Far Cry è sempre stato, per Ubisoft, un brand di gradissimo successo, in quanto uno dei maggiori esponenti della componente free roaming mista a spasso e divertimento, definitivamente esplosa con l’arrivo dell’amatissimo terzo capitolo, il quale seduceva il giocatore con le bellezze caraibiche dell’arcipelago Rook Islands, un sistema di shooting solidissimo, contraddistinto, tra l’altro, da un grandissimo numero di armi, e la nascita di quello che potremmo identificare come l’elemento maggiormente rappresentativo della saga: la presenza di un antagonista non soltanto incredibilmente caratterizzato sotto il profilo estetico, ma anche eccezionalmente scritto e diretto. Non a caso, dopo l’incredibile successo del folle Vaas Montenegro, si è passati all’eccentrico Pagan Min, fino a giungere, dopo uno stop con Primal, a Joseph Seed, villain di questo quinto episodio. Insomma, malgrado l’ultimo capitolo non sia stato un vero e proprio successo, nonostante di elementi interessanti ce ne fossero a bizzeffe, Ubisoft è pronta a travolgere nuovamente la propria utenza con l’inedito Far Cry 5, questa volta ambientando il gioco nelle splendide lande del Montana alla ricerca di un misterioso culto religioso che semina panico e distruzione.
Come dicevamo poc’anzi, il titolo sarà ambientato nel Montana, più precisante nella città di Hope Country, la quale è sostanzialmente gestita da un folle criminale chiamato Joseph Seed, che è riuscito a farsi largo nella pacifica cittadina utilizzando violenza e costrizioni. Tutto questo grazie alla propria congrega religiosa chiamata Eden’s Gate, che, invece di aiutare le persone e portarle sulla retta via, ha preferito andare contro tutti i dettami e dogmi imposti dal proprio culto, scambiando benevolenza, comprensione e carità, in violenza, distruzione e sfruttamento. In tutto ciò, il protagonista, ancora senza nome, divenuto vice sceriffo della contea, avrà il compito di porre fine alle malefatte di colui che si fa chiamare “Padre”, sfruttando, per la prima volta, l’aiuto di quattro personaggi piuttosto carismatici e unici: il Pastore Jerome, un capo della chiesa locale che ha assistito alla distruzione della propria congrega, Mary May, una barista il cui padre è stato ucciso dal culto, Nick Rye, un pilota che vuole eliminare l’influenza di Eden’s Gate per costruire un futuro migliore per i suoi figli, e Grace Armstrong, ex marine e tiratrice scelta.
Senza ombra di dubbio, è da lodare la scelta della casa di sviluppo francese di osare, non tanto con le meccaniche di gioco, che sono comunque state ampliate, ma soprattutto con il tema centrale della storia: ovvero la religione. Difatti, essa è da sempre uno degli aspetti più delicati della vita delle persone, e per questo particolarmente complessa da inserire in qualsiasi medium. Non a caso, infatti, la software house francese ha già subito numerose critiche da parte del pubblico, che hanno etichettato la produzione come un oltraggio alla fede. In realtà, a nostro avviso, la missione di Ubisoft è ben diversa e sicuramente coraggiosa, perché crediamo che il colosso parigino voglia mettere in risalto tutte le contraddizioni insite nei vari culti religiosi, estremizzandole al massimo per poterci, ovviamente, costruire un prodotto sopra. Speriamo che la decisione intrapresa non condizioni troppo l’andamento delle vendite, perché il videogioco è un medium pronto a trattare temi spinosi come questo.
Parlando invece di gameplay, già soltanto osservando pochi minuti di video, è intuibile come Far Cry 5 sia un capitolo indissolubilmente legato alle classiche meccaniche del franchise. Difatti, il sistema di shooting è rimasto praticamente invariato, come la varietà delle armi, della personalizzazione e, chiaramente, la validità dell’esplorazione. L’introduzione di maggior rilievo, senza ombra di dubbio, è rappresentata dalla co-op e dalla presenza di Boomer, un simpatico cagnolino che ci aiuterà tantissimo sia a sconfiggere i numerosi nemici che a rubargli preziose munizioni. Per quanto riguarda la cooperativa, infatti, prima di affrontare qualsiasi missione della modalità storia, sarà possibile coinvolgere un alleato di quelli sopra nominati, i quali garantiranno un vantaggio strategico in battaglia. Il giocatore, in ogni momento dell’azione, potrà decidere dove far dirigere il proprio aiutante, impartendogli comandi e decidendo il compito da fargli completare.
Ad esempio, il vice sceriffo potrà indicare al proprio compagno di raggiungere una posizione sopraelevata; a questo punto, taggando magari tutti i nemici utilizzando il classico binocolo, sarà in grado di comandare l’attacco su un soldato distante, mentre noi, magari, stendiamo silenziosamente un avversario più vicino. Questo, a nostro parere, rende il gameplay decisamente più complesso e strategico, permettendo anche una maggiore gestione dei momenti più concitati. Se sommiamo la presenza della cooperativa a quella del fidato compagno a quattro zampe, il mix sarà pressoché perfetto, avendo la possibilità di creare a tavolino micidiali strategie per sconfiggere gli agguerriti rivali. Oltretutto, la modalità online prevederà proprio di poter condividere l’intera storia principale con un altro player, completando, in questo modo, la trama con un proprio amico, incrementando sensibilmente il divertimento.
L’elemento più interessante emerso, però, risulterà essere la libertà d’azione nella conquista dei vari avamposti o durante le missioni, affrontabili prendendo vie differenti e utilizzando approcci diversi. Difatti, in caso volessimo usufruire dello stile d’attacco stealth, dovremo sguinzagliare il nostro fidato Boomer e colpire strategicamente, anche attraverso il personaggio supplementare, i nemici utilizzando un silenziatore, e decimando a poco a poco tutti gli avversari non facendosi notare. Nel caso in cui, invece, volessimo distruggere qualsiasi cosa, ci basterebbe, magari, osservare certosinamente la zona, scrutare la presenza di qualche arma di uccisione di massa e dirigersi nei pressi, ad esempio, di una torretta, compiendo, così, una carneficina. Non soltanto: chiaramente si potrà usufruire dei servigi bellici di un lanciagranate, lanciamissili e così via, i quali si sposeranno alla perfezione con uno stile di gioco più diretto. Anche il level design è pensato espressamente per garantire piena libertà, consentendo al player di trovare sia zone con una grande visuale, per agire tramite strumenti di morte a distanza, che pertugi laterali, per aggirare i nemici.
Per quanto riguarda il comparto tecnico, la produzione è caratterizzata da una grafica davvero splendida, contraddistinta da scorci fantastici, modelli poligonali convincenti e un’estetica generale molto vicina a quella dei capitoli precedenti, ma di forte impatto. Inoltre, l’ambientazione scelta, quella del Montana, risulta essere davvero vincente, con sterminate colline e paesaggi campani che sembrano promettere davvero bene. Anche il sonoro appare azzeccato, specialmente le soundtrack scelte, tutte appartenenti al genere Country e capaci di spezzare il ritmo, fornendo ottime sensazioni.
In conclusione, Far Cry 5 riesce a convincere totalmente, grazie tanto ad una gameplay solidissimo e perfettamente in linea con i capitoli precedenti, che però non disdegna di presentare novità interessanti, come la presenza di Boomer, un fidato cagnolino che vi aiuterà negli scontri, quanto alla co-op, incredibilmente utile per divertirsi con un amico online e per creare a tavolino strategie d’attacco per sventare avamposti nemici. Inoltre, il tema scelto è di forte impatto e in grado di regalare una trama davvero interessante, condito poi dalla presenza di un nemico già caratterizzato a dovere e particolarmente carismatico. Il tutto racchiuso da una splendida cornice, quella del Montana, che, attraverso panorami mozzafiato e una fitta vegetazione, è riuscita a conquistarci. Non vediamo l’ora di mettere le mani sul gioco e capire il reale potenziale della produzione.