Da sempre si è cercato di dare un potere d’interazione al pubblico del cinema. Molti progetti, funzionanti e non, danno la possibilità a film o esperimenti di giochi di poter scegliere la strada da prendere, in maniera molto limitata. Hidden Agenda cerca di emulare una formula vecchia e già vista, che consente al cinema di correre sempre più parallelamente al mondo videoludico. Supermassive Games ha creato un’esperienza thriller facente parte del parco titoli di PlayLink. Tramite PlayStation 4 è possibile giocare all’opera con il proprio smartphone o tablet. Hidden Agenda uscirà il 22 novembre in esclusiva sul PlayStation Store e Sony Interactive Entertainment Italia ci ha fornito una copia per provare il gioco: ecco cosa ne pensiamo.
Hidden Agenda è un’esperienza cinematografica/videoludica che si può vivere sia in singolo sia in competizione/cooperativa fino a 6 giocatori. La storia rimane uguale in entrambi i casi e lo scopo è trovare un assassino. La vicenda è ambientata in una cittadina americana nella quale dovremo scoprire l’identità di un serial killer, noto come il Manipolatore, ma per farlo dovremo entrare nella mente del criminale. Della trama possiamo dire poco e niente, per evitare di fare spoiler. I giocatori controlleranno alcune scelte degli eventi che coinvolgono Becky Marnie (un poliziotto che entra a far parte della squadra omicidi) e Felicity Jones (il procuratore distrettuale). Le scelte compiute andranno dalle più semplici (come da che parte andare) fino alla decisione sull’assassinare o meno un uomo. In base alle azioni compiute dagli utenti (dovranno essere tutti d’accordo) la storia prosegue, ma la maggior parte delle scelte prese porta a delle conseguenze non molto differenti. La narrazione risulta fin troppo lineare e con poco potere decisionale.
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Lo stile thriller si presta poco al gioco sociale.
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Lo stile thriller dell’opera si presta poco al gioco sociale. I giocatori, proseguendo nella storia, avranno dei piani (che consistono nel far applicare una determinata scelta) da perseguire per guadagnare più punti. Questa modalità inserisce poco nel gioco completo e la rigiocabilità è praticamente inesistente. Una volta finito, Hidden Agenda viene accantonato per sempre. La nicchia a cui si rivolge sono gli amanti del genere cinematografico thriller e dei videogiochi: veramente molto piccola. Per il giocatore sarà un’impresa riunire amici disposti a prendere parte ad un film interattivo che fatica a partire. Poco dopo l’inizio, Hidden Agenda presenta una storia interessante, angosciante e al cardiopalma. Gli elementi thriller sono ben commissionati: vorrete arrivare alla soluzione con coinvolgimento.
Il gameplay mescola parti d’azione, che consistono in quick time event dove spostare il cursore nella parte corretta, investigative, dovrete trovare gli indizi prima che scada il tempo (una parte a dir poco semplice) e la parte della scelta dei dialoghi o azioni, che sarebbe dovuta essere più ampia per regalare un’esperienza più soddisfacente. Per aumentare l’interattività fra gioco e utente, nell’applicazione disponibile su smartphone sono presenti gli eventi accaduti e la biografia dei personaggi, così si ha un quadro più completo della situazione nella propria mano. La giocabilità è vagamente paragonabile alle opere di Quantic Dream e TellTale Games.
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La grafica presenta un fotorealismo stupefacente.
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Super Massive Games ha utilizzato Unreal Engine e la grafica risulta stupefacente. Il fotorealismo unico raggiunto consente al giocatore di provare un livello di empatia maggiore verso i personaggi. L’ambientazione è cupa e le luci sono estremamente ben realizzate. Hidden Agenda è formato da filmati con una grafica a dir poco sublime. Le animazioni sono fluide, ma ogni tanto il lip sync potrebbe risultare ambiguo. Il raggiungimento di un fotorealismo eccessivo può sfociare in animazioni facciali, realizzate così bene, che sembrano bizzarre. La motion capture giunge a dei livelli strepitosi e gli attori sono formidabili, come Katie Cassidy (Arrow – The Flash) che recita magistralmente.
Hidden Agenda si presenta come un thriller stimolante che pesca da altre opere, come Saw l’Enigmista. I cattivi sono ben realizzati e cercheranno, sfruttando la vostra psicologia, di ingannarvi e sedurvi. Riuscirete a compiere la scelta giusta sotto pressione? La modalità in singolo funziona bene, se si vuole prendere parte ad un film interattivo, mentre quella competitiva presenta dei difetti abbastanza evidenti, come la tediosità che può causare ad alcuni giocatori. Supermassive Games avrebbe dovuto essere più coraggiosa e migliorare la rigiocabilità e la possibilità delle scelte. Sony sta investendo sempre di più in progetti ibridi e il cinema si sta pian piano fondendo al videogioco, ovviamente rimarranno sempre media a sé stanti. Speriamo che nel futuro opere come queste presenteranno una marcia in più, che riesca a coinvolgere più giocatori e a intrigarli.