Sono passati più di due anni dall’uscita di Middle Earth: Shadow of Mordor, titolo action-adventure che riuscì a regalare ai fan della Terra di Mezzo un’opera multimediale interattiva capace di rendere onore a Elfi, Hobbit, Nani e a tutte le razze presenti nei libri di Tolkien. Parlando col senno di poi, quanto creato da Monolith Interactive è sicuramente da apprezzare, ma sul lungo periodo è impossibile negare che il titolo abbia riscontrato difetti a causa dei quali è finito del dimenticatoio. Andando a spolverare un po’ nella mia collezione, ho ritrovato l’affascinante steelbook presa nel 2014 e, ripensando ai pro e ai contro dell’opera, mi sono posto una domanda: cosa mi devo aspettare dal neo annunciato Middle Earth: Shadow of War? In attesa dell’uscita, prevista per il 25 agosto 2017, ecco la prima, e probabilmente non ultima, analisi riguardante la Terra di Mezzo.
Shadow of Mordor è senza ombra di dubbio un ottimo titolo per quanto riguarda il gameplay (ripreso dalla saga di Batman) e il comparto tecnico, con un sonoro di altissima fattura, dunque con il sequel è logico aspettarsi miglioramenti per entrambe le parti, ma non solo. L’ambientazione proposta all’epoca era davvero eccezionale, oltre che capace di crescere d’intensità parallelamente all’avanzamento del gioco, e quasi pretendo un ulteriore miglioramento in questo ambito: alla fine La Terra Di Mezzo ha una fanbase esagerata, perché non dar loro quello che vogliono, ovvero orchi a profusione? Ah no, volevo dire ancora più creature, ricche di armature diverse e con un’IA degna di questo nome? Passiamo poi all’ultima, ma non per importanza, feature che pretendo di trovarmi al lancio: il Nemesis System. Chi vi parla si innamorò all’istante della meccanica di infiltrazione nelle forze degli orchi, studiata a puntino e capace di offrire svariate ore di divertimento a contaminare le armate nemiche. Magari ampliare i gradi da cui prendere spunto, oppure offrire ulteriori metodi d’approccio per prendere il controllo delle armate di Sauron potrebbe rivelarsi una mossa azzeccata.
Passiamo ora a cosa correggere, perché Shadow of Mordor è un titolo tutt’altro che perfetto. La campagna principale aveva ottime fasi, su questo non c’è dubbio, ma nel mezzo ci siamo spesso ritrovati a perdere d’interesse a causa di una serie di quest non studiate come si deve. Anche le missioni secondarie sono totalmente da rivedere, in quanto prive di una side-story capace di coinvolgere l’utente e spingerlo a perdere quelle ore in più sul titolo, invece che dedicarle ad altre produzioni. Insomma, Shadow of War deve assolutamente presentarsi con una campagna principale di altissima fattura se vuole competere con le altre opere, inoltre servirebbe una meccanica in particolare capace di separare il videogioco dai concorrenti, perché la presenza di Celebrimbor, fondamentale per realizzare combo in battaglia, non è sufficiente a dare un’identità propria al titolo. Se il team riuscirà a creare qualcosa di nuovo, allora si che vedremo i fan della Terra di Mezzo fare a gara per prendere Shadow of War, vestire i panni di Talion e riempire di mazzate un po’ di orchi.
Questo è quanto, purtroppo le informazioni a nostra disposizione sono ben poche, ma non dimentichiamoci che l’8 marzo (festa delle donne) potremo gustarci il primo gameplay di Middle Earth: Shadow of War, così da festeggiare fracassando il cranio a un orco e bevendo per dimenticare Sauron. Ovviamente noi abbiamo analizzato un po’ i pro e i contro del predecessori per vedere cosa avrà bisogno il gioco, voi avete qualche idea che non abbiamo menzionato? Nel caso fatecelo sapere nei commenti. Ora scusate, ma l’Anello del Potere ci chiama.
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