Provato FIFA18

Da poche ore, Electronic Arts ha rilasciato pubblicamente la demo di FIFA 18, titolo in arrivo il prossimo 29 settembre. Come al solito, l’uscita di questa versione è una sorta di apertura dell’anno calcistico per l’azienda, con gli utenti che mettono le mani sul prodotto non definitivo e se ne fanno un’idea, pur sapendo che al day one avranno a che fare con qualcosa di diverso, in maniera positiva ovviamente. Noi, dopo aver testato il gioco alla Gamescom, non ci siamo fatti sfuggire l’opportunità di farci qualche altra partita e dirvi la nostra: mettetevi comodi, stiamo per iniziare.

Partiamo dunque da ciò che è possibile fare nella demo: la comune esibizione e una piccola parte de “Il Viaggio”. Nella prima modalità, potremo sfidarci utilizzando una delle squadre proposte (noi ci siamo particolarmente affezionati al Chelsea, impostando il modulo di Antonio Conte) e sfidare la CPU o un amico in match di 4 minuti per tempo. Proprio la controparte guidata dal PC ci ha colpito in positivo: già a difficoltà intermedia, ovvero esperto, abbiamo visto verticalizzazioni molto interessanti che ci hanno fatto fare qualche salvataggio in più del normale. Anche il possesso palla ci è sembrato ben orchestrato, ma sappiamo che sarà molto più difficile giocare in questa maniera con il titolo completo. Sono i contrasti quelli che risultano da perfezionare: come già visto durante la nostra prova ad agosto, frapporsi tra palla e avversario non è così facile, nonostante la pressione dei tasti appositi, e ciò renderà decisamente più difficile riprendere il possesso e ribaltare il fronte. Vogliamo far notare, però, che questo “problema” è sempre presente nella demo, salvo poi essere sistemato in tempo per il rilascio definitivo, dunque non ci preoccupiamo più di tanto.

Segnare non è così semplice.

Passiamo poi a “Il Viaggio”, modalità che lo scorso anno raccolse a dir poco opinioni positive e che torna in maniera prepotente con un Alex Hunter pronto a esplodere definitivamente. Ciò che ci siamo trovati davanti è stato ben poco, ma le premesse sicuramente ci sono: dopo la preparazione estiva, il nostro agente di proporrà di trasferirci al Real Madrid, squadra che tifavamo sin da bambini (un po’ come Zlatan Ibrahimovic). A questo punto, passeremo negli spogliatoi prima di Chelsea-Manchester United e, in seguito alla scoperta di partire dalla panchina, potremo dare l’unica risposta a scelta dell’intera demo; dopodiché avremo poi trenta minuti per cercare di ribaltare un 3-0. Infine, ci sarà un colpo di scena che coinvolgerà noi e il nostro agente, ma il finale rimarrà ignoto, almeno fino a quando non avremo il gioco completo.

Ecco come si presenta la schermata principale.

Per quanto riguarda il lato tecnico, Frostbite è a dir poco in gran forma, come già lo scorso anno avevamo potuto notare, e il titolo risulta addirittura più fluido. I movimenti dei giocatori e le parate dei portieri sono decisamente più simili alla realtà, e ciò non fa altro che perfezionare la già eccellente simulazione calcistica che abbiamo visto in questi anni. Certamente ci sono da modificare alcune dinamiche, come i contrasti e le mosse abilità, ai minimi storici, che ci hanno sempre fatto apprezzare alcuni calciatori in particolare. Per quanto riguarda gli stadi, anche qui siamo certi che il prodotto finale avrà tutt’altra atmosfera, come promesso da EA Sports, dunque per il momento possiamo ritenerci solamente soddisfatti, nulla di più.

In conclusione, la demo di Fifa 18 è molto lontana da quello che dovrebbe essere il prodotto definitivo, ma mostra ugualmente i punti forti di questa stagione, oltre a permettersi di non far assaggiare le nuove funzionalità di Ultimate Team, la regina della produzione. Movimenti ancora più realistici, stadi pronti a supportare le squadre con cori e tanti gol: ecco così ci aspetta il 29 settembre. Noi abbiamo già allacciato gli scarpini e siamo pronti a scendere in campo, e voi?