Finalmente è iniziato Gamerome 2017: unico evento romano dedicato completamente all’ambito del development, il quale, quest’oggi, è iniziato proponendo il talk di Agostino Simonetta, Regional Lead – EMEA, ID@Xbox. Inizialmente, egli ha spiegato la sua storia, mostrando con immagini a schermo i due eventi che hanno segnato la sua carriera: il suo primo ufficio e la prima conferenza. Agostino, successivamente, ha spiegato al folto pubblico i grandi vantaggi del servizio ID di Microsoft, soprattutto legato allo sviluppo, identificati nella creazione di un unico marketplace in cui trovare qualsiasi strumento di intrattenimento audio visivo, diviso in videogame e film. Difatti, stando ai dati forniti dal lead, la casa di Radmond possiede oltre 10 milioni di giocatori attivi sulle piattaforme online, dimostrandosi, quindi, uno dei servizi più utilizzati. Proseguendo con il talk, Simonetta ha indirizzato l’attenzione sulla difficoltà di autopubblicarsi in passato, in quanto non esisteva la distribuzione digitale, gli engine gratuiti, come Unity o Unreal di oggi, e quelli utilizzati all’epoca non potevano essere acquistati a causa dei costi troppo esosi; inoltre, internet non era diffuso, quindi la condivisione dei lavori era difficoltosa, i devkit erano particolarmente salati e trovare i fondi necessari per realizzare un prodotto era piuttosto arduo, soprattutto con l’assenza dei social media, che attualmente rappresentano uno degli strumenti maggiormente sfruttati tanto dai publisher quanto dai piccoli studi indie.
Infine, l’ultima parte del breve speech ha permesso ai presenti di comprendere a fondo come il digitale ha permesso a tutti i devloper di poter sviluppare in libertà e più facilmente, consacrando, insomma, questo come il miglior momento per creare titoli senza un colosso alle spalle. Ciò è possibile grazie a due fattori:
- L’accettazione del pubblico nei confronti di titoli indipendenti non è mai stata così alta
- Le barriere per entrare nel mercato sono veramente basse
Con questo, il discorso di Simonetta si è concluso. Senza ombra di dubbio, abbiamo assistito a un discorso interessante ed esaustivo, che ha chiarito dei punti ancora oscuri riguardante il sistema dell’online di Microsoft e sulle grandi possibilità che ora i developer hanno a disposizione.