Benvenuti a tutti i lettori in questo nuovo episodio del sequel Pop-corn e serie tv. Finalmente l’estate è qui ed è tempo di indossare il costume e sdraiarsi sul divano per godere delle serie televisive. Nell’episodio precedente abbiamo parlato di una serie televisiva inglese davvero singolare, adesso è il turno di un’opera unica e spettacolare. Non si tratta del solito musical nel quale la gente inizia a cantare in maniera casuale, ma di una serie che riesce a far emozionare ogni spettatore grazie alla sua varia commistione di generi. Se volete scoprire cosa accade al liceo William McKinley di Lima, mettetevi comodi e prendete i pop-corn, manca poco all’inizio.
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Glee.
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La serie è ideata da Ryan Murphy (American Horror Story – Scream Queens), Brad Falchuck e Ian Brennan. Glee è prodotto da Fox ed è stato mandato in onda dal 2009 al 2015. Il prodotto è formato da 121 episodi che si dividono in sei stagioni. Non vi allarmate dal numero di episodi, poiché li guarderete uno dietro l’altro. Glee è un telefilm adolescenziale che mescola la commedia con il musical fino ad arrivare al dramma. L’unione di questi generi potrebbe non funzionare, ma la serie riesce a raggiungere punti sublimi.
La storia narra le avventure di Will Schuester (Matthew Morrison), un professore di spagnolo del liceo, insoddisfatto dalla vita che conduce, sceglie di prendere il posto di Sandy Ryerson (Stephen Tobolowsy) come insegnante al glee club. Decide di mettere in piedi il coro musicale, come faceva lui al liceo, sfruttando la nostalgia dei tempi ormai andati. Così inizia a reclutare le prime persone che comporranno il coro. Alcuni si esibiranno in modo del tutto ordinario, mentre per altri, Will sarà costretto ad utilizzare dei metodi poco ortodossi. Già nella prima puntata scopriamo i componenti principali che compongono il glee club.
Glee è una serie corale, poiché tratta di una moltitudine di personaggi. Oltre alla vita infelice di Will, con la moglie Terri (Jessalyn Gilsig), ci vengono narrate le vicende dei caratteri partecipanti sia al coro che non. Rachel Berry (Lea Michele) è un’aspirante cantante che desidera ottenere la fama, ma viene ancora bullizzata dalle cheerleader della scuola. Finn Hudson (Cory Monteith) è il quarterback della squadra di football che si ritrova coinvolto involontariamente nel coro. Quinn Fabray (Dianna Agron) è lo stereotipo dell’ape regina, nonché capitano della squadra di cheerleading. Kurt Hudson (Chris Colfer) è un ragazzo che fatica a dichiararsi gay e continua ad essere schernito dai bulli. Sue Silvester (Jane Lynch) è l’insegnante del corpo cheerleader, incredibilmente arrogante e antagonista del glee club.
Sue farà di tutto per sabotare il coro della scuola, arrivando persino a delle azioni sconsiderate. Nonostante sia una serie reale, riesce perfettamente ad inserirsi un’antagonista surreale. I temi che la serie affronta sono tipici dell’adolescenza come l’omosessualità, le relazioni, la gravidanza, la disabilità e la discriminazione. Glee parla di queste tematiche in maniera veramente delicata e riesce a far crescere ogni spettatore.
La sceneggiatura è strabiliante. Ogni personaggio è una parodia di uno stereotipo: chi troppo ambizioso, chi troppo timido, chi troppo cattivo. Le musiche messe in scena sono delle reinterpretazioni di brani abbastanza famosi e non. Gli attori possiedono delle voci incredibili in grado di toccare il cuore del pubblico. Le coreografie che realizzano, mentre si esibiscono o cantano, sono al limite dello straordinario. Alcune estremamente sfarzose ed incredibili, altre semplici e superbe.
Glee racconta la vita di ognuno di noi. Prima o poi tutti siamo passati oltre questi ostacoli adolescenziali e la serie li tratta tutti. Nel corso delle stagioni i protagonisti cresceranno e vivranno tutta la loro vita liceale fino ad arrivare a realizzare la propria carriera. Inizialmente dovranno battere i glee club delle altre scuole per sentirsi superiori, alla fine supereranno sé stessi per diventare i migliori. Si tratta di un telefilm che deve essere visto, caratterizzato da una musica strabiliante e da tematiche vicine ad ognuno di noi, che ci consentono di migliorare. Glee non è solo musica, sono emozioni, passioni e sogni che giacciono all’interno di ogni essere umano.