Il creatore di Hatred: “Siamo tutti carne da macello”

Se penso ad Hatred, penso subito a un gioco creato per far discutere e poco più. Ma, ehi, magari è un capolavoro e potrei sbagliarmi. Una recente intervista agli sviluppatori del gioco ci lascia apprendere qualche nuova informazione su questo controverso progetto. Le risposte provengono da Jarosław Zieliński, creative director di Destructive Creations. Innanzitutto, scopriamo quali sono le ispirazioni dietro Hatred:

Sono io il responsabile di tutto questo casino. Ho avuto quest’idea per molto tempo. Ero un grande fan del primo Postal e sono rimasto un po’ deluso con il secondo. In realtà mi è piaciuto molto Postal 2, ma era un gioco folle, divertente e sopra le righe, mentre il primo era più serio e inquietante. Per molti anni ho voluto creare un successore spirituale del primo Postal, ma a modo mio: più oscuro, più serio, senza cose divertenti. Solo una creazione misantropica, triste e malvagia.

Stiamo parlando, dunque, di un prodotto deliberatamente crudele e senza il filtro dell’ironia. Apprendiamo, tuttavia, che la compagnia non è preoccupata dalle associazioni per i diritti umani, che in passato avevano per esempio contestato la scena del massacro all’aeroporto di Call of Duty: Modern Warfare 2.

La serie COD è qualcosa di incredibilmente riconoscibile e grande, mentre Hatred non è un gioco mainstream che sarà venduto in catene come Walmart o Best Buy. Tuttavia, sarebbe incredibilmente stupido se queste organizzazioni ci attaccassero, dal momento che non stiamo danneggiando nessun essere umano sviluppando il nostro gioco.

Ha abbastanza senso, dopotutto. Anche se, a dire il vero, gli sviluppatori di Hatred dovrebbero rispondere degli effetti che il loro gioco potrebbe avere su soggetti particolarmente influenzabili. Gli sviluppatori, tuttavia, sembrano non essere particolarmente colpiti dall’efferatezza del loro gioco. Sono degli insensibili o sono semplicemente furbi? A voi la risposta. Nel rispondere su cosa si prova a sviluppare un gioco in cui si uccidono persone innocenti, ZieliÅ„ski ha risposto:

Per essere onesti, non è diverso in alcun modo dal creare un gioco dove sparate a zombi/soldati/alieni/demoni dall’inferno. Alcune cose devono essere più impegnative, perché le persone si devono comportare come tali, non come un massa di carne senza cervello a cui sparare. Ma alla fine, siamo tutti un cumulo di carne, non è vero?

A ZieliÅ„ski piace provocare: su questo non c’è alcun dubbio.

La cosa più divertente del creare questo gioco è la risposta del mondo. Adoriamo vedere le persone che impazziscono su Hatred, in tutti i sensi. Adoriamo vedere i nostri fan che ci adorano, così come i difensori della morale che si indignano istericamente da quello che è soltanto un gioco.

“Soltanto un gioco” sembra essere la comoda scusa usata da chiunque voglia far passare contenuti di ogni tipo attraverso un’opera interattiva. E, secondo voi, è giusto che un gioco come Hatred venga lanciato sul mercato? Sui rischi di una libertà incontrollata, ci eravamo già espressi qualche settimana fa.

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