Recensione Scappa – Get Out

Per tutti voi, amanti di film horror, sta per arrivare un titolo tanto atteso: stiamo parlando di Scappa – Get Out. Si tratta, in realtà, più di un thriller che di un horror, ma questa piccola differenza non vi farà amare di meno l’opera. Da Blumehouse Production, autrice di capolavori come Insidious e The Visit, e da Jordan Peele, con oltre 40 crediti di carriera, non potevo aspettarmi niente di meno di un altro successo. Scappa – Get Out è un mix tra Indovina chi viene a cena? e Non aprite quella porta e trasporta il pubblico a vivere in uno stato che passa dall’inquietudine per le scene mostrate al divertimento per  la consapevolezza che si ha riguardo alla tematica razziale negli Stati Uniti. Parlare dalla trama è molto complicato, in quanto ogni volta si rischia di sfociare nello spoiler, e non vorremmo mai una cosa simile.

Chris (Daniel Kaluuya), un ragazzo di colore, sta per partire insieme alla compagna Rose (Allison Williams) per andare a conoscere i suoceri ed è preoccupato che la famiglia di lei possa avere dei problemi razziali nei suoi confronti. La ragazza lo rassicura sulla questione, ma, una volta arrivati lì, Chris viene accolto in modo estremamente cordiale ed egli pensa che ciò sia dovuto ad un imbarazzo da parte loro. Con il passare del tempo, Chris farà delle scoperte agghiaccianti: man mano che il protagonista nota in giro per il posto persone di colore impegnate nei servizi casalinghi, ma molto poco propense alla conversazione, non può fare a meno che crescere in lui e nello spettatore una sensazione di mistero.

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Un film che vi farà rimanere con il fiato sospeso dall’inizio alla fine.

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La trama è ben strutturata e non ci sono buchi nella narrazione che potrebbero far perdere il filo del discorso. Ogni elemento torna perfettamente al suo posto, perciò non scoraggiatevi se alcune cose vi sembreranno strane. Il punto forte di di Scappa – Get Out è stato il far rimanere lo spettatore con il fiato sospeso per tutta la durata del film, grazie a piccoli elementi che non fanno realmente paura, ma servono solo a non far calare l’attenzione di chi guarda. Non vi dirò di più, perché il piacere sta nello scoprire gli elementi della trama uno dopo l’altro vedendo la pellicola.

Cosa si cela dietro lo strano comportamento della famiglia di Rose?

Nel film, il tema del razzismo è messo al centro della storia e viene affrontato dal punto di vista americano, paese in cui, purtroppo, c’è una discussione ancora molto accesa. Esiste anche un razzismo al contrario che si esprime con lo stereotipo: i neri sono più forti, più potenti sessualmente, più bravi nello sport e, dunque, perché non sfruttarli per le loro qualità? E come si fa, dal momento che la schiavitù è stata abolita? La pellicola, infatti, ci porta ad affrontare le tematiche razziali tramite degli stereotipi del mondo “bianco”, che però non sono, come ci si aspetterebbe, contro le persone di colore, ma, al contrario, tendono esclusivamente ad elogiarle per le loro qualità fisiche.

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Daniel Kaluuya ha interpretato il suo personaggio in modo perfetto, rendendolo verosimile e psicologicamente profondo.

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A smorzare l’atmosfera di paura e disagio che si crea in alcune scene, a proposito di tale argomento, è l’imbarazzo provato dal povero Chris nel trovarsi in certe situazioni con gli altri protagonisti del film. Daniel Kaluuya, già visto in opere come Johnny English: La rinascita e in serie come Black Mirror, ha senza ombra di dubbio dimostrato un enorme talento nell’interpretazione del protagonista, rendendolo verosimile e psicologicamente profondo. Lo spettatore non può fare altro che mettersi nei panni di Chris e in certi momenti riuscire a capire cosa possa provare di fronte a quegli stereotipi. Tutto ciò ci porta a vedere quanto il tema del razzismo, purtroppo, non sia ancora stato eliminato dalla nostra cultura e che, anche se involontariamente, siamo circondati dagli stereotipi su coloro che sono “diversi”.

Perchè tanto riguardo nei confronti di Chris?

Il titolo, come forse alcuni di voi sapranno, è stato al centro di dibattiti già per un lungo periodo e il motivo è un fattore economico. Il film, infatti, ha un costo di produzione veramente misero, se paragonato ad altri capolavori: si tratta di nemmeno cinque milioni di dollari. 

In attesa dell’uscita nelle sale, prevista il 18 maggio, non vi diamo altre informazioni, ma aspettiamo che lo godiate in loco, passando tra i vari elementi della trama calibrati tra ironia e tensione, fino alla parte horror che compare ogni tanto, ma senza mai sfociare nello splatter. Dall’inizio quasi tranquillo al finale che non ti aspetti, Scappa – Get Out è un film che non vediamo l’ora di gustarci di nuovo.

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