Anteprima Watch Dogs 2

Quest’oggi, a distanza di un anno dalla precedente manifestazione, si sta tenendo la Milan Games Week, uno dei più importanti eventi a tema videoludico italiani, e noi di VMAG non potevamo di certo mancare. Tra i numerosi titoli disposti nei vari stand dell’evento, si annovera anche la presenza di Watch Dogs 2, ultimo capitolo della celebre saga targata Ubisoft. Esso ha l’arduo compito di soddisfare un pubblico desideroso di innovazioni, modifiche sostanziali ai problemi del primo episodio ed una trama matura, tanto nelle tematiche trattate quanto nella caratterizzazione dei personaggi. Purtroppo, sotto il profilo della narrazione non possiamo ancora esprimerci in maniera esaustiva, in quanto, anche qui a Milano, Ubisoft ha portato una versione non testabile della produzione, costringendoci ad osservare una piccola porzione di gameplay guidata da uno sviluppatore. Nonostante le tempistiche siano state davvero ridotte, delle interessanti novità sono state comunque mostrate, utili sopratutto nel capire meglio il contesto in cui l’utente verrà immerso. Direi di non perdere altro tempo ed entrare nel merito dell’atteso titolo.

Dopo esser stati invitati ad entrare in uno stand chiuso adornato a tema Watch Dogs 2, abbiamo avuto modo di vedere uno spezzone di gioco della durata di circa dici minuti, nei quali è stata presentata la trama alla base della produzione e il protagonista: ovvero Marcus Holloway. Infatti, la Bloom, la più importante società di San Francisco, capitanata da Dušan Nemic (antagonista del personaggio principale) è riuscita a realizzare una seconda versione del ctOS 2.0, strumento importantissimo per il dominio della città. Grazie al sistema operativo precedentemente citato, Nemic è stato in grado di ottenere il controllo completo di tutta la metropoli, spiata e condizionata in ogni aspetto sociale. In questo clima di soggiogamento generale, Holloway entra a far parte della DeadSec, con l’obiettivo di sovvertire totalmente le ambizioni governative di Dušan distruggendo dall’interno l’azienda. Il plot narrativo non è di certo uno dei più originali visti fin’ora, ma vi sono le potenzialità affinché la trama possa tenere incollato l’utente. Oltre a ciò, purtroppo, non è stato rivelato altro; dovremo, necessariamente, analizzare il comparto narrativo in sede di recensione per trarre le giuste conclusioni.

Per quel che concerne, invece, il gameplay, alcune chicche interessanti sono state mostrate, le quali, a nostro parere, posso far capire quanto il mondo di gioco sia curato nei minimi dettagli. Difatti, grazie al classico hackeraggio di qualsiasi dispositivo presente nella produzione, l’utente avrà la possibilità non solo di distrarre i passanti presenti nella luminosa San Francisco, ma anche di sottrargli i soldi contenuti nella carata di credito, investendoli poi in varie direzioni. Una di queste è la personalizzazione di Marcus, il quale, andando negli appositi negozi di abbigliamento, potrà curare il proprio aspetto aggiornando il guardaroba. Questo permetterà al giocatore di avere pieno potere decisionale sull’aspetto del protagonista, possedendo la facoltà di decidere in toto il vestiario del proprio beniamino in ogni missione. Inoltre, novità assoluta per la serie, il personaggio principale sarà in grado di scattare dei fantastici selfie, che, una volta pubblicati su internet, svolgeranno in pieno la loro funzione: ovvero quella di aumentare la popolarità di Holloway. Siamo curiosi di scoprire che risvolti potrà avere questo in termini di giocabilità, magari con la presenza di fedeli supporter a sostenerci anche nei momenti di difficoltà.

Verso la conclusione del gameplay mostrato, abbiamo potuto osservare il protagonista guidare una fiammate auto sportiva, la quale, grazie al sistema di hacking degli altri veicoli (che li portava a sbandare), aveva la possibilità di sfrecciare liberamente per le vie di San Francisco. Non potendo testare con mano, è stato piuttosto difficile comprendere se lo stile di guida fosse valido o meno; in base a quanto visto, però, le impressioni sono state positive, con l’auto che sembrava reagire bene ai cambi di direzione e, in generale, ai comandi del developer. In più, dopo aver raggiunto la destinazione segnata sulla mappa, è iniziate la missione di infiltrazione di un complesso della Bloom, nella quale è stato possibile osservare la grande varietà in termini di approcci del titolo, che potevano variare in aggressivo, fantasma e prestigiatore. L’ultimo, in particolare, si è contraddistinto per possibilità, in quanto rappresenta la fusione tra uno stile stealth e l’utilizzo dell’hacking. Difatti, usufruendo dei vantaggi del drone, Marcus ha violato il sistema delle telecamere, capendo in questo modo la quantità di nemici presenti, di soppiatto si è insediato nell’edificio e ha attaccato silenziosamente i nemici utilizzando sia la pistola stordente che gli attacchi corpo a corpo. Infine, ha completato la missione attivando un drone bipede, il quale ha violato il sistema permettendo al personaggio principale di fare piazza pulita degli antagonisti e fuggire abilmente grazie al parkour.

In conclusione, Watch Dogs 2 si è confermato come un titolo molto promettente e ricco di potenzialità. Purtroppo gli elementi inediti mostrati non sono moltissimi, anche perché la maggior parte degli eventi accaduti sono stati già mostrati a più riprese in passato. Nonostante questo, delle chicche succulenti sono emerse, tanto nella visione della personalizzazione dell’abbigliamento del protagonista quanto nella possibilità di crearsi un seguito grazie alla divulgazione di selfie. Il gameplay è sembrato solido e il sistema di hacking davvero sconfinato, permettendo al giocatore non solo di scegliere il miglior approccio per il proprio stile di gioco, ma anche di utilizzare interessanti gadget che possono inficiare significativamente sulla corretta riuscita della missione. Non vediamo l’ora di poter testare la versione finale del titolo per scoprire tutto quello che ancora Watch Dogs 2 ha in serbo.