Anteprima Detroit: Become Human

Detroit: Become Human è il nuovo videogioco della casa produttrice di storie interattive Quantic Dream. Quest’anno è stato presentato il terzo e ultimo personaggio giocabile: Marcus, l’androide rivoluzionario. Attraverso un trailer dalla durata di sei minuti circa, possediamo informazioni aggiuntive su questo titolo. Marcus è interpretato dall’attore Jesse Williams (Grey’s AnatomyQuella casa nel bosco). Ancora non è stata ufficializzata una data d’uscita, ci auguriamo che la produzione sia a buon punto e il gioco arrivi sugli scaffali all’inizio del nuovo anno. David Cage ha scritto 2000 pagine di sceneggiatura ed è stato ispirato dal libro La singolarità è vicina di Ray Kurzweil. Le aspettative sono davvero alte e finalmente è stato mostrato il gameplay del trailer dell’anno passato, in cui controlliamo Connor, il modello di androide avanzato che caccia i suoi simili deviati.

Connor si ritrova all’interno della casa appartenente alla famiglia Philips, in un futuro non molto lontano. Subito facciamo conoscenza di Caroline, la madre di Emma, la piccola che dovremo salvare, in lacrime e portata via da due poliziotti. A schermo appare a caratteri cubitali, ma con uno stile minimale e un’interfaccia intuitiva ed egregia, la missione da compiere: trovare il capitano Allen. Tutti gli androidi possiedono un impianto che consente una visione aumentata della realtà. Connor la utilizza per scannerizzare l’ambiente circostante e proseguire nelle indagini. Premendo R2, vengono mostrati gli obiettivi che si affronteranno e le interazioni. Il capitano Allen è un essere umano arrogante e poco incline verso questo nuovo mondo costituito da intelligenze artificiali. Prima di salvare l’ostaggio a tutti i costi, raccoglieremo informazioni nell’appartamento circostante per aumentare le probabilità di successo nell’incarico affidatoci. Infatti, le parti di gameplay nel quale interpreteremo questo poliziotto, saranno costituite da un modo di investigare tipico dei giochi Quantic Dream.

Connor è l’androide che caccia i suoi simili deviati.

Con gli strumenti tecnologici presenti nel futuro in cui è ambientato il titolo, avverranno tutte in maniera più facile ed intuitiva, ma è presente un tempo che scade. Ogni secondo conta. Sarà molto più semplice ricostruire la scena del crimine, possedendo degli strumenti più avanzati degli essere umani, e una meccanica di gioco chiara e del tutto innovativa. Con poco tempo a disposizione il giocatore deve essere in grado di raccogliere più dati per ottenere scelte di dialogo aggiuntive. Probabilmente, la modalità di gioco di questo specifico personaggio proseguirà seguendo questa lunghezza d’onda. Investigare sulle scene del crimine, sarà caratterizzato da meno azione ma da una maggiore tensione. Capire cosa è accaduto sarà il punto focale quando indosseremo i panni di Connor, tutto per arrivare ad una soluzione ben precisa. Il deviante Daniel è pronto per essere affrontato in terrazzo. Unico problema: tiene fra le braccia la piccola Emma che dovremo salvare. I giochi di David Cage sono per la maggiore caratterizzati da parti in cui sono presenti infanti, così da ricreare un ambiente più reale e tensivo. Riuscirete a convincere Daniel a lasciare in vita la bambina?

Marcus è l’androide rivoluzionario.

In questo futuro possibile, gli umani mettono in vendita gli androidi, nei negozi Cyberlife, per essere aiutati nella vita di tutti i giorni. Tuttavia non tutto va come previsto. Marcus è un androide ribelle che vuole rendere liberi i suoi simili. Attraverso un piano ben pensato, desidera ribaltare come stanno le cose. Nonostante siano i loro padroni, le intelligenze artificiali sono superiori agli individui. Erano schiavi, adesso sono finalmente liberi. Tra la schiera di loro, notiamo Daniel, il deviato che Connor affronta. Interpretando Marcus e costruendo la nostra storia, guideremo la rivoluzione degli androidi, decidendo se essere violenti o pacifisti.

Kara è l’androide alla ricerca della libertà.

Kara, interpretata dall’attrice Valorie Curry, è il primo personaggio di cui abbiamo fatto conoscenza e l’ultimo fra i giocabili. Presentata per una tech demo su Playstation 3, è stata inserita nel prodotto finale. Kara sembra essere l’androide più umano ed equilibrato fra i tre, quello con cui provo più empatia. Mentre apriva gli occhi nel laboratorio di androidi in cui venne creata, ha cominciato a provare sensazioni umani. Inizialmente era paura, la luce, il rumore, il caldo e poi nuovamente la paura. Stava per essere imballata per essere venduta, ma lei si sentiva diversa. Riesce a provare emozioni e sentimenti che l’intelligenze artificiali non dovrebbero avere. L’unico obiettivo che conta è sentirsi viva. La libertà, il sentire il vento tra i capelli è ciò che vorrebbe. Per certi versi, ricorda la protagonista di Beyond: Two Souls, che voleva solo essere svincolata da coloro che la tenevano per farle esperimenti addosso. Una psicologia del personaggio già vista, ma poniamo fiducia in Cage e speriamo che l’arco affrontato da lei sia uno dei migliori mai realizzati. Noi siamo vivi e pronti a vivere, e voi?

Salverete Daniel e la piccola Emma?

Il gioco è ovviamente ambientato a Detroit, la città degli androidi. Tutto è cominciato da lì. David Cage ha visitato la città, osservato i luoghi più importanti e l’ha selezionata come setting della sua nuova opera. Le metropoli è adatta per essere sfruttata con queste tematiche e speriamo che potremmo godere dei posti più caratteristici. Sarebbe stato meglio inserire un personaggio umano? Tutti e tre sono androidi,ciò potrebbe comportare un rischio. Avremmo visto Detroit sotto un altro punto di vista, la psicologia umana potrebbe rivelarsi un fattore mancante e limitante. Detroit: Become Human è un gioco reale, non solo per quanto riguarda la grafica che raggiunge dei limiti strabilianti facendo sembrare la città viva, ma anche dalle possibilità di scelte e dalla psicologia dei personaggi che, nonostante siano androidi, appaiono umani e veramente vicini a noi. Quantic Dream, nuovamente, ci fa riflettere su ogni scelta che andremo a prendere, ci farà dubitare della nostra morale e ci consentirà di compiere delle domande interiori davvero profonde. Detroit: Become Human racconta una storia che fra pochi anni potrebbe diventare realtà. Gli androidi si stanno evolvendo così velocemente che prenderanno il nostro posto, dobbiamo considerarli una minaccia per l’umanità?