Sono un grandissimo appassionato di Nintendo 3DS, quindi potete immaginare il mio entusiasmo nell’approcciarmi al New Nintendo 3DS. Nintendo è famosa per aver apportato nel corso del tempo degli upgrade ai propri hardware, con piccole ma sostanziali modifiche. In alcuni casi, come avvenne ai tempi del passaggio tra Game Boy Advance ed SP, questi cambiamenti erano in grado di esprimere completamente il potenziale di un handheld. Nel caso di New Nintendo 3DS, sembra di avere tra le mani il compimento della visione originale di questo hardware.
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L’effetto 3D
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In molti hanno bollato il 3D come un gimmick, abbandonato in seguito dalla stessa Nintendo. In realtà, grazie alle migliorie apportate da New Nintendo 3DS, questa feature viene nuovamente portata alla ribalta. Il device ha infatti un sistema di tracciamento del volto, basato su telecamera e sensore infrarossi, che aggiusta l’orientamento del 3D in base alla vostra posizione degli occhi. In questo modo, non è più necessario trovare la giusta angolazione per visualizzare l’effetto (il cosiddetto “sweet spot”), che si verificherà anche se non rimarrete fermi nella stessa posizione. Il passaggio, a livello di usabilità, è dal giorno alla notte, un po’ come quando con il Game Boy Advance SP Nintendo introdusse la retroilluminazione, permettendo al portatile di essere fruito ovunque. In maniera analoga, ora potrete visualizzare il 3D anche se la vostra posizione non è ottimale; non si tratta ancora di un sistema perfetto ma, indubbiamente, permette di godersi l’effetto anche quando, per esempio, vi trovate in metropolitana, o nei giochi che richiedono l’uso del giroscopio (come Luigi’s Mansion 2, di cui ho finalmente potuto apprezzare senza alcuno sforzo, e appieno, il level design basato sulla profondità). Il 3D senza occhiali è tornato in auge e vi verrà voglia di riprovare i giochi di Nintendo una seconda volta, per poterli finalmente vedere in tutta la loro spettacolarità (un esempio su tutti: Super Mario 3D Land). Fidatevi, riscoprirete un sacco di titoli e, con il New 3DS, Nintendo ribadisce la centralità del 3D all’interno del suo software, nonostante quello che si sarebbe potuto pensare dopo l’annuncio del 2DS.
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I controlli
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Ci sono anche altre migliorie a livello di hardware: tanto per cominciare, il tasto Start e Select sono stati spostati in basso, a portata di pollice; la levetta del volume è stata spostata a sinistra dello schermo superiore, più facile da raggiungere con le dita ma, allo stesso tempo, non rischierete di attivarla inavvertitamente mentre state giocando. Non c’è più l’interruttore del wi-fi, che adesso dovrete impostare nel menu di sistema. Il restyling della macchina riguarda anche lo slot della cartuccia, il tasto Power e lo stylus, che sono stati spostati sul lato inferiore del device.
Ma cos’è che rende la console portatile di Nintendo ancora fresca e moderna, nonostante le bordate che arrivano dal mercato mobile? Semplice: i controlli. Lo schema è rimasto sostanzialmente invariato, ma sono stati aggiunti due nuovi trigger (ZL e ZR), una versione più piccola dei tasti L e R, collocati immediatamente sotto di essi; è una posizione decisamente ottimale, in quanto rapidamente raggiungibili dalle vostre dita, e aprono moltissime nuove potenzialità di design.
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Inoltre, Nintendo ha risolto uno dei suoi storici problemi, ossia l’assenza di un doppio stick, che limitava e di parecchio i designer al lavoro sulla piattaforma; la soluzione è senza dubbio molto più elegante dello scomodissimo Circle Pad Pro, anche se Nintendo ha optato per una “testina” piuttosto che per uno stick; l’aggiunta è importante, anche se sono stati fatti dei dovuti compromessi a livello di dimensioni. Devo dire che in giochi come Monster Hunter torna particolarmente utile, in quanto permette di gestire agilmente la telecamera; allo stesso tempo, non mi è sembrata particolarmente comoda in un gioco come il frenetico Kid Icarus: Uprising, conosciuto per i suoi astrusi sistemi di controllo, ma è anche vero che ho scelto un gioco particolarmente ostico per metterlo alla prova. In generale, lo stick trova la sua ragion d’essere nei giochi meno fulminei nell’azione, mentre difficilmente mi vedrei a giocarci uno sparatutto (ma, in primo luogo, perché dovrei giocare a uno sparatutto su 3DS?).
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Lo schermo
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Anche lo schermo ha subito dei rimaneggiamenti: certo, siamo ancora ben lontani dai livelli di un iPhone ma, nonostante la risoluzione sia rimasta quella delle precedenti versioni, questo display si difende piuttosto bene; si riscontrano, nella fattispecie, dei miglioramenti a livello di luminosità: ora, i colori sembrano molto più vivi, grazie a un evidente aumento del contrasto.
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Il software
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Uno dei difetti più grandi che imputavo al Nintendo 3DS, e che secondo me gli tarpava le ali di fronte all’iPhone di turno, era la lentezza del suo hardware. Lento ad accendersi, lento a navigare nei menu, lento nel caricare i giochi. Fortunatamente, basta fare un confronto tra il vecchio e il nuovo 3DS per constatare che Nintendo ha risolto anche questo problema. I giochi, per cominciare, caricano molto più in fretta. Anche l’eShop adesso è molto più fluido da navigare e non sfigura di fronte a un App Store, rendendo l’esperienza di acquisto molto più piacevole e immediata.
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Il design
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A livello di design, non abbiamo una rivoluzione ma, anche in questo caso, un netto miglioramento. Certo, di fronte a un qualunque, elegante, smartphone, il New Nintendo 3DS rischia di sfigurare, molto meno “fashion” e, piuttosto, improntato alla funzionalità. Ma è proprio questo il punto: il New Nintendo 3DS è un hardware da battaglia, nato per essere usato da tutti, bambini inclusi, per cui non possiamo certo biasimare la scelta di usare materiali giocattolosi ma resistenti; tuttavia, un effetto patinatura rende l’hardware più esteticamente gradevole.
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New 3DS vs. New 3DS XL
Sostanzialmente, a livello di hardware non esistono differenze tra il New 3DS e il New 3DS XL, a parte ovviamente la grandezza dello schermo. E la scelta della versione dipende esclusivamente dal vostro gusto personale, e dalle vostre abitudini sugli oggetti che volete portare in giro; senza dubbio, il New 3DS è un oggetto più agevole da trasportare rispetto al New 3DS XL, ma non arriviamo mai ai livelli di ingombro, per esempio, della prima PS Vita. A rendere più difficile la scelta ci potrebbero pensare i faceplate, ossia delle targhe intercambiabili che vi permetteranno di personalizzare il New Nintendo 3DS. Siamo già certi che si trasformeranno in una vera e propria mania, soprattutto tra i più piccoli. Viene da chiedersi perché Nintendo abbia scelto di caratterizzare soltanto il New 3DS con i faceplate, ma probabilmente l’intenzione era di aggiungere una feature peculiare al portatile, così come il New 3DS XL aveva lo schermo. È un peccato che i possessori di New 3DS XL non potranno beneficiarne, perché alcune di queste sono davvero molto carine, come quella dedicata a Super Mario in finto legno. L’unica nota un po’ negativa è che le faceplate sulla parte frontale possono essere cambiate semplicemente a mano, mentre per la faceplate posteriore avrete bisogno di un cacciavite.
Verdetto finale
In definitiva cosa abbiamo? Be’, abbiamo un altro, grande successore della stirpe dei 3DS. Le sue caratteristiche probabilmente non convinceranno le persone che già non lo apprezzavano, ma i numerosissimi possessori del 3DS dovrebbero senza dubbio drizzare le orecchie e pensare di effettuare il passaggio alla versione upgradata di questo handheld. Personalmente, mi sento di consigliarlo soprattutto a chi non lo possiede, perché non ci potrebbe essere momento migliore per accaparrarsi un 3DS. Il motivo? È presto detto: si tratta della libreria di giochi first party Nintendo, che è composta di veri e propri capolavori: Super Mario 3D Land, Kid Icarus: Uprising, Pokémon X e Y, ma anche gemme più misconosciute, come Shin Megami Tensei: Soul Hackers o la serie Etrian Odyssey. Scambiatemi pure per un integralista Nintendo, ma non credo che il mercato degli smartphone e dei tablet possa realmente insidiare quello del 3DS, e sono convinto che giocheremo con le console portatili ancora per tanto tempo. Il New 3DS non convincerà gli esteti della tecnologia o chi è abituato allo sfarzo dei display retina; tuttavia, è un dato di fatto, si tratta ancora oggi della soluzione di gaming portatile più efficiente che si possa desiderare, non fosse altro per il suo sconfinato parco titoli.
New 3DS è il pinnacolo dell’evoluzione dei portatili Nintendo, un device in grado di restituirci la gioia di poter giocare ovunque vogliamo.
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