Call of Duty Black Ops III Eclipse: la recensione di VMAG

Sono passati circa due mesi dall’arrivo piuttosto sciagurato di Awakening, primo DLC per Call of Duty: Black Ops III. L’ultima fatica, in termini di pacchetti scaricabili, si chiama Eclipse e giunge sulla nostra PlayStation 4 con la classica formula: quattro mappe (di cui un remake, questa volta da World at War), e la mappa per la modalità Zombie. In sede di review non ci dilungheremo particolarmente per la mappa zombie, per la quale uscirà un approfondimento dedicato nei prossimi giorni. A differenza del pacchetto precedente, per fortuna Treyarch ha rilasciato mappe esenti da bug e glitch. Non rivivremo neanche per un secondo quell’orrenda sensazione di mappe rotte e condizionate completamente da glitch sfruttabili per mietere uccisioni facili. Spire, Rift, Knockout e Verge formano il quartetto di mappe multiplayer competitivo. Partiamo proprio con l’analisi e la descrizione della prima citata.

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Che siano effettivamente così i terminal aeroportuali del futuro?

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Spire e Verge sono le due mappe riuscite meglio di Eclipse.

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Spire è una mappa che sfoggia il meglio di sé nelle modalità ad obiettivo, rendendo un vero e proprio inferno alcune zone da conquistare. In modalità come Dominio o Postazione, noterete subito come certe zone saranno contese e combattute per tutta la durata dello scontro. L’atmosfera è di quelle vincenti, la scelta del bianco ricrea un effetto “Terminal” che ci ha conquistati fin da subito. Il level design, a sua volta, è studiato per lasciare i lunghi corridoi laterali ai fucili d’assalto e per favorire le mitragliette all’interno delle poche stanze e lungo il wall-run esterno, palcoscenico di diversi scontri a fuoco dal momento che corrisponde a molti obiettivi nelle modalità come Dominio o Postazione. Come da tradizione per Black Ops III, è una mappa di medie dimensioni, per favorire un gioco dinamico, nonostante siano presenti un paio di spot per appostarsi e rimanere in vita a lungo.

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Knockout è una delle location più belle su cui combattere.

Knockout, dal canto suo è un’affascinante location orientale; indubbiamente la mappa maggiormente ispirata artisticamente. Dalle forti tinte rossicce e con una statua di drago al centro, Knockout offre un design piuttosto classico, con una piazza rettangolare centrale che sarà fonte di eterne contese nei match di Dominio. Le vie laterali, tuttavia, offrono diversi spunti interessanti per i fruitori di smg, che potranno usare scorciatoie per arrivare in modo repentino nello spawn nemico, o prendere alle spalle chi ha precedentemente preso il controllo della piazza.

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Del quartetto di mappe proposto, Rift è quella destinata ad essere dimenticata presto.

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Del quartetto di mappe proposto da Treyarch, Rift è la più anonima.

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Terza mappa: è dunque il turno di Rift. Con ogni probabilità è la mappa più anonima del pacchetto Eclipse. Piccola e con un design alquanto semplice, Rift è la classica mappa che vi annoierà piuttosto in fretta, rispetto alle altre presenti nel pacchetto. Strutturata con dei corridoi che formano una simil-lettera H, non permette una discreta diversificazione degli scontri a fuoco, trasmettendo un senso di dejà-vu fin dalle prime partite. Inoltre, sono presenti un paio di punti, collocati nelle finestre al centro della mappa, che permettono una facilissima gestione del territorio e una banale “rottura” della partita con l’eventuale avvento di scorestreak fisse, ad esempio le torrette.

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Verge alza l’asticella dei remake delle mappe degli ultimi Call of Duty.

Verge chiude il pacchetto Eclipse. Sicuramente i più giovincelli non la ricorderanno, ma Verge è il remake di Banzai, mappa di un pacchetto scaricabile di Call of Duty: World at War, rivisitata e studiata per il gameplay fresco di Black Ops III. Cunicoli strettissimi, l’aggiunta dell’acqua e la possibilità di utilizzare il letto del fiume come riparo, Verge è un remake con i fiocchi. Treyarch ha saputo spremere ulteriormente una mappa già riuscita nella sua apparizione originale sulle vecchie console. Ciò che ci ha convinto è indubbiamente l’impegno che i ragazzi di Treyarch hanno infuso in Eclipse, a partire proprio dal remake “Verge” e dalla pulizia delle mappe, prive di glitch e bug, e mediamente ispirate dal punto di vista del design. Allora, Eclipse vale il prezzo del biglietto? 14.49€ non sono pochi, per quattro mappe multiplayer in aggiunta alla controparte zombesca. Tuttavia la qualità delle mappe multiplayer è discretamente alta e Treyarch sembra aver colto in pieno i feedback ricevuti con Awakening. Come abbiamo espresso qualche riga più su, tre mappe su quattro ci hanno convinto. Rift costituisce, purtroppo, la pecora nera del pacchetto e allontana la valutazione di Eclipse dall’eccellenza. La mappa zombie Zetsubou no Shima non l’abbiamo ancora provata a fondo per esprimere un giudizio completo, ma ci sembra solida e con un’ambientazione estremamente ispirata. Qualora abbiate saltato Awakening, vi consigliamo di buttare un occhio su Eclipse, che sembra aver fatto ritrovare la strada a Treyarch, in quanto a DLC riusciti. Restate sintonizzati sulle pagine di VMAG per lo speciale su Zetsubou no Shima.