Continua l’Odissea di Peter Molyneux e i problemi relativi a Godus.
Il pubblico e, soprattutto, coloro che avevano investito soldi nel progetto Kickstarter di Godus giustamente si sono lamentati per le promesse non mantenute, ma come al solito qualcuno esagera passando dalla parte del torto.
Molyneux infatti ha ricevuto messaggi di morte rivolti a lui e la sua famiglia, tanto che il game designer ha preso la drastica decisione di non parlare più dei suoi giochi con la stampa.
“Mi piace lavorare con i videogiochi, è la mia vita. Sono onorato di far parte di questa industria, ma capisco come ormai la gente sia stanca di sentire la mia voce e le mie promesse. Per questo ho deciso di smettere di rilasciare dichiarazioni alla stampa e di parlare di videogame in generale. Questa sarà quindi la mia ultima intervista in risposta a questi terribili giorni che sto vivendo. Le persone sono davvero arrabbiate con me, e ne hanno tutti i diritti. Se fossi stato tra gli investitori del progetto Kickstarter probabilmente avrei reagito allo stesso modo. Purtroppo alcuni sono andati oltre con il loro odio, arrivando a minacciare di morte me e la mia famiglia, e questo non posso sopportarlo. Proprio non posso.“
Molyneux comunque intende continuare con lo sviluppo dei suoi giochi, lasciando come ultima promessa quella di risolvere i problemi di Godus entro al massimo 9 mesi, e che per il suo prossimo The Trial agirà in modo diverso:
“Vorrei essere stato più efficiente e attento. Per il nostro prossimo gioco mi assicurerò di non rivelare nulla per molto più tempo, così da poter essere certo di poter mantenere le promesse, commettendo errori solo in privato.“
Noi non possiamo che essere dispiaciuti per episodi come questo: Molyneux ha sicuramente fatto molti errori e ne deve affrontare le conseguenze, ma merita comunque un minimo di rispetto per il grande contributo che ha portato al gaming in generale nei suoi anni di attività.
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