[Gamescom – 2017] Provato Stellaris

Quando si tratta di giochi di strategia possiamo sempre fare affidamento sui ragazzi di Paradox Interactive e, infatti, con Stellaris non sono stati da meno. L’ambientazione spaziale ha molto da offrire in questo nuovo titolo e durante la nostra prova abbiamo potuto capire che per riuscire a padroneggiare al 100% tutte le meccaniche ci vorrà molto più di qualche ora di gameplay.

Le possibilità lasciate in mano ai giocatori sono sterminate, gli esiti di una battaglia pressoché infiniti e non c’è possibilità alcuna che una partita multiplayer possa essere anche solo lontanamente uguale a una delle precedenti, soprattutto se giocata al massimo della capacità offerta dal server. Come molti dei videogiochi già in circolazione, l’inizio della partita sarà dedicato alla personalizzazione della propria specie tra le otto razze disponibili. Tale scelta è soltanto l’inizio, poiché abbiamo avuto modo di vedere che la possibilità di scelta è estesa sotto ogni aspetto. Le modifiche, infatti, possono essere apportate anche ad elementi quali la predisposizione alla colonizzazione oppure ad essere neutrali e con spiccate doti diplomatiche.

All’inizio di ogni partita le nuove popolazioni verranno posizionate su alcune stelle, ma queste potranno anche trovarsi molto distanti le une dalle altre e sarà quindi necessario del tempo prima di potersi incontrare. Ovviamente i tentativi di espansione vanno controllati con attenzione, poiché si rischierebbe di sprecare risorse molto importanti. Nel sistema vicino al nostro possiamo già entrare nel territorio di un altro giocatore, oppure entrare in contatto con una delle tante civiltà aliene create casualmente da Stellaris, o in ultimo ritrovarci di fronte a un inutile ammasso di rocce senza vita che galleggiano nel vuoto siderale. La costruzione della nostra galassia richiederà grande concentrazione e strategia. Ogni zona dovrà essere perfettamente calibrata e non bisognerà lasciare spazi vulnerabili all’attacco di altre galassie. Questo necessiterà la creazione di un esercito che intervenga in difesa di tutto ciò che avrete costruito.

Ci sono poi i reparti di ricerca e sviluppo suddivisi in fisica, società e ingegneria, una corposa sezione di personalizzazione delle navicelle che permette di decidere quali modelli produrre, le bocche da fuoco da utilizzare, il tipo di propulsione e tutta una serie di potenziamenti atti a migliorarne armatura e resistenza. Unico punto debole di questo gameplay è l’impossibilità di creare relazioni interpersonali, che permetterebbero di creare dinastie e relazioni tra i vari giocatori per stipulare dei patti con le altre razze. Durante la nostra prova abbiamo potuto vedere molto di quello che sarà possibile fare durante una partita, ma nonostante ciò siamo sicuri che Stellaris nasconda ben altro per tutti coloro che lo compreranno.