Recensione Interplanetary: Enhanced Edition

Interplanetary: Enhanced Edition è quella che possiamo definire la forma definitiva di quell’Interplanetary uscito un paio di anni fa su PC a cura dei ragazzi del Team Jolly Roger. Il titolo è uno strategico a turni basato sul concetto di guerra tra pianeti ed è particolarmente orientato al multiplayer, sia locale che online. Il gioco risulta essere semplice ed impegnativo allo stesso tempo, vale dunque la pena analizzarlo a fondo in tutti i suoi punti.

 

Una volta aperto il gioco vi ritroverete subito di fronte ad una scelta: giocare in locale o online. Il titolo non presenta una campagna single player, per cui il gioco offline è da intendere come una veloce partita fatta contro l’IA o contro altri giocatori fisicamente presenti nella stanza. È possibile partecipare fino ad un massimo di 8 giocatori tra IA ed amici, il multiplayer locale è infatti presente grazie al sistema a turni alla base del gameplay. Per quanto riguarda le partite online, anche in esse potrete trovare sia bot chee player reali a differenza della precedente versione del titolo. È inoltre possibile hostare la propria stanza.

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All’inizio di ogni partita vi troverete catapultati all’interno di un sistema solare composto da otto pianeti e da una stella centrale.

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All’inizio di ogni partita vi troverete catapultati all’interno di un sistema solare composto da otto pianeti e da una stella centrale. Su ogni pianeta abitato, ovvero controllato da un giocatore o IA, sono presenti cinque cittadine: il vostro obiettivo sarà quello di distruggere tutte quelle presenti sugli altri corpi celesti ed evitare che le vostre facciano la stessa fine. Per fare questo avrete a disposizione un vasto arsenale fatto di una svariata tipologia di costruzioni. Alla fine di ogni turno, inoltre, ogni pianeta seguirà un moto di rotazione e di rivoluzione intorno alla stella principale.

Uno dei possibili sistemi solari.

Le costruzioni si dividono in più tipologie, avrete a vostra disposizione quelle utilizzabili per produrre energia e materia, quelle offensive, difensive e quelle utili allo spionaggio. Ogni fabbricazione avrà un costo in termini di energia e materia, risorse che vengono rinnovate ad ogni turno e che possono essere ottenute in maggior quantità espandendo le miniere e le installazioni di rete elettrica. Queste ultime risultano essere fondamentali per il gameplay poiché ogni cosa fabbricata andrà alimentata tramite esse. Ogni installazione potrà soddisfare la richiesta elettrica di massimo cinque costruzioni, che possono essere collegate ad essa tramite una sottile linea gialla che ne limita la disposizione.

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Esistono tre tipologie di armi normali e tre tipi di armi speciali all’interno del titolo.

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L’energia prodotta ed accumulata ad ogni turno risulta essere indispensabile anche per la fase offensiva del match. Ogni costruzione bellica necessita infatti di un certo quantitativo di elettricità per sparare il colpo. Quest’ultimo può essere indirizzato verso gli altri pianeti scegliendo la giusta angolazione, che sarà limitata dal punto in cui avrete effettivamente installato l’arma sul pianeta. Esistono tre tipologie di armi normali e tre tipi di armi speciali all’interno del titolo.

Dovrete scegliere bene il posizionamento delle vostre strutture.

La railgun, utilizzabile fin dai primi momenti dello scontro, lancia un proiettile che deve essere utilizzato con una mira maniacale; il colpo è infatti influenzato dalla gravità dei vari corpi celesti presenti nel sistema solare. Stessa cosa per i missili che permettono, a differenza dell’arma precedente, di targettare un punto specifico del pianeta avversario. Il vostro compito sarà infatti quello di abbattere le città nemiche e non sempre sarete certi di colpirne una con le railgun. I colpi con queste due armi sono resi inoltre ancora più difficili dai moti dei pianeti. La terza arma è costituita dai laser, indirizzabili a piacimento e dall’effetto istantaneo. Le armi speciali sono devastanti e sono costituite invece da una pioggia di meteoriti, da un laser solare e da un missile nucleare, non presente nella scorsa versione del gioco.

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 Questi fabbricati coprono un’area limitata, è quindi indispensabile pensare bene al loro posizionamento e non lasciare nulla al caso.

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Con tutte queste armi a disposizione è inutile dire che le costruzioni difensive sono assolutamente necessarie per la buona riuscita della partita. Questi fabbricati coprono un’area limitata, è quindi indispensabile pensare bene al loro posizionamento e non lasciare nulla al caso. Il sistema di difesa base è quello cinetico, che permette di fermare railgun e missili, mentre quello più avanzato è lo scudo, che contrasta missili e laser, ma non i semplici razzi lanciati dalle railgun.

I dispositivi di spionaggio saranno fondamentali per abbattere un pianeta ostile.

Di fondamentale importanza risultano essere anche le costruzioni atte allo spionaggio. Non vi sarà permesso inizialmente di scorgere il posizionamento delle strutture sui pianeti ostili, per ovviare a tale inconveniente sarà necessario costruire appositi sistemi come gli array di antenne e i data security hub. I primi vi permettono di vedere le installazioni e le città del nemico, mentre i secondi provvedono a nascondere le vostre installazioni all’avversario. Per far in modo che questo accada però, i vostri punti spionaggio devono superare quelli di controspionaggio del vostro nemico.

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È presente uno skill tree che vi permetterà di sbloccare nuove costruzioni ed upgrade durante il corso della partita.

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È presente uno skill tree che vi permetterà di sbloccare nuove costruzioni ed upgrade durante il corso della partita. Ogni abilità va sbloccata raggiungendo il quantitativo di intelligenza necessario. Quest’ultima viene prodotta ad ogni turno in quantità direttamente proporzionali al numero di abitanti presenti sul vostro pianeta ed è utilizzata anche come risorsa per la costruzione dei sistemi riguardanti lo spionaggio.

Lo Skill Tree comprende 26 differenti abilità.

La grafica del titolo non fa certo gridare al miracolo, l’interfaccia è semplice ed intuitiva. I pianeti sono realizzati decentemente ma nulla di più. Il sonoro anche è sufficiente, senza infamia e senza lode.

Interplanetary: Enhanced Edition è un titolo adatto a tutti coloro che cercano un valido strategico a turni con cui passare un pomeriggio di relax, magari anche in compagnia di qualche amico. Sicuramente sconsiglierei il titolo a chi cerca qualcosa di frenetico o a chi ha poca pazienza, una singola partita può arrivare a durare anche più di due ore. La longevità del gioco è potenzialmente infinita, dipende solo da quanto riuscirete ad amare il titolo ed a divertirvi con esso. Il prezzo di questa nuova edizione è di 10,49€, costo più che abbordabile, ragione per cui vi invito a provarlo, nel qual caso foste anche un minimo interessati al lavoro realizzato dai ragazzi del Team Jolly Roger.