Recensione WWE 2K18

Come ogni anno, un titolo sportivo dedicato al grande Wrestling della WWE non può mancare. Dal fallimento della THQ, casa di sviluppo che ne creava i giochi, sono passati ormai circa 6 anni, e 2K Sport, insieme all’immancabile studio Yukie’s, che da una decade realizza prodotti ufficiali con il marchio WWE, saranno riusciti a superare le lacune del precedente capitolo (e di molti altri episodi del passato) sdoganandosi dall’accusa di non sapersi reinventare? Scopritelo insieme con la nostra recensione di WWE 2K18.

La nostra prova, premetto, è stata fatta su console PlayStation 4 (ricordando inoltre che il titolo è disponibile anche su PC, Xbox One e successivamente su Nintendo Switch), ed ha dimostrato dei grossi passi avanti per quanto concerne l’aspetto grafico ma, purtroppo, si possono ancora trovare alcune gravi lacune per quanto concerne il comparto tecnico. I wrestler, per quanto ben caratterizzati grazie alle nuove grandi tecnologie adoperate per ricreare i fisici e volti dei lottatori/ici, possono risultare in alcuni frangenti goffi, rendendo l’esperienza di gioco non esaltante: l’esempio più incredibile di questa feature sboccia nella modalità carriera, la quale prevede una volta creato il PG personale (esatto, se volete giocare nella suddetta tipologia sarete obbligati a creare un personaggio) che esso possa interagire con gli altri combattenti presenti nel backstage prima e dopo lo show. L’idea, per quanto affascinante e interessante, stona completamente proprio a causa di alcuni evidenti problemi dovuti alle animazioni facciali che spesso non rispetteranno le emozioni che il wrestler vorrebbe esprimere, rendendosi, di fatto, una sorta di caricatura di se stesso, con l’aggravante di non riuscire completamente neanche nell’immedesimare seriamente l’esperienza di gioco, dato che i dialoghi, spesso, si riveleranno non consoni con quanto poi succederà nel ring.

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La modalità carriera prevede, una volta creato il PG personale, l’interazione con altri wrestler presenti nel backstage.

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Piccola, ma importante, nota dolente: nella produzione non è presente il doppiaggio, dunque il giocatore sarà costretto a leggere ogni singola battuta con i sottotitoli. Sicuramente, sono molte le produzioni che attualmente ancora non presentano il doppiaggio italiano, quindi capiamo la scelta di 2k di non implementarlo, però sarebbe una grande aggiunta se nei prossimi capitoli della saga si potesse inserire un aspetto così importante per noi videogiocatori. Entrando nel vivo della produzione, invece, all’interno del gioco è prevista anche una sessione dedicata ai “promo”: ovvero dei punti dove sostanzialmente il wrestler parla con il pubblico e il giocatore può decidere se caratterizzarlo come “Face” (buono) o “Hell” (cattivo), a seconda di alcune brevi frasi che si potranno selezionare in presa diretta con un limite di tempo di circa 10 secondi.

Dolph Ziggler si appresta ad attendere l’avversario.

Le novità sostanziali, per quest’anno, consistono in alcuni piccoli aggiornamenti: il giocatore potrà provare la modalità carriera basata sul proprio personaggio creato, il quale dovrà superare una serie di ostacoli (come ad esempio le rivalità con i vari wrestler) che potranno nascere dal backstage interagendo con i vari lottatori e con i booker dello show (gli scrittori). Difatti, se vorrete, in breve tempo, potrete anche diventare campioni dei roster di NXT, RAW o SmackDown Live, rischiando però di risultare carne da macello per i combattetti non felici di questa scelta rapida; oppure guadagnarvi il rispetto del WWE Universe lottando più match possibili e avendo come ricavo molti crediti a seconda della spettacolarità (segnalata nella parte in alto a sinistra dello schermo con 5 stelle) degli incontri, dovuta al variamento delle mosse. Parlando proprio di quest’ultime, piacevole è la novità che consente di poter prendere il vostro avversario per poterlo scaraventare o appoggiare nei paletti presenti nel ring e farne ciò che si vuole. Per quanto riguarda le tecniche di sottomissione, continuano ad essere presenti dei piccoli minigiochi che serviranno per portare al limite l’avversario.

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La modalità” Road to Glory”consente di giocare online e rivaleggiare in alcuni eventi giornalieri con gli amici per guadagnare ulteriori punti con la nostra superstar personalizzata.

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Parlando del lato tecnico, purtroppo, WWE 2K18 soffre del problema che affligge questa serie da ormai numerosi anni: cioè la mancanza un vero rinnovamento. Ci spieghiamo meglio: finché si punterà esclusivamente sulla simulazione fine a se stessa, e non sul divertimento effettivo, l’esperienza di gioco apparirà come in tutti questi anni abbastanza frustrante. Fortunatamente, le mosse e il realismo nel ricreare le potenziali situazioni attenuano parzialmente questa lacuna, facendoci rivivere proprio le scene di lotta come fossero reali, ma è sicuramente auspicabile una rivalutazione in questo. Molto interessante anche la nuova modalità “Road to Glory che consente di giocare online con gli amici e guadagnare ulteriori punti con la nostra superstar personalizzata e a rivaleggiare in alcuni eventi giornalieri online per poter accedere a speciali manifestazioni che riportano ad i famosi Pay-per-view della WWE. Ovviamente non mancherà anche la solita modalità “WWE Universe”, che comunque non porta cambiamenti sostanziali dalle precedenti edizioni di gioco. Importante dettaglio da non sottovalutare: i tempi di caricamento spesso e volentieri si riveleranno eccessivamente lunghi, confidiamo in una futura patch per la risoluzione.

Non si può discutere in alcun modo, invece, la bravura del team di sviluppo nel creare ufficialmente il videogioco della WWE con il roster più ampio di sempre, il quale dovrà essere sbloccato attraverso dei crediti che potranno essere guadagnati nel completamento dei match. Certo, forse le richieste sono un pochino esose, andando, difatti, dai 3.000 ai 5.000 crediti per ogni singolo wrestler, 300 per le cinture e 1.000/1.5000 per alcune arene speciali. Elemento interessante, però, è la possibilità di acquistare degli accessori che vi permetteranno di personalizzare il vostro lottatore. Nella modalità esibizione il giocatore potrà sbizzarrirsi nel selezionare quale tipologia di match vorrà: si va dal 1vs1, al triple threath match o, addirittura, se preferisce avere molti avversari a disposizione, si potrà sceglier ben 8 lottatori in unico ring. Infine, per la gioia di chi ama il caos totale, non mancheranno anche le stipulazioni speciali come i Ladder Match, TLC, Royal Rumble e altro. Sostanzialmente, WWE 2K18 ha ancora molto lavoro da fare per migliorare gli aspetti tecnici che lasciano non pochi dubbi, tuttavia le amarezze saranno ampiamente ricompensate dalla vastità del roster a disposizione e dalle vari incontri disponibili.