionali cambierete lo scudo per imbracciare quello di dimensioni ridotte, riuscirete a parare gli attacchi con un tempismo che si colloca tra Demon’s Souls e Dark Souls, ben lontano dal sistema spesso odiato dal pubblico di Dark Souls 2 che vedeva una finestra di parata tendente al realismo, caratteristica superflua e non voluta dalle iterazioni di From Software.

Da un punto di vista prettamente tecnico la beta ci รจ sembrata nettamente piรน stabile delle versioni viste a Los Angeles e a Colonia, con un frame rate che singhiozza ancora troppo spesso, ma anni luce dalle build messe in mostra nelle due fiere mondiali. Ciรฒ che colpisce รจ indubbiamente l’illuminazione, che regala scorci che sembravo sempre piรน quadri in movimento ed un effetto pulviscolo che fa emergere particolari e dettagli degni della scuola giapponese. Finisce sul banco degli imputati il comparto tecnico in generale, ancora piuttosto arretrato con texture marcatamente scalabili ed una profonditร  di campo leggermente inferiore a Bloodborne, con qualche pop-in che, essendo ancora una beta, possiamo tuttavia perdonare. Per quanto riguarda il comparto multiplayer, per accedervi abbiamo utilizzato un oggetto in nostra dotazione che ci ha aperto le porte dei server (l’analogo delle vecchie Umanitร ), dandoci dunque la possibilitร  di evocare diversi spettri; non ci vogliamo sbilanciare, ma se l’intento era di vagliare la stabilitร  dei server, Bandai Namco e From Software possono dunque dirsi soddisfatti del lavoro svolto, con lag pari a zero anche con tre o quattro giocatori nello stesso universo.

Co-op_RGB_1444817904

Chiudiamo questo pezzo sul provato della beta con una lode al boss presentato: la danzatrice della Valle Frigida, piuttosto originale nel moveset che cambia con lo scoccare del 50% dei suoi punti vita e una colonna sonora magistrale ad accompagnare lo scontro. L’impressione avuta, subendo i colpi del boss, รจ che fosse tarata a puntino per un guerriero armato di spada e scudo e leggermente piรน ostico per un mago, capace di colpire a distanza con colpi efficaci si, ma lenti e difficili da mandare a segno contro una ballerina che danza al ritmo della morte. Ci rimangono infine molti dubbi e incertezze su questo Dark Souls 3, ma sappiamo che Miyazaki e i suoi stanno lavorando sodo per farci avere un prodotto di altissima qualitร  e ciรฒ che lo conferma รจ proprio l’enorme passo avanti fatto in questi due mesi dal Gamescom, che ci aveva mostrato un frame rate disastroso e altre pecche risolte per tempo. Restano dunque poco piรน di cinque mesi all’arrivo sugli scaffali di Dark Souls 3 e non vediamo l’ora di esplorare Lothric, sperando di rimanere estasiati di fronte alla sapienza artistica dei ragazzi di From.

We are prepared to die.

V MENSILE
V007 Mensile