Durante Gamerome 2017 è stato voluto dare un peso importante alle diversità all’interno dell’industria del gaming. Poco fa vi abbiamo parlato dell’intervento avvenuto ieri da parte di David W.Smith, fondatore di Interactive Selection e dell’associazione no profit Women In Games. Oggi è tornato per ribadire la sua idea sull’industry. Assieme a lui anche 4 ragazze che lavorano nel mondo del gaming. Eleonora Lucheroni di Storm in a Teacup, Deborah Mensah-Bonsu di Space Ape Games, Micaela Romanini, director di Gamerome, moderate da Fjona Cakalli di Tech Princess. La prima domanda posta è quella di capire cos’è la diversità. Che può voler dire più creatività, un qualcosa “in più”. La diversità può essere un valore aggiunto perché crea punti di vista diversi, situazioni umane diverse. Diversità fatta non solo dalla distinzione maschio-femmina, ma anche dai paesi di provenienza, e quindi dalle culture diverse.
Un interessante spunto arrivato durante il talk è che, per quanto riguarda le donne e l’industria del gaming, ci sia come un problema di tipo culturale. Come se, perché donna, non sia culturalmente portata al fatto che possa entrare nel mondo dei videogiochi, preferendo magari altre professioni. Problema questo più italiano che britannico, stando alle affermazioni degli ospiti della tavola rotonda. Viene ricordato comunque che l’industria del gaming non si limita alla parte dello sviluppo, ma ci ruota intorno un mondo fatto anche di marketing, business, relazioni pubbliche per citare solo alcuni rami. Bisogna fare quindi in modo che culturalmente, anche educando (magari partendo dai genitori), non si creino barriere di questo tipo, incoraggiando.
Smith, ha voluto soffermarsi nuovamente sul fatto che, da quando ha fondato Women in games nel 2007, le donne nell’industry sono passate dal 6% al 20%, con percentuali ancora più alte negli Stati Uniti. Ha voluto poi fare un paragone con le altre professioni; di come ad esempio sia salito il numero delle donne medico nelle generazioni precedenti. Smith ha affermato che, guardando i numeri nelle altre professioni, anche quelli dell’industria del gaming potranno migliorare allo stesso modo. Nel finale ognuna delle speaker ha voluto lasciare un messaggio per incoraggiare la parte femminile in questo mondo, facendo capire di come sia divertente ed incredibile, studiando ed essendo se stesse, cogliendo le tante opportunità disponibili.
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