J. R. R. Tolkien ha creato un mondo incredibile e variegato chiamato Arda, su questo non ci sono dubbi, e logicamente è stato sfruttato a dovere da tutti i media, soprattutto quello dell’intrattenimento. Quando la trilogia de Il Signore degli Anelli ha debuttato al cinema nel lontano 2001, il mondo dei videogiochi già aveva raggiunto una certa importanza e si erano già divise le tre aziende che, tuttora, fanno da regine: Sony, Microsoft e Nintendo. Purtroppo, nonostante l’estenuante ricerca da parte degli sviluppatori di portare una storia dal grande al piccolo schermo, i vari tentativi di creare videogiochi de Il Signore degli Anelli non sono mai riusciti a conquistare la fan base enorme che la saga ha. Dopo qualche buco nell’acqua, accompagnato da opere comunque dignitose, il binomio Monolith-Warner Bros annunciò La Terra di Mezzo: L’Ombra di Mordor, titolo capace di risollevare le sorti dell’intera Terra di Mezzo, pur non essendo esente da problemi. Con La Terra di Mezzo: L’Ombra della Guerra in arrivo a ottobre, siamo pronti a tornare ancora una volta a combattere l’esercito di Sauron, stavolta con un’armata tutta nostra.
Ancora una volta vestiremo i panni di Talion, con il fedele Celebrimbor dentro, e dovremo contrastare Sauron e il suo esercito, sfruttando anche il nuovo Anello del Potere forgiato proprio dal protagonista. Non sappiamo altro sulla trama, e forse è meglio così: il comparto narrativo è uno dei punti da migliorare rispetto al primo capitolo, dunque meglio rimanere all’oscuro di tutto. Parlando di ciò che invece abbiamo visto ne L’Ombra di Mordor, è sicuramente da migliorare la parte relativa ai personaggi secondari, fin troppo poco importanti nell’opera di tre anni fa, magari caratterizzarli e renderli indispensabili in alcune missioni principali, oppure concedergli una serie di quest facoltative potrebbe essere la scelta vincente. Ovviamente, è importante anche concedere un background più interessante a chi non è già conosciuto nella saga, mentre coloro che, come Gollum, già hanno una storia alle spalle potrebbero essere sfruttati per ricreare qualche scena famosa, accontentando anche i fedeli della parte cinema (quanti di voi vorrebbero giocare il finale de Il Ritorno del Re ne L’Ombra della guerra?).
Parlando ora di quanto mostrato dalla software house, che è già tanto, non possiamo non citare il sistema di combattimento la cui base è fedele al primo capitolo, ma appare comunque rinnovata. Il Free Flow System (è il combact system dei vari Batman: Arkham) è ancora presente, ma non è comunque esente da miglioramenti che sapremo sicuramente apprezzare. Prima di tutto, Celebrimbor potrà usare una lancia per colpire un’area di gioco e far davvero male agli avversari, mentre Talion avrà svariate nuove esecuzioni che renderanno più vario il sistema di uccisione degli orchi. Grazie poi alle tante abilità inedite da poter acquisire, anche i comandanti nemici avranno tante skill passive che renderanno le lotte ancora più complicate ed epiche. Se prima era facile abbattere qualsiasi nemico senza tener conto del suo livello, sembra che dovremo rivedere le nostre strategie.
La punta di diamante de L’Ombra di Mordor, ovvero il Nemesis System, sembra voler rubare la scena anche in L’Ombra della Guerra. Il sistema è stato ampliato e perfezionato, ora gli orchi creeranno alleanze o ne romperanno altre in base alle nostre azioni, andando a formare delle vere e proprie armate. Sin da subito dovremmo essere in grado di dominare i nemici (avendo acquisito l’abilità nel primo capitolo), dunque già nelle prime fasi potremo iniziare a formare la nostra armata: ciò comporterà una crescita ancora più veloce degli avversari che, da quanto detto, dovrebbero salire di livello e sviluppare nuove abilità , oltre a una propria personalità . La curiosità è decisamente tanta, visto che la conquista delle fortezze si baserà su una vera e propria guerra dove potremo contare sulle alleanze strette, ovvero sui comandanti e le loro schiere di orchi, per mandare all’inferno un clan avversario e conquistare la zona. Una volta messa la testa del rivale su una picca, non dovremo rilassarci: Sauron è spietato e sicuramente manderà una legione a riconquistare quanto perso, e starà dunque a noi lasciare le giuste forze per resistere all’assedio nemico.
Dal punto di vista tecnico, i passi in avanti sono evidenti, già solo per il fatto che il titolo non sarà cross-gen, ma esclusivo dell’ultima generazione di console e PC, anche se ci saremmo aspettati un più evidente salto di qualità , mentre sembra che Monolith abbia scelto di non distaccarsi troppo dal predecessore. Ovviamente, il livello raggiunto rimane comunque ottimo, e soprattutto su PlayStation 4 Pro, Xbox One X e PC di fascia alta il titolo saprà dire la sua. Ciò che c’è da migliorare è sicuramente l’insieme degli effetti sonori, spesso ripetitivi nel primo capitolo, mentre la colonna sonora ha già ampiamente soddisfatto i giocatori, dunque la software house sa già da dove ripartire.
In conclusione, La Terra di Mezzo: L’Ombra della Guerra ha avuto la fortuna di essere il successore di un gioco apprezzato da molti, pur non essendo privo di difetti. Da quanto abbiamo potuto vedere sinora, il team di sviluppo si è concentrato proprio sulle debolezze, dunque non vediamo l’ora di testare il prodotto finale. Noi siamo pronti a tornare nei panni di Talion e creare il nostro esercito per sconfiggere Sauron, e voi? In tal caso, preparate le armi, il 10 ottobre non è poi così lontano.
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