Assassin’s Creed Syndicate: la recensione di VMAG

Questa volta gli Assassini si sdoppiano e danno la caccia ai Templari a suon di calci e pugni. Assassin’s Creed Syndicate, l’ultimo capitolo della saga firmata Ubisoft, questa volta ci porta nella Londra della rivoluzione industriale nella metà del 1800 e racconta le avventure di due gemelli Assassini, Jacob ed Evie Frye, che dovranno liberare Londra dalle mani dei Templari che oramai dominano sulla città da più di un secolo.

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Come parigini in Unity anche Londra è rappresentata degnamente e concede scorci davvero degni di nota

Sono molte le novità di questo capitolo, in primo luogo i due protagonisti. Il sistema di combattimento è stato cambiato ed incentrato principalmente sul corpo a corpo o su piccole armi da mischia, questo dettato anche dal cambio di epoca, il sitema di Parkour invece è rimasto essenzialmente quello di Unity, tranne per l’aggiunta di un rampino che si rende essenziale per scalare i palazzi più alti di Londra. Altra aggiunta al sistema di navigazione è l’utilizzo di carrozze sparse per tutta la città, non solo per il trasporto ma anche per inseguimenti e colluttazioni sopra di esse. Il sistema di abilità, variato rispetto al passato, permette di condividere i progressi tra i due fratelli anche usandone molto più uno che l’altro, tranne per qualche abilità esclusiva.

Jacob e Evie sono i nuovi protagonisti di Assassin's Creed
Jacob e Evie sono i nuovi protagonisti di Assassin’s Creed

Parliamo appunto dei protagonisti, questi due gemelli sono tanto diversi quanto letali, Jacob dalla sua ha una serie di abilità esclusive improntate per il combattimento diretto a sfavore dello stealth, Evie ovviamente sarà il contrario, meno pratica nel corpo a corpo ma maestra nel colpire senza farsi vedere. Entrambi avranno la possibilità di migliorare sia nel combattimento che nella furtività, dando libera scelta al giocatore nella creazione del proprio albero delle abilità ma anche nel modo in cui si approccia una missione. Questo però porta al primo difetto grave di Syndicate, ovvero la mancanza di differenza tra un approccio stealth ed un approccio più in vista, rendendo praticamente inutile la ricerca di un approccio meno dirompente. Ahimè, qui si evidenzia la carenza riguardante l’IA dei nemici, in alcune situazioni ci ritroveremo ad assassinare dei bersagli davanti agli occhi dei nemici, che però non batteranno ciglio non reagendo nemmeno. Nella trama Jacob ed Evie poi saranno un po’ come tutti i fratelli e sorelle, in eterno disaccordo l’uno con l’altra, questo porterà ad un allontanamento dei due, Jacob preferirà andare a caccia di Templari con la sua banda criminale, i Rooks, mentre Evie andrà alla ricerca di un Frutto dell’Eden nascosto nei sotterranei di Londra ma alla fine le loro strade si riuniranno nell’ultima missione, con risvolti nella ricerca del cimelio anche nel presente. Questo periodo rimane come in Unity una serie di filmati, ma è qui che la trama conclusiva si rivela essere il momento più importante del capitolo, ponendo le basi per una conclusione e, da una mia impressione, per il possibile ritorno di un personaggio molto amato dai fan della serie.

Il sistema di combattimento è stato finalmente migliorato, peccato per qualche carenza nell'IA
Il sistema di combattimento è stato finalmente migliorato, peccato per qualche carenza nell’IA

Molti gli incroci e le sfumature che rimandano ai capitoli precedenti. Un ritorno importante che mancava dal primo capitolo è la ritualità durante l’assassinio dei vari Templari Se nel primo capitolo avevamo Altair che raccoglieva su una piuma il sangue delle sue vittime qui Jacob ed Evie lo raccolgono su di un fazzoletto. Essendo ambientato a Londra molte sono le citazioni ed i riferimenti ad Assassin’s Creed III e ad Assassin’s Creed IV Black Flag, in una missione con Evie visiteremo la casa di Edward Kenway. I veterani della saga avranno notato la somiglianza tra la liberazione di Roma in Assassin’s Creed Brotherhood e la liberazione di Londra in Syndicate, oltre al dover trovare materiali rari per la creazione di particolari armi, presente sempre nei due titoli appena citati. Ma sarà un bene liberare Londra? In Brotherhood la liberazione di Roma portava beneficio alla città, in Syndicate invece genera caos! Per esempio l’uccisione di un medico folle può fermare la produzione di un tonico a base di oppio che avvelena la città ma allo stesso tempo produce un crollo nel controllo di qualità dei medicinali, favorendo il propagarsi di varie malattie. E’ interessante vedere gli effetti delle nostre azioni ripercuotersi nell’ambiente di gioco.

Evie è la controparte agile e felina di Jacop, più spaccone!
Evie è la controparte agile e felina di Jacop, più spaccone!

La durata media del gioco nella sola campagna principale è di 20 ore circa, aumentabili con varie missioni secondarie ed attività di pugilato e corsa con le carrozze, oltre alla raccolta dei vari tipi di collezionabili sparsi per tutta Londra, la maggior parte di essi sarà possibile acquistare mappe da i mercanti di Londra, mentre per un paio, per esempio dei Carillion che raccolti aprono le porte di una cripta dove è custodita una potente armatura, non saranno presenti mappe dai mercanti ma, tristemente, potranno essere acquistate dall’ e-store del gioco per 1000 crediti Helix(circa 10 euro) l’una. Tirante le somme Syndicate è un capitolo valido per la serie. Passando sopra qualche piccolo bug tecnico (niente a che vedere col passato) e di design del gameplay, riesce a divertire a lungo e ad appassionare nella trama. Bene così.

 

 

 

 

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